Contattato pochissimi minuti dopo la notizia della decisione che restituisce anche i “secondi due punti” al Pisoniano per la vicenda-Ansini, Giovanni Bernardini non cambia atteggiamento, toni e vocaboli, rispetto a quella che, per lui come dotto in giurisprudenza, e per lui in qualità di presidente del club empolitano, è una grande, grande soddisfazione. “E’ un momento di sobrietà. Non entrerò nel merito di questa vicenda. Come abbiamo accettato le penalizzazioni difendendoci nella sede competente, volta per volta, altrettanto non vogliamo fanfare o troppo clamore su questa storia”.
Adesso… “C’è da preparare un finale di campionato importante per cercare di dare il massimo – dice il giovane ed efficace avvocato romano - e giocarsi le nostre possibilità sul campo. Non voglio commentare questa decisione quale forma di rispetto e perché le motivazioni non sono ancora uscite. Ci hanno dato ragione ma i motivi li sapremo dopo”.
Restano due gare, se bastano. “Saranno partite belle, intense, da vivere. Adesso sarà il campo a decidere chi è il più forte. Questo è lo spirito con cui vivo il calcio. Che per me è motivo di divertimento. L’importante era di ottenere quei punti conquistati sul campo per fare in modo che questa parte di stagione, che ci ha riservato due scontri diretti, sia giocata e combattuta sul campo di gioco. Tengo a ricordare che se c’è un merito non è solo mio o societario ma ho lavorato a questa situazione con l’avvocato Andrea Sabino, che ha seguito passo passo, insieme, riga per riga di ogni regola e questione. E’ stato un lavoro di squadra. Tutto qui.”.
Non cambiano i toni. C’è della giusta euforia, permane lo stesso equilibrio di quando questa storia è uscita fuori. Pisoniano è così. Se vi pare. Ora parli il campo. E solo quello. E vinca, di tre squadre, la migliore. Lo stesso valga, tra seconda e terza, tra 180’, in vista dell’assegnazione del sentiero play-off.
Massimiliano Cannalire
(ha collaborato Fulvio Ventura)