Un rapido commento sul girone B di Eccellenza
Parlare del girone B, oggi, fa venire il magone. Non tanto per un posticipo che si può seguire, o tramite telecronaca o da semplici appassionati, per chi fa un mestiere quale è il nostro, spesso capace di richiedere un investimento che forse un giorno torna anche sul piano della remunerazione. Quanto per le vicende che hanno riguardato il Pisoniano e il Fondi, maltrattate dalla giustizia sportiva in modo…ingiusto. Ogni domenica, da qualche tempo in avanti, va ricordato ad Antonello, l’addetto al computer di Rete Oro, che va cambiata la classifica. E ogni domenica due fessi se lo devono ricordare, e fin qui niente di male. Quando le interpretazioni tra i diversi gradi di giudizio saranno più congrue, come dicono in sede federale, noi diciamo meno distanti tra di esse, allora la credibilità del campionato sarà vergine, esente da rilievi. Quanto accaduto quest’anno sembra uno spot per lasciar perdere di vivere in maniera assoluta (per non dire costante e seria) il commento di un torneo che dovrebbe essere l’élite del pallone dilettantistico, in una regione. Se poi in una di queste, quale è il Lazio, ci sono due raggruppamenti, allora apriti, Cielo! Troviamo assurda, incomprensibile, la penalizzazione a Flaminia Rignano e Colleferro, lo ribadiamo, con l’irragionevole richiesta di un punto di penalizzazione per l’utilizzo di un giocatore in posizione irregolare, con il rischio che tali dotte decisioni facciano, successivamente, danni in quanto “la sentenza fa giurisprudenza”. E tutto cominciò con il grottesco caso sollevato anni fa dalla Tivoli sul caso di un giocatore della Sambenedettese in cui emerse “la buona fede” di chi ha sbagliato.
Il resto è poca roba. La trentaquattresima giornata ha confermato l’infelice stagione dell’Almas, che va giù di sotto programmando il settore giovanile ma, al momento, non si sa bene cosa per la prima squadra, e l’estate passa in fretta. Di certo una pattuglia di giocatori se ne andrà, da via Demetriade. Il Fonte Nuova si adagia al ruolo più ristretto della seconda categoria, in ordine di importanza. Mentre ai play-out vanno un Colleferro capace di dar fastidio al Mentana fino alla fine, perché i rosso-neri passano a Zagarolo, con la squadra di casa che da domani deve cominciare a pensare a rinforzare la rosa, se vuole evitare un finale di stagione come questo. Da rinnovo anche l’Artena sui cui malcapitati juniores passa il Palestrina con un punteggio da Bundesliga. Il Torrenova termina a quattro punti dal Colleferro che ritroverà ai play-out avendo battuto il Fonte Nuova con un punteggio anche in questi casi da torneo internazionale, mentre il Velletri le buscava, come da pronostico, a Formia. Dove la delusione, mi risulta, sia parecchia. E pare che Zangrillo, stavolta, abbia davvero volontà di lasciar perdere.
Il pomeriggio racconterà del gol a un minuto dal 90° che segna Corsetti contro la solita, orgogliosa Albalonga, con il Terracina che batte il Ciampino 3-1. Tutto in archivio con incertezze e insicurezze che, di fatto, ha pagato soltanto il Mentana. Se infatti nello scontro diretto di Velletri di qualche settimana fa avesse ottenuto almeno un punto, oggi non ci sarebbe bisogno nemmeno di rivedersi, per i castellani e i mentanesi. In quella partita è accaduto di tutto. Rete della squadra di Volpe subito con l’espulsione del portiere, con successivo pareggio veliterno e vantaggio ottenuto nella seconda parte dalla Vjs. E quel punto anzi quei tre punti divenuti uno poi zero oggi significano due domeniche di partenza per un corrucciato Massimo “Al” Armeni, oramai celebrato Altemizio. Ha ragione. Qualche disattenzione si poteva evitare. E per chi come lui ha capito che l’Eccellenza si può fare anche con la manica stretta, siamo qui oggi a, controtendenza, dire che non si tratta di una squadra mal costruita. Anzi. Velletri, per l’immediato, è avvisata.
Arrisentirci e a leggerci agli imminenti play-off, anzi a mercoledì, con Virtus Latina-Pisoniano e Fondi-Comprensorio Lepino Priverno. Grazie della cortese attenzione.
Massimiliano Cannalire
(si ringrazia Paolo Russo
per la collaborazione)