Da qualche tempo i nomi degli arrivi erano fatti e non c’è stato nemmeno l’odore di una smentita: alla corte del presidente Lardone e del direttore sportivo Quadraccia sono giunti Aversano, vecchio pallino di Ugo Fronti, e giocatore di indiscutibile valore tecnico e tattico, e Castelletti, che era nella penultima e sfortunata versione ladispolana. Il difensore centrale, dopo la balorda annata a Nord del Tirreno, affiancherà in rosa Quadrini, altro arrivo prezioso, Baioni dal Torrimpietra, Consorti (dal Torrenova) e, udite, udite!, l’attaccante Emiliano Mancini, che giunge dal Divino Amore. Il blocco delle conferme è di assoluta qualità: Castelluccio, che Quadraccia conosce molto bene avendolo avuto quale compagno di squadra a Fiumicino e nella versione vincente dei play-off a Guidonia (2001-2002), Zanchi, Ferro e Cortani. Non è poco. Si sta lavorando sui portieri e il pensiero è strano: persino uno come Fronti, tra i più esperti e vittoriosi allenatori laziali, quest’anno non vuole puntare su un numero 1 esperto. Stranezze dei regolamenti votati al discorso dell’età di lega.