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L'intervista/ Lino Vergili
articolo del 16/12/2010   condividi l'articolo su Facebook


L’intervista/Lino Vergili

CUORE CASILINO

Si è rimesso in discussione, a discreto tempo dalle avventure con Anziolavinio, Spes Montesacro, Civitacastellana. Conosce  come pochi la strada consolare che porta a Frosinone, e quel calcio di estrema periferia.. Che tenta di riportare sul giusto sentiero. Quello, cioè…


Arriva al campo con il solito entusiasmo, con quel sorriso di quando giocava  a pallone, lui che è stato un discreto calciatore. Lino Vergili da largo Monreale, piazzetta del quartiere della Borghesiana, sponda destra della via Casilina, rispetto a “ quella Borghesiana” di sponda opposta in cui alberga sovente anzi da anni la Nazionale degli Azzurri.
Max: “ Pensavi fosse così difficile?”
Vergili: “Sapevo che lo fosse, ma non così. Nel senso che siamo partiti a luglio, la società ha innestato dirigenti validi e determinati. Qui ci sono i Federico Giumento, i Christian Pochesci, i dirigenti storici, che passano le ore a far camminare una società che ha voglia di crescere. E nonostante ci siano i detrattori io e loro, facciamo calcio, per i grandi ma anche per la base, di un quartiere che di calcio ha fame.
Max: “Avete iniziato, lenta, una risalita, ben prima di prendere i “pezzi” che sono arrivati…”
Vergili: “Credevo e credo ancora oggi in questo gruppo molto giovane, nelle loro caratteristiche.Siamo meglio di come ci dipingono, sia sul piano societario che tecnico. Poi è arrivato un uomo e un giocatore in gamba come Fabrizio Liberti, un giovane bravo come Claudio Giuliani, e, uniti a quelli che erano arrivati in preparazione, sono convinto che potremmo giocarci le nostre chance”
Max: “ Che dice la classifica?”
Vergili: “ Dice la verità, che prima ci dava di meno, e anche adesso, dopo una vittoria, ci dà il giusto. Lo dico sempre ai ragazzi. Pensiamo a giocare a pallone”
Max: “Giusto. Ve la siete giocata con tutti, fin dalla prima di andata con la Lupa , quando avete perso per 2-0 ma avete fatto vedere un’ora buona di corsa e volontà, e qualche bella giocata…!
Vergili: “ L’unica partita in cui ho notato un atteggiamento sbagliato e una serie di errori, è stata quella in cui abbiamo perso 3-0, con il Morolo. Per il resto ho poco da porre rilievi, a questo gruppo. Sono persone in gamba, che vogliono provare a salvarsi con questi colori, con questa società, senza troppa réclame”
Max: “ Tu sei un grande conoscitore del calcio romano, di quello giovanile e, nel dettaglio, di quello di Roma Sud. Che Tor Sapienza, che gira…”
Vergili: “ Hanno lavorato su un gruppo di un anno fa, con due, tre arrivi, mirati. Avevano e hanno dei giovani di buon interesse e preparati al salto in Eccellenza. Hanno uno, Ippoliti, che con loro lavora molto bene e, cosa non da poco, hanno un’ottima società dietro. Non un fattore qualsiasi. E meritano ciò che stanno raccogliendo, intendo compresi i vasti consensi”.
Lino riparte da dietro casa, con un gruppo di pochi e validi dirigenti. Per vincere ancora, a distanza di dieci anni, la seconda, grande scommessa di quel nome così impopolare, così disprezzato dagli ignoranti.Basta dire calcio e Torbellamonaca. Si può.

                                Massimiliano Cannalire             

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