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RIETI-TORRES 1903 SASSARI: LE INTERVISTE


articolo del 29/2/2012



LE INTERVISTE

Dall'inviato al "Manlio Scopigno" di Rieti

Diego Petrongari
, oggi numero 18 del Rieti, è visibilmente contrariato, dopo la partita, ed è il primo ad affacciarsi in sala stampa. Il suo commento: "Non credo sia stata paura di vincere, forse siamo scesi un po' fiiscamente. Poi a me non piace parlare dell'arbitro ma due, tre falli su Marchegiani, pronto a ripartire, sono rimasto male nel non vederli sanzionati. Sul rigore l'avete visto tutti, cosa sia successo".
Il giudizio e le possibili attenuanti vertono sul fattore dell'età media, poi...
"Una squadra giovane può commettere errori, una palla lunga, alla fine, a Natali gli è scappata dalle mani e dovevamo ricalciarla via. E invece è rimasta lì, al primo minuto di recupero, è andata male."
Conclude, il giocatore classe 1987, con un pensiero globale: "Se il 2 agosto mi avessero detto che ci saremmo giocati le finali nazionali, terzi in classifica con la possibilità di tentare le nostre possibilità fino alla fine almeno per acchiappare il secondo posto, ci avrei messo di corsa la firma".
Qui Torres - L'allenatore della Torres, Mauro Giorico, dice: "Nel primo tempo siamo andati male. Dopo il rigore dell'1-0 qualche giocatore si è un po' perso. Abbiamo regalato il secondo gol al Rieti, perdendo la palla dentro l'area anche se qualcuno dei miei sosteneva che ci fosse un fuorigioco ma non voglio entrare nel merito. Il Rieti ha meritatamente chiuso sul 2-0 e poi ha provato anche la palla per il terzo gol".
Nella seconda parte cosa è cambiato?
"Noi non avevamo niente da perdere, a loro è entrato un po' di timore. Se avessimo segnato sul rigore che avevamo avuto, avremmo avuto anche 20' per segnare ancora. Abbiamo sbagliato il rigore poi ci abbiamo creduto accorciando le distanze, e poi siamo stati bravi a crederci fino alla fine. Il Rieti è crollato un attimino non so se per timore o per quale motivo ma abbiamo deciso di buttarci dentro. La squadra ci ha creduto e siamo soddisfatti del risultato".
Il collega Marco Ferroni chiede un'analisi tattica, evidenziando il sistematico ricorso ai palloni calciati lunghi, in verticale, senza passare per il pacchetto mediano. Mister Giorico conferma la scelta di operare così: "Con le loro punte attaccavano il nostro centrocampo e per cui abbiamo preferito non manovrare e puntare su lanci a scavalcare la parte centrale. Abbiamo cercato di ripartire quando potevamo".
Poi fa una valutazione sui diversi errori fatti oggi: "A questa squadra non posso rimproverare niente perchè sta conducendo il suo campionato con 10 punti di vantaggio sulla seconda, e ora ha passato il turno in coppa. Abbiamo fatto bene nel secondo tempo tenendo conto che stanno giocando sempre gli stessi, e quindi difficilmente c'è la possibilità di far riposare i titolari".
QUI RIETI - Paris è di sicuro amareggiato ma anche realista e rispettoso di quanto fatto dalla sua compagine, molto giovane, sia nell'età media generale che nell'undici impiegato. Sulla gara dice: "E' stata interpretata nel migliore dei modi, senza perdere la testa, poi nel finale un calo fisico è uscita fuori una serie contingente di situazioni tale che ci ha estromesso dalla Coppa. Come l'ho vista io? Noi un grande inizio e loro una buona parte finale. Il Rieti bene, benissimo per 45' del primo tempo+30' del secondo, tolto l'ultimo quarto d'ora, che abbiamo dovuto gestire per problemi fisici; Tagliabue e Delle Monache, Ippoliti uguale. L'ultimo quarto d'ora è uscita la Torres e tanto le è bastato. Il loro schema era il lungo lancio del portiere ma il pallone è anche questo. Lo avete visto tutti". Ci scherza sopra, sorridendo: "Non eravamo preparati ai lanci lunghi del portiere".
Non pensa che ci sia qualcosa da rimproverare, nel giorno dell'assenza di Mennini: "Sì perchè è stata l'ennesima, grande prova dei ragazzi contro una squadra sicuramente esperta, "cattiva", attrezzata in tutto. Non c'è da rimproverare nulla anzi hanno fatto oltre quello che pensavo".
Marco Ferroni: "L'uscita di Delle Monache vi ha messo in difficoltà".
Paris: "Veramente avevo pensato....sono stato fortunato pure questa volta, nella scelta e nell'averlo trovato in grande forma, visto che ha salvato un paio di gol, ed è buon testimone Diego Petrongari, avevo detto, prima della gara...c'ho sto dubbio, poi ho scelto lui, Giacomo Delle Monache. Quando ha avuto i crampi l'ho dovuto levare, è naturale".
Un collega chiede: "Dopo tutto quello che è stato vissuto in sede regionale e fatto bene in campionato, dopo una beffa come il rigore fischiato a loro, che di fatto ha riaperto la doppia partita, e dopo una beffa del genere, come si riparte?".
Paris: "Dalla prestazione di oggi, perchè questo gruppo ha fatto tanto. Ha portato la Coppa a Rieti, ci giochiamo il secondo posto, a due punti (in realtà 5, n.d.r.: lo dice in attesa del prossimo confronto diretto col Pisoniano, il 18 marzo prossimo), il primo è lontano". Chi conosce Fabrizio Paris, allievo di Sergio Pirozzi, sa bene che è un moto scaramantico, nel dire ciò. Poi ricorda quanto giovane sia la sua squadra: "Due 1994 in campo, due '93 in campo, sette under in tutto. Bisogna fare qualcos'altro, in ossequio a questa regola? Dimmi te se a livello nazionale bisogna giocare solo con due "giovani". Ne abbiamo tanti che non cambia niente, e tutti validi e di buon livello".
Infine la conclusione su certe cose che non sono andate bene: "Della Torres non mi è piaciuto l'atteggiamento, perchè in Sardegna buttavano il pallone fuori, e qui facevano gli arroganti, e l'ho reputata una scorrettezza". Chiosa affermando: "Questa amara eliminazione? E' tutta esperienza anche se, è ovvio, non è detto che si debba fare tramite certe fregature del genere".
M.C.

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