Il punto del girone A: CHE DOMENICA. DA GRIFONE, APPUNTO!
articolo del 18/3/2012
Grande, immenso, impagabile Grifone Monteverde La squadra di Claudio Franci passa al Sant'Eugenio in 9 contro 11! Andrea Formiconi Ne basta uno! Olimpia: Cavalletti, Pisa, Ponziani, Maresca, Iannarilli, Latini, Martellotta (dal 60’ Stornelli), Maroder, Mazzeo, (dall’83’ Petrolati), Priori (dal 72’ Valentietti), Macchiaiolo. A disp. Sborchia, Di Biagio, Fiorio, Mandolini. All. Morelli. Simone Ciancotti Petrucci
Un grande, grande, grande, grande Grifone Monteverde vince una partita di rara intensità, dimostrando come un gruppo sia compatto anche quando il vento spira contro la faccia. Non è una corsa di ciclismo ma oggi è alla stregua di un Gran Premio della Montagna, questo successo, ottenuto (!) in nove contro undici, dalla squadra di Claudio Franci; e per di più costruito con pazienza, dote che non facciamo propria dell'allenatore di Vitinia, ma che, è palese, ha saputo spiegare e tradurre ai suoi giocatori. Rimanere in dieci prima, in nove poi, andare avanti con Montepaone, subire il pareggio da Scelilla, e rimettere il muso avanti con lo stesso Montepaone. Finisce 2-1 per la capolista, che ottiene il massimo, da una domenica che i tifosi del Grifone avevano battezzato come disgraziata, per gli eventi sopraggiunti fino allo 0-0. Eh già!, perché al "Vittorio Bachelet" la felicità di una delle due prime della classe, diventa malasorte per l'altra, la Vigor Acquapendente, che costruisce due occasioni da rete, senza trovare la sperata, la sognata fortuna, compreso il rigore che Francis manda a sbattere sulla traversa. Un altro penalty, nel secondo tempo, verrà finalizzato da Mazzeo, per l'1-0 che ci riconsegna l'Olimpia nel ruolo consuetudinario, di ammazza-grandi, così il Grifone Monteverde sale a 54, la Vigor resta a 51. Ma non basta perché la Caninese supera di misura (1-0) il Casalotti, e tanto basta per piazzarsi a quota 50. Chi paga pegno, di certo, è il Fregene, che non va oltre lo 0-0, in casa del bisognoso Futbol Club, che non può fare sconti, e i bianco-rossi si arenano a 49, con l'Ischia che ha avuto un turno facile, e vince 4-0 a Vetralla contro la retrocedenda Foglianese.
Nella giornata dei pochi gol, delle vittorie risicate, ci sono tre esiti a reti inviolate, come lo 0-0 di Focene-Pianoscarano, viterbesi adesso a 45 sesti, quello già menzionato di Futbol Club-Fregene, e quello del derby del Comprensorio, tra Santa Marinella e Tolfa, con gli ospiti appena al di fuori della zona play-out, con 33 punti. Meglio il Bracciano, 34, che con un gol di Manuel Vittorini inguaia i cugini del Cerveteri (30), mentre i tirrenici di Ivano Fronti e mister Valle sono terz'ultimi a 28, lasciati dall'Anguillara, che passa a Canepina (2-0).
(ha collaborato Andrea G. Burla)
LA STORTA GRIFONE MONTEVERDE 1-2
La Storta: Bartozzi, Farneti, Sciachì, Savignoni, Monopoli, Cellini, D’Angeli, Verdiglione (25’ Inguanta), Corsi, Policano, Scelilla. A disp.: Travaglini, Tucci, Fabiani, Matteucci, Mantia, Capua. All. Amedeo Verdiglione.
Grifone Monteverde: Vallati, Cann, Lelli, Terzigni, Consorti, Salvati, Mechelli, Torroni (91’ Ronzani), Montepaone (76’ Londi), Ferro (88’ Bornino), Buttarazzi. A disp.: Blundo, Pascaru, Di Carlo, La Ruffa. All. Claudio Franci.
Arbitro: Sig. Badiali di Albano Assistenti: Giuberi di Ciampino e Nocito di Ostia.
Reti: 43’ e 59’ Montepaone (GM), 56’ Scelilla (LS)
Note: espulsi 17’ Cann (GM), 40’ Mechelli (GM). Ammoniti 66’ Inguanta (LS), 85’ Cellini (LS). Recupero: 3’pt e 6’ st.
Nel 1982 il "barone" Nils Liedholm, che avrebbe condotto la Roma al suo secondo scudetto, disse testualmente che " si gioca meglio in dieci che in undici". Trent’ anni più tardi mister Franci ha la possibilità di fondare una nuova scuola di pensiero: un’innovativa filosofia calcistica secondo cui sarebbe meglio giocare in nove contro undici fin dal 40’ del primo tempo, magari passando in vantaggio, venendo ripresi per poi vincere di misura 2-1 sfruttando l’arte del contropiede.
La prima lezione è stata tenuta oggi al 16° kilometro della Cassia dove il professor Franci e i suoi allievi hanno dimostrato la fondatezza e la validità di questa dottrina imponendosi sul club La Storta, oggi ancorato a retrograde teorie tecnico-tattiche.
Primo tempo: e pensare che fino al 40’ minuto del primo tempo l’inerzia della partita era tutta per i padroni di casa. Il vento tirava a favore già al 17’ quando il signor Badiali di Albano espelleva Cann per una presunta gomitata, avvenuta a gioco fermo ai danni di Verdiglione. Una vera e propria bufera si abbatteva poi sul Grifone al 40’ quando Mechelli, espulso per doppia ammonizione, veniva invitato a raggiungere il suo compagno di squadra negli spogliatoi. Tra i tifosi cominciava a serpeggiare malumore e sfiducia. Ma si sa, dopo la tempesta c’è sempre la quiete. Ecco perché al 43’ la capolista passava in vantaggio, grazie a Montepaone, che triangolava in maniera sublime con Ferro e realizzava l’inaspettato 1-0. Mentre gli ospiti pregavano la terna di non rimanere in otto, i giallo-blu tornavano negli spogliatoi pensando che l’unica soluzione, per battere questo Grifone, fosse fare un fioretto a divinità superiori.
Secondo tempo: al ritorno in campo delle due squadre sembra che le preghiere dei ragazzi di mister Verdiglione abbiano sortito il loro effetto. All'11’ infatti Scelilla pareggia i conti approfittando della corta respinta di Vallati su tiro di Policano. Il pareggio appena subito, l’inferiorità numerica e la nuova linfa avversaria sembrano gli ingredienti ideali per far ingoiare al Grifone una sconfitta amara. Appunto, sembrano. Gli ospiti, oggi in casacca bianca, trovano dentro di loro risorse nascoste. La determinazione, la concentrazione e la fame di vittorie spingono al 14’ Torroni a lanciare l’onnipresente Montepaone: il numero 9 ubriaca da solo tre difensori ospiti, mette a sedere Bartozzi e segna il 2-1. Arriva in contemporanea, via radio, la notizia della parziale sconfitta della Vigor Acquapendente: è tripudio sugli spalti!
I padroni di casa non riescono a sfruttare gli ultimi 30’ di gioco e gli eccessivi 6’ di recupero portano solo alla sfortunata traversa di Monopoli. Mister Verdiglione e i suoi ragazzi non traggono buone notizie da questa partita, che li ha visti protagonisti di una prestazione mediocre. Il limbo della 9° posizione è troppo pericoloso per adagiarsi sugli allori; gli inferi della zona play-out sono lì che ardono in attesa di ulteriori passi falsi. In cielo invece, dove osano le aquile, primeggia a quota 54 punti il Grifone. E’ da solo, ma non teme i tanti rapaci che lo inseguono. Da oggi, infatti, l’inferiorità numerica non fa più paura. Che domenica. Da Grifone.
Alessandro Ferretti
OLIMPIA-VIGOR ACQUAPENDENTE 1-0
Vigor Acquapendente: Profili, Bedini (dal 67’ Frisanti), Picchiotti, Nuccioni, Cocconelli, Arabia (dal 68’ Coretti), Fini, Pedetta, Danieli, Francis, Zanoni (dal 67’ Broccatelli). A disp. Giamo, Sarti, Spaccarelli, Cardarello. All. Quintarelli.
Arbitro: Impenna di Rieti.
Rete: 79’ Mazzeo su rig.
Note: al 78’ espulso Pedetta (V.A.) per condotta gravemente sleale. Ammoniti: Cavalletti, Maresca, Martellotta, Coconelli, Broccatelli.
Ne basta solamente uno, all’Olimpia per vincere, una partita molto bella con tante occasioni ma davvero troppi sprechi; la Vigor Acquapendente, prima dell'incontro leader assieme al Grifone Monteverde. La squadra acquiesana avrebbe dovuto vincere, per mantenere il comando con l'incredibile Grifone di giornata e invece l'Olimpia si riscopre capace di grandi imprese, questa volta fortunata, contro le grandi.
La squadra ospite fa la partita e si produce in avanti nei primi 20 minuti, tirando di poco fuori con Angelo Pedetta al 10’; la squadra di Quintarelli pressa alto tanto da ottenere un "quasi autogol" su retropassaggio di testa di Lorenzo Mazzeo, fino ad arrivare al 20’ quando un gran tiro, di Lorenzo Picchiotti, finisce sul palo.
Al 28’ arriva la gran soluzione balistica di Lorenzo Mazzeo che trova, però, la risposta del portiere ospite Luca Profili; si arriva così al 30’ con un episodio che può cambiare la partita. Un rigore, simile a quello che è stato assegnato a Miroslav Klose nel derby Roma-Lazio, viene assegnato alla Vigor Acquapendente per un fallo in uscita del portiere Valerio Cavalletti, solo ammonito, sull’attaccante Anyanwu "Ugo" Francis che conclude in malo modo calciando il penalty sulla traversa.
L’Olimpia ci crede fino alla fine del primo tempo e per l’inizio del secondo, mostrano buona intesa e buon gioco: Lorenzo Mazzeo, Edoardo Maroder e Fabio Priori si rendono molte volte pericolosi nella metà campo avversaria e un gran lavoro delle due difese non fa che aumentare lo spettacolo. Mitigato solo dal gran nervosismo in campo, che porta ad una pioggia di falli e ammonizioni.
I due allenatori si giocano le carte per espugnare la "fortezza" avversaria, ma si arriva al 34’ del secondo tempo; un fallo da parte di Angelo Pedetta su Fabio Priori, che si stava presentando solo davanti al portiere, procura un calcio di rigore, anche questo sacrosanto, in favore dell’Olimpia, con relativa espulsione del giocatore dell’Acquapendente. Mazzeo non sbaglia e porta in vantaggio la sua squadra. L'Olimpia si accinge a riscoprirsi bestia nera delle grandi del girone A.
La fine del secondo tempo è un assalto alla ricerca del pareggio: al 44' gran tiro di Giuseppe Danieli, deviato in calcio d’angolo dal portiere. Al 45’ un gol della Vigor non viene convalidato per esatta segnalazione di fuorigioco. Dopo 5 minuti di recupero, non c’è più tempo e la partita termina così. Olimpia 1 Vigor Acquapendente 0. E la Caninese avvicina la formazione alto-viterbese.