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Il punto del girone A: IMPRESA-CERVETERI! CANINESE, IL DERBY DEI 18 KM. E IL PRIMATO


articolo del 12/4/2012



CANINESE, FREGENE, GRIFONE.

STECCA LA VIGOR: BENZINA FINITA?


Il girone A cambia padrone ogni domenica, una volta in favore del Grifone Monteverde, una volta in favore dell’avversaria di turno: è successo in diverse occasioni, di recente, con la Vigor Acquapendente. E’ tornato a succedere ieri, con la Caninese in grande evidenza, capace di vincere contro l’Ischia di Castro, nel derby dei diciotto chilometri, fatto di tanta rivalità per gli anni trascorsi, insieme, in Prima Categoria, visto che per la squadra di Massimiliano Gasperini si tratta della prima avventura in un torneo così complesso. Ma per questo primo dei due turni infrasettimanali, l’altro si giocherà il 25 aprile, vanno battute le mani al Cerveteri, capace di fermare, d’autorità, il Grifone Monteverde, proprio nel turno in cui la formazione di Claudio Franci è sembrata non esserci, sul piano atletico. Persino peggio, è andata, alla formazione acquiesana, che ha lascato non solo i rimpianti, ma i sintomi di un malessere atletico generale, con poca corsa e poche idee. Sconfitte insieme, loro che si sono date battaglia per benino, negli ultimi due mesi. Con la Vigor che segna con Pedetta al 7’ del secondo tempo, e la Foglianese che rimette la gara in discussione, rete di Lombardi, al 33’. E finisce 1-1, incredibile ma vero. Non è piaciuta, la squadra di Quintarelli, che ha ammesso come la sua pattuglia abbia giocato male: ma chi ha visto la gara ci ha riferito di una squadra spenta sul piano fisico, forse in discesa sul piano della condizione generale, il che è preoccupante, perché domenica nella bella città altoviterbese arriva un Focene da prendere con le molle, dall'autunno in poi.

Le notizie che arrivano via radio dal “Galli” parlano del miglior Cerveteri della stagione, nella partita tra vecchi amici, Pino Porcelli per la formazione cerite, Claudio Franci per l’ex prima della classe. Cann fa tutto da solo, nei primi 4’, e prima va in rete personalmente, poi batte il suo portiere; si comincia con un “botta e risposta” che fa 1-1. Quando Chialastri segna il punto del 2-1 la sensazione è che la partita stia prendendo una strada in cui il Grifone non riesce a rimettere diritta la rotta. E a inizio ripresa questa assenza di una reazione palpabile assume i contorni di una disfatta, al gol di Renzi, che significa 3-1, che vuol dire passare dal primo al terzo posto in una botta secca. Anche perché il Cerveteri non può fare sconti, viste le necessità da classifica, visto cosa sta accadendo sugli altri campi.

Già nel primo tempo era arrivata la notizia da Canino del gol segnato da Peppe Paoloni su un grandioso assist di Feola, nell’1-0 che la formazione di Riccardo Sperduti impone all’Ischia di Castro: nel primo tempo Macaluso colpisce un palo a portiere saltato lateralmente, mentre Paoloni firma al 27’ il punto decisivo. Nel secondo tempo Aquilani colpirà l’incrocio dei pali e la Caninese ha sofferto parecchio, la reazione di Emiliani e compagni, pure in presenza di una sciapa partita di Loiseaux, nella fattispecie ben al di sotto degli standard abituali. Può capitare. Domenica ci sarà Fregene (55)-Caninese (56) con il Grifone 54 che ospita il Canepina e si può riprendere almeno il secondo posto. Questo è possibile perché, nel momento più rilevante della stagione, è uscita fuori una signora prestazione da parte del Fregene di Gigi Bernabei, che ha avuto la risposta attesa dal campo dai suoi atleti. E per tanti motivi: intanto perché di fronte al Focene, quando è impegnato al “Nanni”, occorre stare molto attenti ai particolari. Secondo: la squadra di Mirto, nella seconda parte di stagione, non è facile da superare. Terzo: la difesa non ha ballato e ha giocato una gran partita, tutta assieme. La rete decisiva è arrivata al 5’ del secondo tempo, grazie a Brancati, esperto mediano di valore, mentre Neroni, in chiusura, ha sbagliato un calcio di rigore che avrebbe chiuso i conti con qualche minuto di anticipo sul fischio finale.

Con l’Ischia ferma a 49 punti il Pianoscarano resta a 45, dopo i noti fatti del match con la Caninese: a battere la formazione di Baggiani è stato il La Storta, per 3-2, dopo che i viterbesi, meritevoli, sono stati due volte in vantaggio. Prima con Polidori, pareggio di Corsi, poi con Mandro, pareggio di Policano, all’83’. All’89’ il gol di Corsi rende tre dei tanti punti dispersi per strada alla squadra di Amedeo Verdiglione, ora a 38, capace di rispondere alle imprese del Cerveteri, che merita la copertina, e del Tolfa, passato 2-1 al Futbol Campus con le reti di Orchi in apertura, e Russo al 14’ del secondo tempo. Nel finale segna Casanova per gli arancioni romani ma non basta, alla squadra di Guglielmo.

Applausi alla risalita del Bracciano ora a 40, che ha battuto nel confronto diretto un avversario mica facile, tal Casalotti, 42, con una rete del redivivo Corrado Zanchi, in una gara capace di togliere i pensieri della bassa ai rosso-blu di Paolo Tagliolini per la prima volta in stagione, così da far concentrare la squadra del lago su altre vicende, leggasi coppa. Per i romani di Pino De Narda, che di recente ha festeggiato il suo compleanno (auguri, vecchia volpe!, n.d.r.), nulla di difficile, visto il positivo campionato vissuto, dopo tanti anni di lotte in posizioni meno nobili, per un nome così di rilievo, nella storia del calcio romano, per quelli che hanno superato i trenta da qualche tempo. L’Olimpia torna a imporre la legge del “Bachelet”, con un gol di Martellotta liquida l’Anguillara, e si sistema a 39 punti lasciando a 33 i giocatori del presidente Crucianelli, avvicinati, a 31, dal Santa Marinella, passato a valanga sul fanalino di coda (4-0) Canepina, retrocesso in Prima Categoria.

Massimiliano Cannalire

(ha collaborato Nicola Mastrangelo)

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