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Il punto del girone B: Storia di una ruota che gira. Dal Montecelio al Monterotondo, con in mezzo, il Riano


articolo del 23/4/2012



SONO IN TRE, A OGGI, A GIOCARSI
"QUEI" DUE POSTI. HARAKIRI-CENTRO ITALIA,
SETTEBAGNI BELLO SOLO UN TEMPO: FLEBILI, LE SPERANZE


Il calcio, si sa, è una ruota. E gira, come diciassette giornate fa, all'inizio della crisi che sarebbe costata il primato, meritato, meritatissimo, del Monterotondo di Dante Di Ventura e mister Vincioni. Che pagò un prezzo elevatissimo, nella partita del "Francesca Gianni", con l'espulsione di Gatta, non uno qualsiasi, e con altri provvedimenti da smaltire. Fatto è che si presentò a Montecelio largamente rimaneggiata e, ovviamente, ci rimise le penne, proseguendo il periodo balordo. I grandi meriti del Monterotondo vanno letti nel non aver mollato, dopo essere diventata la quarta, la quinta forza del campionato. E ieri, dopo il pessimo primo tempo col Settebagni, ospiti in vantaggio per 1-0, ancora una volta deve essere girata, questa ruota, visto il bellissimo inizio di secondo tempo: così arriva il pareggio e il vantaggio, che sarà decisivo, perché, probabilmente, esclude i ragazzi di Giacomo Spaini e Alberto Drago dalle vicende del primato, e perché rilancia il club eretino che adesso dovrà, altro giro di ruota, affrontare un Montecelio che ha pagato tre cartellini rossi, nell'1-1 interno col Torrenova, uno dei quali, anche in questo caso, non è l'ultimo o il più inesperto dei giocatori. E' Giorgio Ricci. Un Montecelio fragile, nella circostanza, che fa affiorare tante insicurezze, forse dettate anche dalle divisioni societarie interne, scansate con grande abilità da De Filippo, bravo navigatore, in un paese di santi e poeti, e meno comandanti abili, dopo il fattaccio dell'Isola del Giglio. Così il pareggio del "Fiorentini" riavvicina a tre lunghezze anche il Riano, che viola il "De Fonseca" regolando il Casilina con una rete segnata da Fumetti. Questo raccontano le vicende di vertice di questo raggruppamento.
Dunque una rete di Ricci al 17' non è bastata perché il Torrenova di Gualtiero Mailar e Lino Vergili ha un altro fuoriclasse, che si chiama Davide Groos, relegato dai tanti, troppi incompetenti di questa regione in Promozione, uno che potrebbe, serenamente, militare in Interregionale, senza far sollevare nessun dubbio. Fatto è che è lui a firmare il punto del pareggio. Al "Fausto Cecconi" il dettaglio è questo: vantaggio del Settebagni al 44', con Follero, apertura alla grande del secondo tempo, con la rete di Gatta, in gol al 6', e il centravanti, all'8', realizza il calcio di rigore del sorpasso. Finirà così, con Dante Di Ventura e i suoi ragazzi che vedono la possibilità di affrontare, adesso, la prima della classe, mercoledì mattina, da favoriti. Il Montecelio ha 60 punti, il Riano 57, il Monterotondo 56. Resta indietro il Centro Italia, incredibilmente battuto a Cerreto Laziale, con le preziose reti segnate da Mancini e Cecchini, e ora gli arancio-neri hanno 52 punti, due in più rispetto al Settebagni, che rischia di ingrigire il suo finale di campionato, in attesa di un filotto di risultati completo.
La Boreale, 47, sorpassa il Torrenova, 46, in virtù del 3-0 rifilato al Roviano, adesso pericolante, con i gol di Rosati e, 2, Virli, uno dei quali su rigore.
In una giornata dai pochi pareggi ci sono punti d'oro, come quelli ottenuti dal Palombara (35), 1-0 al Poggio Nativo, sorpassato anche dal Torbellamonaca, che vince con lo stesso punteggio sul campo del Tanas Porta di Roma, rete di Tiberi, davvero pesante, nel campionato della formazione di Giumento e Lupi. Ma il Tanas adesso è ultimo perché le difficoltà esaltano la Roma VIII, 1-0 all'Atletico Vescovio, alle cui sorti non basta il ritorno in campo del "sempreverde" Cristiano Borghi, 42 anni e non sentirli. Punti rilevanti anche quelli del Cantalupo di Danieli che vince 2-0 sul Cre.Cas., che coronano l'aggancio al Poggio Nativo, il fatto di passare di una lunghezza il Roviano, lasciare a 29 la squadra di Vannozzi. Finisse oggi il campionato si disputerebbe solo un play-out, Roviano-Cre.Cas. perché Roma VIII e Casilina penultime sono distanti oltre gli otto punti che il regolamento recita vitali, per giocare la coda di fine stagione, per le pericolanti. Mancano cinque turni, e ogni goccia di energia è fondamentale, come il credere nell'impresa domenicale. Pardon, si torna in campo mercoledì. Diretta su Radioincontro come fosse domenica. Ogni benedetta domenica.

Massimiliano Cannalire
(ha collaborato Fulvio Ventura)

 

MONTECELIO – TORRENOVA 1-1

Montecelio: Fasoli, Maretto, Spagnuolo, Vivirito, De Propris, De Santis (27’ s.t. Duranti), Ricci, Ferrara (27’ s.t. Pasquini), Sefuli, Fiore, Di Donato. A disp. Santoro, Vitale, De Gregori, Monaco, Tani. All. De Filippo.

Torrenova: Vagni, Leone, Mevoli, Di Mena (35’ s.t. D’Ambrogi), Antonini (10’ s.t. Fanelli), Roano, Tanzi (1’ s.t. Fiorilli), Spurio, Groos, Monaco, Di Cicco. A disp. Migliori, Angeloni, Cataldi, De Sortes. All. Vergili.

Arbitro: Guglielmi (Roma 1); Assistenti: Affronti (Ostia Lido), D’Ottavi (Roma 1).

Reti: 17’ p.t. Ricci (M), 45’ p.t. Groos (T).

Note: espulsi al 40’ s.t. Vivirito (M) per doppia ammonizione, 45’ s.t. Ricci (M) e 48’ s.t. Duranti (M) per condotta gravemente scorretta (reiterate proteste). Ammoniti Ferrara, Sefuli, Vivirito, Pasquini, Ricci (M.), Spurio, Fanelli, Groos, D’Ambrogi (T.). Prima della partita è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Piermario Morosini, calciatore del Livorno, scomparso sabato 14 aprile.

Montecelio – Si ferma la corsa del Montecelio contro il Torrenova. Verdetto del campo giusto ,alla luce del gioco espresso dalla squadra di De Filippo. Ma gli episodi su cui i tiburtini possono recriminare sono davvero tanti. Arbitraggio decisamente non all’altezza di una gara riguardante i piani alti della classifica: numerosi gli errori, spesso decisivi, da parte del signor Guglielmi.

Il Torrenova in buona forma fisica, accarezza la possibilità di raggiungere il terzo posto anche se i punti di distanza sono diversi; il Montecelio deve difendere il primato dalle dirette inseguitrici, Riano e Città di Monterotondo. Senza Aversa, infortunato, si parla di campionato finito (auguri!), e Di Costanzo, i padroni di casa accusano il colpo e il primo brivido della partita è subito di marca biaco-rossa. Groos, lasciato solo dalla retroguardia del Montecelio, tenta la giocata con un pallonetto che si spegne soltanto a lato della porta difesa da Fasoli. Nonostante tutto è la squadra di De Filippo a trovare il gol del vantaggio al 17’: uno-due Fiore-Di Donato, quest’ultimo in area per Ricci che, indisturbato, controlla e batte Vagni. Al 19' ci prova Sefuli dalla distanza, ma il tiro termina fuori. Ancora al 23’ il Montecelio vicino al gol del raddoppio: cross in area di Di Donato, deviazione di Sefuli, va Ricci, che conclude e colpisce la traversa . Dura troppo poco il momento dei padroni di casa. La restante parte della prima frazione è un crescendo del Torrenova, che spreca a dir poco un paio di occasioni ghiotte, al 31’ e al 33’. Dapprima è Groos che, approfittando nuovamente di un’imprecisione dei difensori del Montecelio, conclude fuori a tu per tu con Fasoli; successivamente Di Cicco, autore di un’interessante azione personale in area, non trova la giocata vincente e spreca malamente. Il gol del meritato pareggio arriva allo scadere. Angolo di Di Cicco, Groos è solo in area, controlla e batte Fasoli.

Il secondo tempo si sviluppa come non ti aspetti, con l’arbitro che dimentica la "giacchetta nera" nello spogliatoio per improvvisarsi direttore d’orchestra. Subito due ammonizioni discutibili e date, forse, con troppa leggerezza ai danni di Spurio e Ferrara. Pecca Guglielmi, nel momento decisivo, quando non assegna il secondo "giallo" nei confronti di Fanelli, autore di un intervento a dir poco scomposto. La cronaca della partita non registra molto se non i troppi ed eccessivi provvedimenti disciplinari. Si fa vedere il Montecelio soltanto alla mezz’ora: angolo di Vivirito, testa di Fiore, ma il tiro termina fuori. Reagisce un minuto dopo il Torrenova. Ennesimo errore dei centrali tiburtini: Gross, il più vivo dei suoi, raccoglie in area l’invito di Spurio ma trova sulla sua strada un ottimo Fasoli, che devìa in angolo. I minuti finali sono tutti del signor Guglielmi. Al 40’ nervi tesi, vengono ammoniti D’Ambrogi e Vivirito. Per il giocatore del Montecelio è il secondo giallo e finisce sotto la doccia. Al 45’ è il turno di Ricci, mandato fuori evidentemente per qualche parola di troppo. Un giocatore di quell'esperienza non dovrebbe pensare alla singola partita, ma magari al prossimo avversario. Al 48’, ancora non pago, l’arbitro decide che è il turno di Duranti. Giudicando eccessive le sue proteste, lo espelle.

Pareggio giusto ma gravano sulla partita le pesanti responsabilità di un arbitraggio che ha condizionato se non macchiato una partita sostanzialmente corretta. Troppi elementi fuori gioco, a questo punto, per il Montecelio, in vista del big-match di mercoledì contro il Città di Monterotondo; ma sembra che, ironia della sorte, questa volta sia il turno dei tiburtini, a proposito delle troppe assenze che avevano condizionato il Città di Monterotondo qualche tempo fa.

Giovanni Sanfilippo

 

CITTA’ DI MONTEROTONDO-SETTEBAGNI 2-1


Città di Monterotondo: De Angelis, Iorio, Olivieri, Benda, Polinni (36’ p.t. Di Giacinto), Ferrazza, Fiorentini, Palombo, Fioricci (39’ s.t. Di Ventura), Gatta (28’ s.t. Ottavi), Barbetti. A disp. Balducci, Ranieri, Conti, Sacripanti. All. Vincioni.
Settebagni Calcio Salario: Pagella, Testa (19’ s.t. Romozzi), Menna (30’ s.t. Garzoio), Corsi, Vulpiani, Follero, Mattei, Passerotti (12’ s.t. Laurentini), De Cesaris, Belli, Marcellini. A disp. Grassi, Politano, Gioia, Pescetelli. All. Drago.
Arbitro: Badiali di Albano.
Reti: 44’ p.t. Follero (S.), 6’ s.t. Gatta (M.), 8’ s.t. Gatta (M., rig.).
Note: espulso Iorio (M.) per somma di ammonizioni, ammoniti De Angelis, Ferrazza (M.), Menna, Vulpiani, Mattei, Marcellini (S.).
L'incontro che si gioca al "Fausto Cecconi" di Monterotondo ha tutti gli ingredienti che servono per presentare agli appassionati un grande spettacolo, che siano presenti alla gara o la ascoltino via radio. Ed infatti le sensazioni pre-partita non vengono deluse. Per quasi 30' del primo tempo è solo Settebagni, nonostante il Monterotondo non possa permettersi il lusso di perdere questo incontro, che potrebbe segnare l’avvicinamento al Montecelio, se ovviamente dovesse perdere, anche per tenere il passo del Riano, secondo in classifica. La difesa del Settebagni si ritrova a giocare schierata nel cerchio di centrocampo, costringendo il Monterotondo nella sua metà campo, ed è chiaro che, con tutte le occasioni che si creano, è un miracolo se il primo tempo non riesce a finire con 2 o 3 gol a segno, in favore della formazione più centrale o meridionale, se preferite, della Via Salaria.
Per vedere la rete gonfia di un pallone bisogna aspettare il minuto 44 del primo tempo, quando Follero segna di testa per il Settebagni sul calcio di punizione di Belli; si va così negli spogliatoi, con gli ospiti in vantaggio e la squadra di casa che non sembra potersela giocare alla pari. Servirebbe un cambio, netto, di proposte, sia in mezzo che davanti. Evidentemente, però, il mister Vincioni e i colpi da prestigiatore vanno di pari passo poiché nel secondo tempo il Monterotondo sembra un’altra squadra ed in soli 8 minuti ribalta il risultato con Gatta, prima su uno schema messo in atto su calcio di punizione, e dopo su un calcio di rigore. A questo punto mister Drago si gioca la carta Laurentini, che si ritrova a battere svariati calci di punizione riuscendo a volte ad impensierire il portiere De Angelis. E' famoso, per le battute a lunga gittata, l'ex mediano di Astrea, Spes Mentana e Ciampino. Ma la gara finisce così: Monterotondo 2 Settebagni 1, con la squadra di casa che termina in nove per l’espulsione di Iorio e l’infortunio di Di Ventura. Oggi l'importante era vincere dando un segnale. Obiettivi centrati. Non si poteva fare diversamente perché mercoledì arriva il Montecelio. E' tutto in gioco. Fate il vostro.

Simone Ciancotti Petrucci

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