CYNTHIA GENZANO, LE DIVERSE RAGIONI DI UN DISASTRO: COME E' LONTANA, ASOLO FONTE!
articolo del 1/5/2012
Le ragioni di un disastro COME E’ LONTANA, ASOLO FONTE Nel 2007 la Cynthia ascese in serie D. Ma venne fatto fuori l'architetto, di quella bella creatura, Gia-Gia Tosoni Dopo gli errori della cordata storica locale – Costantini-Cicogna - la cessione di una parte delle quote al gruppo Libanori e i primi risultati poco confortanti con la guida tecnica di Liberati, la loro singolare conferenza in cui dicevano di non aver avuto giocatori (peraltro neanche contattati!), arrivava la cesssione della società al duo Massimiliano Ricci e Claudio Marziale, ex presidente e d.g. della Lupa Frascati. La squadra veniva affidata a Daniele Scarfini e la Cynthia, grazie ai gol Di Marco De Angelis e Giacomo Mammetti, riusciva, per un breve periodo della stagione, ad uscire anche dalla zona play-out. Poi, cosa è successo? Sicuramente non è stato mai costruito un gruppo degno di questo nome perché si è cambiato troppo e troppo spesso. Ma le colpe non sono solo da addebitare alle diverse proprietà e gestioni che si sono succedute ma anche a giocatori che si pensavano di assoluto livello ma che alla fine hanno dato molto meno di quello che poteva essere nelle loro corde. Molli e con poca testa sicuramente, la Cynthia è stato più un album di figurine che di calciatori e uomini “veri”, dotati di quell’umiltà capace di trasformare le singole qualità in un insieme. Nel calcio tutto gira e pensiamo sia molto difficile ritrovarli in altre società dopo questa annata tribolata a Genzano. A via Sicilia non hanno deluso i giovani ma i tanti giocatori esperti approdati alla corte di Daniele Scarfini. Ma i diretti interessati se ne rendono conto? Come è lontana, quella grande compagine che conquistò i play-off dietro alla Lupa Frascati, capace di perdere nel Trevigiano 2-1, con l’Asolo Fonte, nel 2007, e battere i veneti 5-0 in gara-2. Ma Genzano pensò bene di sacrificare uno della acclarata capacità gestionale e di grande conoscenza del calcio quale si è dimostrato quel “paraculo” di Gia-Gia Tosoni, all’epoca della ascesa in Serie D maltrattato, messo da parte. Perché in fondo, a Genzano ci pensano sempre quelli del posto. E invece la storia dice che devono venire da fuori, per ottenere i risultati, fin dai tempi di Ivano Selli e Angelo Orazi, quando giunse in C2. E chi scrive, iniziò proprio in quell’aurea stagione, a fare le telecronache. Di una Cynthia marziana, per questi qui, di oggi.
Nella foto: Claudio Marziale (Cynhtia Genzano).
Si ringrazia per la foto www.ilmamilio.it