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Girone B: MONTECELIO, MAI COSI' IN ALTO. SEMBRI IL VILLALBA DI RENATO e ORLANDO...


articolo del 14/5/2012



Il punto sulla 33°/girone B

Montecelio, mai così in alto! 

Sembri il Villalba di Renato e Orlando

Ha superato la gran concorrenza di Monterotondo, Riano, Settebagni e Centro Italia. Ma quando ha respirato l'aria di vertice, ha capito di non soffrire di vertigini. Storia di un gruppo compatto, come avrebbe detto il grande Adriano De Zan, indimenticato telecronista di ciclismo. Al punto da ricordare un'altra, storica epopea, dell'area tiburtina, così semplice da dare lavoro ai giocatori. Così terrena e fatta di uomini: come quel Villalba di Renato Scrocca e Mister Orlando Di Nitto
La progressione con il Montecelio ha inseguito le parti alte del girone B, per come le ha ottenute, con prestazioni gagliarde, basate su ritmo e gioco, su un senso corale di mostrare il proprio calcio, e per come ha difeso il primato, sono una buona parte dei fattori che ha portato il Montecelio, per tanti anni abituato alla Prima Categoria, e adesso, cosa mai capitata prima, giunto in Promozione. Un gran bel gruppo, quello di De Filippo, fatto sì di due sempreverdi del livello di Ricci, prolifico come avviene da anni, in attacco e nel settore degli assist, e Fasoli, numero uno di comprovata esperienza e serietà; ma anche di gregari, validi, consapevoli del loro buon operato quali Petrucci, Vivirito, Di Donato e Fiore. Una squadra di gregari, tra cui Sefuli, Aversa, Di Costanzo, e tutti gli altri, capaci di non farsi soprendere, con cifre importanti, che difficilmente sbagliano: 21 vittorie ottenute, a momenti arriva a giocarsi pure la coppa di categoria, 6 pareggi e 6 sconfitte, fin qui, le stesse del Riano, che però ha pareggiato di più, 10 volte.
Il Montecelio ci ha saputo fare, e in particolare tecnico e giocatori, e tutti quei soci, vecchi dirigenti, decisamente più lungimiranti di qualche "meteora", tutti per portare il Monte ai livelli di Guidonia e Villanova. Tre Eccellenze nello stesso comune è successo solo a Fiumicino con il Maccarese e il Fregene ad affiancare il nome omonimo del comune aeroportuale. Ma l'anno prossimo sarà l'unico comune, quello di Guidonia, a disporre di tanta grazia, perché una, tra Maccarese e Fiumicino, retrocederà nel campionato di Promozione. E così il Principe Ricci e i suoi compagni, in presenza di una costante pianificazione, e di una sana dose di senso pratico degli imprenditori di zona, chiamati a stringersi intorno a questa bella realtà, anche giovanile, potranno difendere ancora, in campo, con la stessa, immutata grinta, i colori giallo-blù di una delle Cenerentole della zona, oggi stupenda principessa. Per i risultati ottenuti, per aver sorpreso avversarie del livello, della tradizione, del valore, profondo, del Monterotondo, altra società che ha puntato sui giovani, anche di più dei tiburtini, numericamente; e ancora del Riano, a un certo punto fattosi davvero pericoloso, senza dimenticare il Settebagni, che ha perso nei momenti di rilievo la bussola, e il Centro Italia Rieti, arrivato col fiato corto all'imbocco del rettilineo ben prima di giocarsi la volata almeno per il secondo posto.
Dunque un Montecelio imprendibile, che infatti ha conservato quei quattro punti di vantaggio che rendono la prossima partita una scampagnata, in casa, davanti al pubblico amico, col Tanas Porta di Roma, dopo che i sostenitori giallo-blu' hanno letteralmente invaso il "Torlonia" per tributare la propria gratitudine alla compagine vincitrice del girone B. Sembra di essere all'inizio di una bella favola che, lo abbiamo scritto destando anche qualche risentimento non dedicato ovviamente a chi è rimasto, lottando, per dovere di chiarezza, può dare tante giornate di passione agli abitanti di Montecelio, che calcisticamente, da ieri pomeriggio alle 18.19 non è più una frazione dell'altisonante nome di Guidonia. Da questo punto di vista la rivalità, semmai ci fosse stata, la si è vissuta soltanto a livello giovanile, proprio per la differenza dei campionati giocati, storicamente parlando. E questo Montecelio, come è stato per l'umile Guidonia della stupenda seconda parte di torneo in Eccellenza, assomiglia a quella straordinaria favola costruita da Renato Scrocca e da suo figlio Pietro, non a casa amico del Montecelio e probabilmente uno dei dirigenti chiamati a organizzare una società competitiva, con l'indimenticabile maestro di calcio, Mister Orlando Di Nitto. Ne sapremo riparlare tra qualche anno, di questo compito responsabilizzante, per tecnico, giocatori, dirigenti del posto.
Nel bel mezzo della festa, Giovanni Sanfilippo riesce in diretta su Radioincontro, a strappare due battute a De Filippo: "Siamo stati grandi, e un grazie lo devo a questi ragazzi che hanno costruito una grande vittoria, per una grande festa che abbiamo meritato". Il Principe Ricci: "Una grande stagione in cui siamo stati uniti. Ottimo gruppo, un fattore, questo, che ci ha spinto in alto". E quando dallo studio gli chiediamo: "Oggi in serie A smettevano in tanti. Per quanti anni correrai appresso a un pallone da scaraventare in porta?". Risposta: "Finché mi diverto gioco, poi mi dedico alle mie bambine". Non è che come tanti ti metti a fare l'allenatore? Gli scappa una risata: "No, credo di dover rendere conto a mia moglie, alla famiglia per quanto mi ha incoraggiato, di ciò che farò quando smetto gli scarpini. Sento tanti che fanno quel percorso, io non credo. Poi non si sa mai, ma sinceramente non credo".
Nel pomeriggio nessun problema nemmeno per il Monterotondo, nel 4-1 imposto al citato Tanas, che retrocede in Prima Categoria, con gli eretini di Dante Di  Ventura e mister Vincioni meritatamente secondi, capaci di mantenere lo stesso distacco patito verso la vetta, 4 punti, nei confronti del Riano, terzo e vincitore, in mattinata, 4-3, sull'Atletico Vescovio, in una partita in cui i ragazzi di Forte non sono stati bravi a difendere un triplo vantaggio!
Rallentano, le quarte forze del torneo, con il Settebagni sorpreso in mattinata al "Francesca Gianni" dalla Boreale, 2-1 l'esito del manto erboso di San Basilio, e il Centro Italia, battuto da un buon Cre.Cas., crescente, domenica dopo domenica, e andato a segno con Grosso e Persichetti. Serve una vittoria, più che un solo pareggio, alla squadra di Vannozzi, nel prossimo incontro con il Settebagni, perché se un punto servirebbe a causare la retrocessione della Roma VIII per eccessiva distanza dal sest'ultimo posto, dall'altra il Poggio Nativo ha sfiorato l'impresa in casa del Cerreto dove non sono bastati ai sabini i gol di Correliano e Mangiante, perché a pochi minuti dalla fine i giocatori di casa hanno segnato il punto del 2-2. E siccome il prossimo avversario per i ragazzi del presidente Luciano Vagni si chiama Casilina, già sceso al piano di sotto, il Cre.Cas. non può permettersi il rischio di uno spareggio, o peggio di un arrivo a tre, considerando che è a 38, con il Poggio Nativo a 36, d'accordo, ma con il Cantalupo a 39 che cercherà un pareggio al Tre Torri, con il Torrenova. Tra l'altro la squadra di mister Danieli fruisce di tre punti d'ufficio, in attesa che, semmai arriveranno, ci fossero delle controdeduzioni del Roviano che appare in caduta libera, già certo dei play-out. Li farà? Non li farà? Questo il quesito degli addetti ai lavori. In diversi pensano che si tratti di una vera e propria agonia.
Merita un discorso a parte il Torbellamonaca, bravo, bravissimo, a uscire dalle secche della bassa, è stato anche in fondo alla graduatoria, e ora clamorosamente ottavo in classifica, in coabitazione col Cerretto; gli attuali 45 punti sono stati raggiunti dopo il vittorio derby vinto in casa del Casilina, con le reti di D'Antimi, Tarquini, su rigore, e Honba, nel 3-1 imposto ai cugini e odioamati vicini di quartiere, andati in gol con Ponzo.
Basterà alla Roma VIII il 3-2 imposto ai cugini del e di Torrenova? I pronostici direbbero di no visto che dovrebbero, i rosso-verdi, andare a vincere al "Fausto Cecconi" col Monterotondo, e sperare che il Cre.Cas. si suicidi in casa col Settebagni. C'è odore di retrocessione, sempre più forte. E anche in questo caso, con tutta la considerazione per l'impegno di ragazzi e tecnico, parliamo, calcisticamente di una lenta, palpabile, evitabile involuzione. Peccato.

Massimiliano Cannalire

(hanno collaborato Giovanni Sanfilippo,

Fulvio Ventura, Andrea Listanti)

PALOMBARA – MONTECELIO 0-4

Palombara: Massimi, Bernasconi, Kasa, Pasquarelli (12’ s.t. Di Nunzio), Mezzanotte, Gianni, Bonanni M., Forte (5’ s.t. Alessandrini), Serini, Bonafede, Piselli (21’ s.t. Uccellini). A. disp. Bonanni S., Petrucci, Bevilacqua, Mantovani. All. Dalìa
Montecelio: Fasoli, Maretto, Sefuli, Vivirito, Di Costanzo, Aversa, Ricci, Scarfì (43’ p.t. Tani), Petrucci (36’ s.t. De Propris), Fiore, Di Donato. A disp. Meloni, Duranti, De Gregori, Monaco, Spagnuolo. All. De Filippo
Arbitro: Pashuku di Albano Laziale. Assistenti Arbitrale: Sigg. Madeddu e Tamburini di Latina.
Reti: 2’ p.t. Ricci, 19’ s.t. Di Donato, 27’ s.t. Fiore, 33’ s.t. Ricci.
Note: ammoniti Fiore, Sefuli, Ricci (M), Bonanni M., Bonafede (P)

Palombara – "Non siamo su scherzi a parte ma…in Eccellenza 2011/2012". la simpatica scritta blu sulle maglie gialle dei numerosi sostenitori del Montecelio. No, non è uno scherzo: il Montecelio è in Eccellenza per la prima volta, nella sua storia. E’ stata una stagione indimenticabile, tutti protagonisti, dalla dirigenza passando per il bravo De Filippo, fino ai "nonni" Ricci e Fasoli, senza dimenticare tutti gli altri, giovani e meno giovani, che hanno realizzato il miracolo-Montecelio.
Al "Torlonia" la compagine di De Filippo al gran completo dimostra subito di che pasta è fatta e dopo due minuti trova il gol del vantaggio: Petrucci serve in area Ricci, che controlla, penetra, salta Bernasconi, e, una volta a tu per tu con Massimi, facilmente segna. Al 5' ci prova Fiore dalla distanza ma spreca concludendo sopra la traversa. Nei minuti che seguono il gioco non sembra offrire molto: al 18’ contatto in area del Palombara con Mezzanotte che sembra strattonare Ricci, in fondo nulla di concreto e, giustamente, l’arbitro lascia proseguire il gioco. Al 20’ brivido per il Montecelio, per la punizione dal limite di Bonafede, ma il tiro è telefonato; tuttavia Fasoli non trattiene, ma per sua fortuna e di tutta la compagine gialloblù, un difensore allontana e sventa la minaccia.
Il secondo tempo si apre nella maniera che tutti conosciamo con la capolista che non fa sconti; dapprima dopo quattro minuti ci prova Vivirito dalla distanza, ma il tiro è debole e Massimi para facilmente. Al 10’ ancora Vivirito protagonista, questa volta con un bel calcio di punizione da posizione molto defilata sulla fascia destra, che esce fuori di poco. Il gol del raddoppio arriva al 19’ quando Tani apre sulla destra per Petrucci, quest’ultimo serve in area Di Donato che, tutto solo, controlla e segna.
Si fa vedere il Palombara soltanto al 22’, Bonanni M., sugli sviluppi di un cross di Bonafede, di testa anticipa tutti, ma non trova il bersaglio grosso e la manda fuori. Di nuovo la squadra ospite in avanti al 26' con Tani che apre sulla destra per Petrucci; questi controlla e dalla distanza tenta di sorprendere l’estremo difensore del Palombara con una gran bella conclusione, finitafuori di poco. Al 27' il gol della liberazione che vuol dire Eccellenza: corner di Vivirito, Fiore nella stessa identica maniera di domenica scorsa contro la Boreale, incorna e batte Massimi. C’è anche il tempo per il poker al 33’: l'ispirato Vivirito serve Ricci in profondità per il contropiede giallo-blù, se ne va "il Principe", che scappa, entra in area e, con un pallonetto, veramente degno d’applausi, supera il portiere avversario in uscita. E' il 4-0 della bolgia, quella vera, degna di una grande giornata, di una immensa festa.
L’ultimo sussulto del match è al 39’, questa volta di marca locale: Bonanni M., sugli sviluppi di un cross di Bonafede, di testa impegna seriamente Fasoli, costretto alla deviazione in angolo. Due minuti di recupero e al triplice fischio dell’arbitro, esplode la festa al "Torlonia", volteggiano le note di "We are the Champios" e accompagnano il pubblico festante che, con fumogeni giallo-blù, e bandiere al vento, saluta i propri beneamini. Il Montecelio giocherà in Eccellenza nella stagione 2012-2013 in compagnia delle altre due realtà tiburtine, Guidonia e Villanova, e per questo anche i complimenti ad una città per quello che sta dando nello sport e in particolar modo nel calcio.

Giovanni Sanfilippo


TANAS PORTA DI ROMA-CITTA’ DI MONTEROTONDO 1 – 4

Tanas Porta di Roma: Tuccini, Sfrezzichini, Lahrach, Terracina, Frisina, Proietti (46’ st Rizzo), Vettore, Ligori, Porcelli, Valia, Rocchi (68’ Cerroni). A disp. De Prai, Michelini, Fiera, Farago, Cannucci. All. Marini.
Città di Monterotondo: De Angelis, Iorio, Olivieri (67’ Vitale), Benda, Di Ventura B., Barbetti, Fiorentini, Palomba (65’ Ottavi), Fiorucci, Sacripanti, De Dominicis (56’ Di Giacinto). A disp. Balducci, Polinni, Di Ventura A., Gatta. All. Vincioni.
Arbitro: Iacovacci di Latina. Assistenti Sciaccia di Frosinone, Tonello di Latina.
Reti: 10’ Fiorentini, 31’ Sacripanti, 39’ Valia, 41’ Fiorucci, 83’ Terracina (aut.).
Note: ammoniti Sfrezzichini, Porcelli, Di Giacinto. Calci d’angolo: 7-2.


Roma – Il Città di Monterotondo espugna il "Francesca Gianni" in una sfida che emette due verdetti. Il primo è la matematica certezza del secondo posto per la squadra di Vincioni; il secondo la retrocessione in Prima Categoria del Tanas Porta di Roma, scavalcato anche dalla Roma VIII (3-2 sul Torrenova) e comunque troppo lontano dalla sest'ultima per poter sperare di prendere parte ai play-out.
La gara si sblocca dopo 10’ di gioco. Fiorentini, lasciato colpevolmente solo in area di rigore dalla difesa del Tanas, controlla di petto un lancio proveniente da centrocampo e scavalca il portiere Tuccini con un elegante pallonetto. Dopo l’occasione per il pareggio del Tanas, sprecata da Porcelli, che si fa respingere il tiro da De Angelis, al 31’ arriva il raddoppio ospite con il tocco vincente di Sacripanti sul cross messo in mezzo dalla destra di Palomba. Anche in questo caso è evidente la distrazione della difesa locale, che non copre correttamente e concede troppo spazio ai due giocatori avversari. Al 40' il Tanas accorcia le distanze: Valia riceve un cross da destra al limite dell’area avversaria, converge verso il centro e realizza di piatto destro cogliendo in controtempo il portiere De Angelis. La squadra di Marini appare in grado di rientrare in partita e riaprire il discorso salvezza, ma dopo appena due minuti subisce una doccia fredda micidiale. Ancora una volta la difesa lascia troppo spazio a Fiorucci, che riceve il pallone da Palomba e, di piatto destro, a incrociare, batte per la terza volta Tuccini. Sull’1-3 si chiude il primo tempo e con esso anche la partita. La ripresa, infatti, non è che una formalità: il Tanas tira i remi in barca e saluta il campionato di promozione senza nemmeno accennare ad una reazione. Il Città di Monterotondo, dal canto suo, gestisce il risultato senza rischi e nel finale trova anche l’autorete di Terracina su cross basso di Fiorucci, che fissa il punteggio sul 4-1.Andrea Listanti

Andrea Listanti

 

Pallottoliere, sul taccuino del fischietto di Viterbo

RIANO-ATLETICO VESCOVIO 4-3

Riano: Botti, Furelli, Proietti, Ciardi, Ferrari, Servi, F. Cantoni, Cozzi, Blasi, Ubaldi (dal 31’ s.t. Marsicola), Nardecchia. A disp. Hoxa, Margani, Greco, A. Cantoni, Zappa, Grassi. All. Marconi.
Atletico Vescovio: Antonelli, Madonna Andrea, Madonna Alessandro, Cappucci, Ciarpini, Casadei (dal 24’ s.t. Iacobelli), Somma, Alivernini, Cavosi (dal 20’ s.t. Plez), Beha (dal 10’ s.t. Natoli) , Falasca. A disp. Santi, Pietrobattista, Raffaelli, Occhigrossi. All. Pansa.
Arbitro: Centi di Viterbo. Assistenti Arbitrali: Sigg. Giovannetti di Ciampino e Civitenga di Roma 2.
Reti: 27' Nardecchia, 28' Cantoni, 39' Blasi (R.), 45' Beha, 63' Somma (A.V., rig.), 71' Falasca (A.V.), 72' Nardecchia (R.).

Il Riano batte 4-3 l'Atletico Vescovio in una rocambolesca gara in cui i ragazzi di Damiano Forte sono bravi a segnare tre reti nel primo tempo, ma, a cavallo delle due frazioni, sono altrettanto ingenui da farsene segnare altrettante. Poi Nardecchia risolve tutto un minuto dopo il pareggio ospite.
Che partita complicata per l'arbitro sarà lo si capisce sin dai primi minuti quando viene annullato un gol all’Atletico Vescovio per carica al portiere e ne viene assegnato uno al Riano, che, però, doveva essere annullato, dal momento che la palla ha varcato la linea di fondo al momento del passaggio in area per Nardecchia. Mostra poca lucidità, a seguire, il viterbese Centi, che fischia e gestisce in modo poco chiaro alcune situazioni. Per il resto è solo calcio e tanti ma tanti gol, e ci vorrebbe davvero il pallottoliere. Di gran pregio e gran venatura sono il secondo e il terzo con Cantoni e Blasi che fanno quello che vogliono dei centrali difensivi del Vescovio. Al 39’ Blasi cala il "tris" e si va negli spogliatoi sul risultato di 3-1, perché perviene, prima dell'intervallo, la rete segnata da Beha, che riaccende le speranze.
Nel secondo tempo il ritmo non cala e il mister ospite, Pansa, adopera le sostituzioni a sua disposizione per cercare di riaprire ulteriormente la partita; e così è, con il calcio di rigore messo a segno da parte di Somma, e il successivo colpo di testa di Falasca, che si ristabilisce la parità. Si riapre una contesa che sembrava segnata già alla mezz’ora del primo tempo. Il Riano, però, non ci sta e arriva la doppietta personale di Nardecchia che pone fine alla gara. L'Atletico non ne ha più e finisce 4-3.

Simone Ciancotti Petrucci

CASILINA-TORBELLAMONACA 1-3

Casilina: D’Addio, Iacorossi, Carboni (75' Di Nunno), D’Angeli (61' De Gasperis), Urbani, Bono, Borelli, Palmigiani, Savina (70' Barani), Ponzo, Di Iulio. A disp. Pro, Ansini, Giorgi, Fabio. All. Bernardi.
Torbellamonaca: De Bernardo (67' Vincenzi), Remiddi, Dantimi, D’Andrea (46' Paglia), Tarquini, Roscini, Grossi, Tiberi, Ferrari, Parroni, De Bartolo (71' Honba). A disp. Sanna, Baronci, Fileni, Agaci, All. Liberti.
Arbitro: Mariani di Tivoli.
Reti: 11' Dantimi (T), 14' Ponzo (C), 60' rig.Tarquini (T), 80' Honba (T)

Roma - E' il Torbellamonaca ad aggiudicarsi i tre punti in palio nella trentatreesima giornata, vincendo il derby del "De Fonseca" sui padroni di casa del Casilina, per 3-1.
I ritmi di gioco in avvio di gara non sono particolarmente alti. Eppure all'11' si sblocca il risultato, quando Grossi, dopo due dribbling, viene contrastato, la palla arriva a Dantimi, ex Casilina, che trova l'angolino con un sinistro dalla distanza. La reazione dell'undici locale non tarda ad arrivare: infatti al 14' Ponzo riporta il risultato in parità, sfruttando la respinta di De Bernardo sul calcio di punizione di Di Iulio, per ribattere il pallone in rete. La prima frazione si chiude sull'1-1.
Al 15' del secondo tempo Carboni atterra in area Parroni, l'arbitro assegna il rigore e dal dischetto Tarquini riporta gli ospiti in vantaggio. L'1-2 sembra tagliare le gambe ai padroni di casa, che fanno fatica a reagire. Così, al 35' arriva il definitivo 3-1 per i vicini di casa: Parroni, su calcio d'angolo, serve Dantimi che fa partire il cross; Honba, dimenticato dalla retroguardia avversaria, insacca di sinistro, da posizione ravvicinata.
Il Casilina subisce la quinta sconfitta di fila ed è condannato a chiudere l'annata in ultima posizione. Il Torbellamonaca, invece, ottiene l'ottavo risultato utile consecutivo, che lo fa salire in ottava posizione. A fare la differenza è stata la voglia di vincere, una voglia che porterà gli arancio-neri ad imporsi anche nell'ultima giornata, parola di Valerio Parroni: "Ci tenevamo molto a vincere il derby e a fare bella figura, e vinceremo anche col Riano".

 Andrea Policriti

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