CANINESE-OLIMPIA 1-0: PLAY-OFF, MA CHE FATICA
articolo del 22/5/2012
Promozione gir. A Caninese-Olimpia 1-0 Caninese: Castra, Lemme, Pesci, Boriello, Pellegrino, Corda, Renzani, Carletti (40’st Paoloni A.), Trombetta, Paoloni G., Iheanacho. A disp.: Manzotti, Macaluso, Di Carlo, Terzini, Barletta. All. Sperduti. Olimpia: Ortame, Iannarilli, Di Biagio (39’st Ponziani), Maresca, Veneziano, Latini, Codilupi (28’st Martellotta), Maroder, Mazzeo (23’st Bissatini), Stornelli, Macchiaiolo. A disp.: Cavalletti, Pisa, Petrolati, Fiorio. All.: Morelli. Arbitro: Affronti di Ostia Lido (3) (Todisco, 5, Madeo, 4). Rete: 39’ s.t. Feola. Note: espulsi Pesci al 77' e Feola all'84', per somma di ammonizioni. Ammoniti: Lemme, Carletti, Iheanacho, Maroder, Mazzeo, Di Biagio. Quindi onore al merito ai romani di Monteverde e grandi complimenti alla Caninese, autrice di una gara veramente incisiva nonostante una situazione psico-fisica delicatissima, base naturale delle prestazioni opache di questi ultimi turni, forzate a sua volta dai numerosissimi infortuni occorsi all’undici del presidente Morosini. Con Perugini out da 4 mesi (!) la Caninese, nel momento giusto, riesce nella dura impresa di ricompattarsi, recuperando in extremis gli acciaccati vari, che rispondono al nome di Boriello, Pellegrino, Paoloni e Macaluso, non giocatori qualsiasi. Sperduti, da par suo, presenta sul rettangolo di gara la miglior formazione assemblabile proponendo un undici tatticamente lucido e ficcante in fase offensiva, con la mediana guidata dall’onnipresente Renzani, capace di salvaguardare adeguatamente la retroguardia maremmana. Purtroppo va segnalata la nefasta e censurabile direzione di gara del signor Affronti di Ostia, capace di mettere in scena una “vaneggiante” condotta della contesa che, in almeno tre occasioni determinanti, maltratta platealmente la formazione di casa. A onore del vero e a parziale scusante della scarsa uscita del fischietto romano, va detto che i collaboratori Todisco e Madeo, con interventi imprecisi e privi di elasticità, hanno notevolmente amplificato la pessima prestazione del primo ufficiale. Dunque brava, bravissima la Caninese capace di sconfiggere avversari, malasorte e un nemico imprevisto, in fase di preparazione della gara, peraltro interna. La cronaca – All’8’ Paoloni scappa via sulla destra, il suo tiro-cross fa la barba alla traversa. All’11’ Iheanacho, ben servito da Renzani, chiama Ortame alla doppia ribattuta. Al 22’ il primo, lampante abbaglio del signor Affronti: punizione dalla sinistra con Paoloni che, sul secondo palo, è lesto a toccare in rete. Gol regolare per tutti ma due terzi della terna arbitrale non la pensa così: e viene deciso per un off-side fantasma. Al 40’ grande azione di Renzani che dribbla l’intera difesa ospite, la palla schizza su Iheanacho che, da brevissima distanza, spara a lato di un metro. Al 42’ clamoroso ed evidente rigore negato ai maremmani. Paoloni salta due avversari in velocità, oramai è solo, di fronte ad Ortame, quando viene platealmente steso da tergo, ma l’imprevedibile Affronti fa cenno che tutto è regolare. Come risposta vien giù letteralmente la tribuna del “Piermattei”. Il pubblico di casa comincia a rumoreggiare di brutto. Siamo al secondo episodio evidente. La seconda frazione di gara propone gli stessi protagonisti dei primi 45’: Affronti e i suoi compagni di sventura, in tribuna definiti “compari”, continuano tranquillamente il loro teatrino personale, che finirà ingloriosamente, al termine della gara. Al 2’ Iheanacho si destreggia bene dal limite, la sua stoccata sorvola di pochissimo la porta di Ortame. Al 3’ bellissima replica ospite, con un’insistita azione di Maroder, che impegna severamente Castra. Al 12’ ancora ospiti pericolosi, con il veloce Mazzeo che da soli cinque metri cicca malamente la conclusione del possibile vantaggio per l’Olimpia. Passata la paura la Caninese ricomincia i tentativi in verticale: al 15’ Renzani, in testarda percussione centrale, trova una fortuita deviazione della difesa ospite che gli nega la gioia del gol. Risponde la squadra di Roma: al 22’ Macchiaiolo scatta sul filo del fuorigioco, il suo piattone trova Castra in versione imperiosa: gran parata. Al 32’ Pesci, già ammonito in precedenza in maniera fiscale, subisce il secondo giallo e la Caninese resta in dieci ma sembra non subire grossi contraccolpi, e insiste nel forcing alla ricerca della vittoria. Al 39’ il sospirato vantaggio bianco-celeste che vale i play-off: cross dalla destra di Renzani, dalla mischia spunta il piedone di Simone Feola che regala la meritata vittoria ai maremmani. Vince la Caninese 1-0, e, a sei minuti dalla chiamata del recupero, manda in Purgatorio la Vigor Acquapendente, fino a quel momento detentrice isolata della terza posizione, per la vittoria ottenuta nel confronto diretto al “Villa de’ Massimi” per 2-1. Dopo la rete della squadra di Sperduti torna protagonista cervellotico e privo di qualsiasi forma di tatto, e buon senso, l’insufficiente Affronti, che ammonisce una prima volta Feola per essersi tolto la maglia, e un’altra volta mentre arriva a metà campo, perché avrebbe impiegato troppo tempo nel tornare nei suoi cinquanta metri. Roba da lettino dello psicanalista! Caninese in 9 e con due squalificati, in vista dello spareggio con il Grifone, di domenica prossima. Finisce con il direttore di gara che fa in modo censurabile e maleducato il gesto dell’ombrello in presenza delle due squadre, rivolto al pubblico. Degna conclusione di una prestazione scarsa, scriteriata e da protagonista. Carlo Mari
Canino - Vince la Caninese di mister Sperduti, e conquista la terza posizione definitiva che le dà accesso alla roulette dei play-off di chiusura stagione. Vince e lo fa meritatamente al cospetto di un Olimpia tutt’altro che arrendevole, che ha messo tanta sana furia agonistica sul rettangolo del “Piermattei”, senza mai arretrare di un passo e spesso rendendosi molto “fastidiosa” nelle ripartenze, dalle parti di Castra.