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L'OSTIAMARE SI PRESENTA ALLA SUA GENTE


articolo del 1/8/2012



LA PRESENTAZIONE DELL'OSTIAMARE


L'Ostiamare e la sua gente, il suo territorio, non solo il mare. In una gremita sala consiliare, quella del Municipio XIII, la creatura societaria di Luigi Lardone si è presentata dinnanzi alle autorità della zona e del Comune di Roma. Diversi aficionados, alcuni addetti ai lavori, i dirigenti di ieri e l'altro ieri, quelli di oggi, di questa ridente realtà che, tra migliorie alla struttura di via Amenduni, e risultati ottenuti sul campo, vuole confermarsi a certi livelli. "Senza la fretta che ci corre appresso, non necessariamente l'anno prossimo", scherza, da buon napoletano, il numero uno del club litoraneo. Sono stati ribaditi alcuni concetti, dopo aver consegnato i galloni ai confermatissimi Luigi Baioni, direttore generale, Fabio Quadraccia, direttore sportivo, Paolo Caputo, allenatore. Con loro ci sarà il team manager, figura strategica non da poco, rappresentata dall'attento Vincenzo Faraci.
Nell'aula consiliare Massimo Di Somma il presidente Giacomo Vizzani, l'assessore allo Sport Innocenzi, il consigliere Francesco Spanò, hanno voluto stringersi intorno alla prima squadra bianco-viola, deputata a rappresentare una città nella città, fatta di 300.000 abitanti, in un campionato difficile quale è di certo la Serie D. Il presidente del Municipio XIII ha detto: "Un grosso applauso all'Ostiamare per i risultati conseguiti: faccio parte personalmente della storia dell'Ostiamare, e con Mario Cochi, papà di Alessandro, abbiamo fatto grandi battaglie, ai tempi in cui arrivò in Serie C2. Questa società è datata 1945, e rappresenta un pezzo di storia del territorio. Le cose ottenute sono, per fortune, sotto gli occhi di tutti: quattro anni parlammo di una ristrutturazione dell'impianto, poi avvenuta con buona soddisfazione di tutti, dirigenti, sportivi, famiglie. Il precedente contenzioso con il Comune di Roma è stato risolto e la concessione durerà fino al 2031! Ovviamente di fianco a tutto ciò un occhio di riguardo merita l'ascesa in D, auspicando un futuro radioso". Parlando del suo particolare rapporto con il presidente Lardone - sono vicini di casa - Vizzani ha ricordato che nove anni fa..."...è stata un'operazione fatta bene; conosco Lardone da tanto tempo e sotto il profilo professionale, e so che quando si muove, lo fa con tutti i crismi, siano essi connessi alle obbligazioni con la Federcalcio, siano dimostrazioni di comoprtamento corretto. O si tratti di questioni legate al profilo fiscale, tributario e previdenziale". Un simpatico aneddoto è stato raccontato da Vizzani proprio sul giorno in cui Lardone fece l'accordo con la gestione precedente: "Ci siamo incontrati sotto casa, uscendo con le macchine, e ci dicemmo che saremmo andati a una riunione. Senza sapere lì per lì che ci saremmo ritrovati di lì a pochi minuti, a parlare di Ostia e dell'Ostiamare".
Il presidente Lardone ha dichiarato: "L'impegno dell'Ostiamare è stato restituire alla società civile quanto ho ricevuto con le mie aziende", un commento apprezzato nella platea. "9 anni fa - ha continuato - è partito un progetto basato sulla struttura e sull infrastrutture, che è stato portato a compimento. Sul piano del calcio giocato credo che abbiamo dimostrato con le categorie ottenute come si possano, di pari passo, ottenere risultati visibili. E continuiamo a lavorare perché stiamo mettendo le basi per portare l'Ostiamare nel calcio dei professionisti".
Ha preso la parola Luigi Baioni, direttore generale, che, come spesso accada, è tipo di poche parole, ma efficaci: "Vogliamo sentire vicina, presente la gente di Ostia perché è Ostia che vola in Serie D; in vista di un campionato difficile ci sarà la necessità dell'apporto degli sportivi, dei sostenitori, dei tifosi. Vogliamo sempre più gente allo stadio". Il direttore sportivo Fabio Quadraccia ha spiegato rapidamente i quadri sociali lasciando poi al capitano, Maurizio Alfonsi, l'onore e l'onere di presentare, uno per uno, i giocatori della prossima anzi della corrente edizione dell'Ostiamare, perché già hanno cominciato a lavorare, i bianco-viola. Quadraccia ha aperto il suo discorso ricordando quando, da giocatore, faceva parte dell'Ostiamare, i suoi ricordi vanno a Mario Cochi, dirigente, oggi presente, e ad Aldo Marinelli, che non c'è più, e che avrebbe gradito un'avventura così importante. "Onoreremo Aldo in campionato. I cambiamenti sono stati molti, per motivi lavorativi, anagrafici; speriamo che questo porti nuova linfa, perché Ostia venga rappresentata al meglio". Con Claudio Federico storico addetto alla segreteria e con Adel Salana responsabile della fisioterapia, ci saranno, quale preparatore atletico Diego Michesi, quale preparatore dei portieri Tonino Davì.
Le domande - Presidente Lardone, quanta pazienza ci è voluta, in una piazza così esigente, anche nel relazionarsi coi più immediati collaboratori?
Lardone fa un sorriso e spiega: "Ho perso più tempo per capire come non entrare a gamba tesa, perchè è mondo diverso, rispetto a quello dell'imprenditoria. Utilizzo molto l'istituto della delega, e semmai di pazienza ne hanno avuta di più Baioni e Quadraccia per le tante telefonate in cui ci siamo confrontati. Nessun sacrificio, per conto mio, da questo punto di vista. Forse di pazienza ne hanno avuta più loro con me".
Quadraccia, quanti procuratori ti e vi hanno telefonato?
Risponde con la solita, proverbiale, ammirevole sincerità, l'antico capitano di Guidonia e Fiumicino: "Tanti, ma da noi, qui, cascano male. La politica è quella di valorizzare i giovani, vedi anche ciò che è capitato a Metta, finito in C2 alla Giacomense, dove speriamo che ci rappresenti a lungo e con sua soddisfazione. I procuratori, per ora, non passano, a Ostia". Più chiaro di così.
Cochi, lei parlava di sicurezza, nel suo saluto. In questa città, visto che Ostia fa comune di Roma, siamo ancora lontani dall'avere tanti campi sicuri. C'è tanto da fare...
"Noi abbiamo 155 impianti di cui 31 destinati al calcio. Ovvio che da quando è successo il fatto di Alessandro Bini abbiamo cercato di stringere più collaborazioni, con una parte della Municipale (i vigili, n.d.r.), con la F.I.G.C. anche se sono consapevole che ci sia tanto da fare. Quando c'è un ente forte, che sia la Regione, la Provincia di Roma o il Comune, è meglio, perché queste iniziative volte alla sicurezza riescano. A fine mandato dirò dove siamo intervenuti. Quello che dico alle società è di risparmiare, magari, sull'abbigliamento, ma non fatelo sulla sicurezza. Anche se capisco che andare in giro con del buon materiale rappresenti un biglietto da visita, per una società sportiva".

Massimiliano Cannalire

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