DIONISI, DIRIGENTE DEL FIUMICINO: PER NOI NON ERA FAR WEST. E NON VOGLIAMO..."
articolo del 30/1/2013
Dionisi, dirigente del Fiumicino: “Per noi non era far west. E non vogliamo passare per quelli che non siamo” Il Fiumicino nega che sia stato un far west, come da noi evidenziato nell'articolo di domenica, e replica con i pareri di Glauco Cozzi e del presidente delle sue giovanili, Giuseppe Dionisi. Mentre l'allenatore ha rilasciato un'intervista che pubblicheremo nelle prossime ore, presa dal sito www.ilcalciovero.it e fatta da Emilio Piervincenzi, il dirigente portuense sostiene le seguenti tesi: “Qualcuno dei nostri giocatori ce l'aveva con l'allenatore del Città di Cerveteri, che ha inveito contro i nostri giocatori e per questo è stato chiamato due volte, l'arbitro, dall'assistente numero 1. Alla seconda l'ha cacciato. Per tutta risposta, quando è passato davanti alla panchina, ci ha detto “tanto voi retrocedete”, portandosi le mani nelle parti basse. Nono possono fare le vittime perché a certi artifici noi non ci stiamo. Lui ha detto brutte frasi e fatto brutti gesti. Nello spazio antistante agli spogliatoi, non ci sono immagini ma abbiamo già fornito a chi di dovere una dettagliata testimonianza, si è preso anche la licenza di sputare a un nostro dirigente”. Ma tutto ciò che è successo alla fine? Dionisi dice: “E' l'atteggiamento dell'arbitro che ci ha indispettito, in quanto è voluto restare in campo, con un assistente che ha chiuso il cancello da dentro: e non è possibile che ogni volta che succede qualcosa veniamo tirati in ballo in questa maniera. Non voglio e non vogliamo scaldare ulteriormente gli animi ma qualche precisazione e una rettifica vera e propria le ritenevamo giuste e doverose, per non passare per quelli che non siamo”. E aggiunge: “Ne ho viste tante ma quella che ho visto domenica...”. Veramente la stessa frase me l'ha detta anche il loro direttore sportivo, Mezzatesta... “Guarda, in tribuna non è successo nulla nonostante la forte presenza dei loro tifosi, e questo già è indicativo. E' chiaro che qualcuno si puòà scaldare ed è stata, a tratti, una partita maschia. Quelli espulsi verranno puniti in base al referto dell'arbitro e finisce lì. Anzi qualche volta interveniamo noi, a mettere ulteriori sanzioni ai giocatori, che non si devono far cacciare via, dal campo”. Poi si sfoga: “Abbiamo un filmato in cui un giocatore della squadra di Civitavecchia, la Compagnia Portuale (cosa che ci ha detto anche Cozzi, n.d.r.), sta pisciando addosso al muro con l'arbitro a cinque metri, forse a dieci, comunque vicino all'episodio. Le cose le abbiamo documentato con le immagini. Noi non vogliamo favori o sfavori ma essere rispettati, come tutti gli altri”. A Cerveteri in diversi sostengono che Cozzi abbia caricato troppo la partita... Dionisi replica, secco: “Era carica già da quando hanno fatto 9-0, coi difensori centrali che scendevano per segnare il decimo gol, coi nostri che non tenevano il ritmo della Promozione!”. Così ha parlato il Fiumicino, oggi pomeriggio, dopo l'intervista di Cozzi, che proporremo più tardi, pubblicata su www.ilcalciovero.it. Sembra, tra accuse e risposte, una vicenda destinata a proseguire, sui tavoli federali e, parrebbe, non solo. Max Cannalire