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Girone B: la Castrense presenta preannuncio di reclamo


articolo del 5/2/2013



Distanze invariate, in vetta. Guadagnano

Sorianese e Anguillara, sulla Vigor, battuta 3-1


Il girone B ha vissuto di pareggi, nella quinta giornata di ritorno: quello in mattinata del Grifone Monteverde, ripreso a Poggio Mirteto, finale 1-1, quello pomeridiano di Viterbo tra Pianoscarano e Castrense. Il tutto lascia le cose intatte, tra le due prme forze del campionato, ossia due punti tra i gialloblu e i giocatori di Stefano Sgherri. Paga dazio la Vigor Acquapendente, che perde 3-1 in casa del Settebagni Calcio Salario, e ne approfitta la Sorianese, che, con un rigore di Iannotti a un quarto d'ora dalla fine, riesce ad avere ragione del Fiano Romano. I rossoblu cimini si portano da sette a quattro punti dalla terra promessa, che restano i play-off. Questa la sintesi, la fotografia delle vicende di vertice. Ma dal campo del Pianoscarano tuona, il giovane presidente della prima in classifica, che domenica era letteralmente inviperito, e per aver visto i suoi giocare su un terreno ai limiti della praticabilità, e per aver sentito il direttore di gara dire ai dirigenti del Pianoscarano: “Questa volta non mi richiudete dentro lo spogliatoio come l'altra volta?”. Le dichiarazioni di Vincenzo Camilli, tra domenica sera e ieri, non cambiavano il tono: “Intanto non mi è piaciuta la metrica adottata dall'arbitro, che ne ha cacciati a peso, due di qua e due di là. Al 31' del secondo tempo l'arbitro ha emesso i tre fischi e quindi la partita si doveva ritenere conclusa. Tutti se ne stavano per andare negli spogliatoi, e c'è stato un quarto d'ora di sospensione, dopo che ha detto l'arbitro che il suo orologio non gli funzionava bene. Sono andati in parecchi, contro l'arbitro, e dopo 15 minuti l'ha fatta ricominciare. Noi sosteniamo che la gara sia più valida e se ci sono le basi faremo ricorso, ma non come quello della Valle del Tevere. Intanto facciamo il preannuncio e, se è come sosteniamo, e cioè che lo svolgimento non è stato regolare, vediamo il giudice sportivo cosa deciderà”. Poi va giù diretto, il numero uno del club di Grotte di Castro: “Il problema è un altro: ma chi mandano in giro?”. Poi conclude: “Io non voglio passare per uno che non accetta il pareggio o la sconfitta, ma I campi ridotti così non li ho mai visti. Non voglio creare problemi ma vogliamo le cose fatte bene, visti gli investimenti che uno fa, con grandi sacrifici, per allestire una squadra competitiva”. Il Riano resta a 32, battuto dal buon Bracciano di questo periodo, 31, mentre il Tor di Quinto deve cominciare a fare altri tipi di calcoli perché a oggi ha soltanto 5 punti di più, rispetto al Comunale di Capena, battuto dalla Boreale, che rappresenta l'inizio della zona rossa, quella delle squadre che andranno ai play-out. Lo 0-0 con il Cantalupo non è che la conferma della sterilità di qualche giocatore amaranto-blu e, a meno che qualche atleta non si metta in testa di mettere in campo costanza e attributi, non è che Di Marco possa utilizzare la bacchetta magica, per pescare la dote domenicale intera. Sono in parecchi, tra i suoi, a dover fare “mea culpa”, dopo le partenze di Mazza, Neroni e Adornato. Intanto il Settebagni, che ha battuto la quotata Vigor, che tuttavia si è presentata a San Basilio soltanto con quindici effettivi a referto, come si direbbe nel basket, ha ripreso il Tor di Quinto a quota 29. Mentre l'Ischia, 2-0 al La Storta, acciuffa il La Sabina a 25, e la Valle del tevere.

Tolti i due 0-0 delle ultime due squadre, l'unica a prendere i tre punti è stata la Boreale, a Capena. La selezione è cominciata ma fino ai 29 punti nessuno dorma. E chi lo ha fatto fin qui, si deve dare una mossa.

Massimiliano Cannalire

(hanno collaborato Alessandro Natali e Max Salustri)


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