LA DOMENICA PARTICOLARE DI COMUNALE CAPENA E CASTRENSE (2-2)
articolo del 4/3/2013
Comunale di Capena-Castrense 2-2 Comunale di Capena: Munelli, Braccini, Salerno, Camponeschi (dal 1’ s.t. Stragapede), Fioravanti (dal 17’ s.t. Faggetti), Guidi, Tocchi, De Simone (dal 20’ s.t. Clementini), Ubaldi, Antonini, Mechelli. A disp. Corvi, D’Amore, Caldarelli, Bizzarri. All. Vecchiotti. Castrense: Cima (dal 46’ p.t. Izzi), Crisanti, Isidori, Cosenza, Federici, Chiaranda (dal 13’ s.t. Manini), Fanelli, Cascianelli, Pacenza, Ingrosso, Loiseaux (dal 45+1’ p.t. Rossi). A disp. Calistri, Nicolini, Sbarrini. All. Centaro. Arbitro: Iacovacci di Latina. Assistenti Arbitrali: Sig.na Scaccia di Frosinone e Sig. Morena di Latina. Reti: 2' Loiseaux, 43' Pacenza (Castrense), 33' s.t. Mechelli, 39' s.t. Antonini (Comunale di Capena). Note: espulso Clementini per condotta gravemente scorretta al 42' s.t. Ammoniti: 23' p.t. Camponeschi, 36' p.t. Tocchi, 34' s.t. Braccini (Comunale di Capena). La partita finisce 2-2, dopo un'interruzione di 40 minuti, dovuta a un serio infortunio del numero 1 ospite. Il gioco viene interrotto per due volte: la prima, sul finire del primo tempo, quando Cima, portiere della Castrense, resta a terra senza sensi in seguito ad uno scontro di gioco in area con Tocchi; interviene l’ambulanza prima, l’elisoccorso dopo, e il giocatore viene trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso. Il ragazzo abbandona il campo, comunque, cosciente, aveva rischiato di ingoiare la lingua. “La mascella era serrata strettamente”, raccontano i compagni, e si è temuto il peggio. Dopo mezz’ora sono stati giocati i tre minuti di recupero ed è stata conclusa la prima frazione di gioco. La seconda interruzione è invece avvenuta a due minuti dal 90': il primo assistente, la signorina Scaccia, si accascia al suolo stringendosi il polso sinistro e il gioco resta fermo per dieci minuti. La ragazza è stata fasciata e accompagnata negli spogliatoi, al suo posto un ragazzo della Comunale, il secondo assistente ha cambiato la fascia di competenza lavorativa senza operare, come prescrivono le indicazioni del settore arbitrale. Le premesse della gara: la Comunale di Capena getta il cuore oltre l’ostacolo. A Capena c’è un incubo da scacciare, quello del terzultimo posto. La squadra di Grotte di Castro è chiamata a fare i tre punti per rimanere in testa alla classifica in solitaria, con il Grifone Monteverde che può risalire, nel caso di una mancata vittoria dei giallo-blu altoviterbesi, anche se l'undici di Stefano Sgherri è impegnato in uno scontro tutt’altro che facile con il Settebagni Calcio Salario. L’atteggiamento dei padroni di casa sembra buono ma al 2' la Castrense passa in vantaggio: Loiseaux scarica in porta un cross basso di Fanelli che corre sotto la tribuna “centrale” e mette in mezzo saltando il difensore, tutto facile, l'assist e l'esecuzione dell'ex punta ladispolana. Il Comunale di Capena, però, ci crede e si fa vedere nell’area di rigore difesa da Cima: vengono chiesti due calci di rigore, che probabilmente non c’erano. Quando si parla di “concretizzare le occasioni che si presentano” ci si riferisce all’atteggiamento della squadra di mister Centaro, che raddoppia con Pacenza al 43'. Tre situazioni offensive, per la prima in classifica, due vengono realizzate: i bianco-rossi di casa non ci stanno, ci rimangono male. Dopo l’incidente accaduto al portiere Cima, la sua sostituzione forzata e dopo quasi tre quarti d’ora, ricomincia la partita. I ragazzi di Vecchiotti si fanno vedere in avanti sin dal primo minuto. Tocchi scarica un bel destro sul primo palo, Izzi para. Al 6' un cross dalla destra di Salerno, Mechelli, di testa, sbaglia clamorosamente il gol del possibile 1-2. La Castrense pensa a contenere, forse la testa sta pensando anche ad altro, il che sarebbe umano, naturale; e la Comunale ne approfitta con Mechelli che, al 33', stoppa di petto un bel pallone due metri fuori l'area di rigore, e tira al volo un gran destro sotto la traversa che Izzi non può prendere. Al 39' succede l'imponderabile, dall'ottica della Castrense: viene assegnato un calcio di punizione per i bianco-rossi, da posizione defilata, quasi vicino alle panchine, e a trentacinque metri dalla porta avversaria. Nessuno crede ai propri occhi, sullo sviluppo del calcio franco. Un gran tiro di Antonini, su cui nessuno riesce ad arrivare, il pallone rimbalza in area e finisce sul palo più lontano. Probabilmente Izzi si muove in ritardo, sicuramente non riesce a parare: 2-2, con gli avversari diretti, Grifone e Vigor, che ascoltano in pratica il gol via radio, quando già stanno tornando a casa. Un pareggio insperato, alla fine del primo tempo. Non è finita. I ragazzi di Vecchiotti restano in dieci per un “rosso diretto” sanzionato all'ingenuo Clementini per un fallo a metà campo. E, sul finire della gara, si registrano dei problemi fisici per il primo assistente, la signorina Scaccia, prontamente soccorsa. Dopo altri dodici minuti arriva il triplice fischio di Iacovacci. Finisce con due goal a testa e con la speranza che Cima e Scaccia si rimettano presto in forma. Tornando a Grotte di Castro, il presidente Camilli e la Castrense matureranno l'esonero del tecnico Centaro, forse troppo presto convinto di aver vinto la partita, unitamente ai suoi giocatori. Di sicuro non fortunato, sul secondo gol incassato. Da lunedì la prima della classe serra le file con l'antico timoniere di Tarquinia, Nazareno Gufi, alla sua guida. Per provare a vincere, intanto, il recupero con il Riano, che è sempre avversario insidioso, e per riscrivere delle importanti pagine, come 15 anni fa. Simone Ciancotti Petrucci