SANPOLESE, E ORA, SENZA MISTER FAZZINI?
articolo del 11/4/2013
SANPOLESE, E ORA? La Sanpolese resta senza il timoniere. Claudio Fazzini, pur senza polemica ma con uno spesso senso del realismo, dice: “Non ci sono i presuppposti per fare calcio, non ci sono le minime condizioni per lavorare. Visto che fino a oggi ci ho messo la faccia, non voglio fare oltre rispetto ai bei punti fatti e alle partite fatte e vinte”. 14 punti in 22 partite, mentre in 6 gare con Claudio Fazzini sono arrivate tre vittorie e sono stati raccolti 9 punti, con Segni, Almas (3-1) e Vivace Grottaferrata (3-0), uscendo sconfitti con Ciampino, Nuova Superiride La Rustica e Real Torbellamonaca, fuori casa in due casi su tre. In precedenza la media punti a gara è stata di 0,63 punti a partita, mentre con Fazzini i punti per partita sono stati 1,5 a gara. Conoscendo la discrezione dell’uomo Fazzini nemmeno ci proviamo, a chiedere cose interne, ma sono diversi mesi, parrebbe da altre voci, che in zona si chiacchiera, sulla gestione di questa Sanpolese: tanto vero è che gli allenamenti sarebbero frequentati da un esiguo numero di giocatori, e che gli stessi atleti vedrebbero, da quattro, forse cinque mesi, disattese le aspettative relative ai rimborsi. Nessuno punti il dito contro questa o quella società, in un complicatissimo momento di congiuntura economica e sociale quale è quello che il nostro paese vive da anni. Ma non deve essere questo il presupposto per giustificare cose diverse da quelle pattuite, almeno sul piano della benzina per andare al campo. E non riguarda solo San Polo, questo discorso. Se la società Sanpolese vorrà intervenire lo spazio a sua disposizione, come per tutte le altre c’è, ed è gratuito, ci mancherebbe. Tuttavia una considerazione va fatta, parlando di calcio: già per salvarsi, con Fazzini a pieni giri di entusiasmo e serietà, era complicato, e il campo cominciava a dar ragione al blasonato tecnico romano. Adesso le speranze tornano al lumicino, perché nemmeno quella coesione e quella profonda conoscenza tecnica e tattica che l’ex allenatore di Nepi, Albalonga, Bassano e Astrea, riusciva a portare. Che futuro ci sarà, per la pericolante realtà del ridente paese di San Polo dei Cavalieri? Massimiliano Cannalire