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Le radio-interviste: FRANCESCO BELLINATI (VIGOR PERCONTI)


articolo del 19/5/2013



"PECCATO NON CHIUDERE LASCIANDO

CON UN TITOLO LA VIGOR PERCONTI"


Nel primo pomeriggio è intervenuto a Radioincontro Francesco Bellinati, uomo-simbolo della Vigor Perconti, capace di condurre due squadre su due alle finali delle categorie d'élite, in questa stagione.

Diciamo che ci può stare perché chi ha visto la gara, ha notato che è stata una partita equilibrata. Soprattutto verso la fine del secondo tempo,
si è capito che saremmo arrivati ai tiri di rigore. Abbiamo avuto due occasioni, per chiudere la partita prima, ma non le abbiamo sfruttate.
Ci sono delle leggi non scritte, nel calcio, che ci lasciano sorpresi, e battuti. Non meritavamo, credo, di perderla":
Tu, salvo qualche torneo o manifestazione di fine stagione, hai chiuso un bel periodo, con il tuo attuale sodalizio...
"Sono otto anni, gli anni in cui sono stato alla Vigor Perconti. C'è una bona probabilità che questo accada. La Vigor Perconti credo sia, per chi la vive, come me, tutto: a livello umano ho trovato persone particolari, belle, splendide. E mi dispiace non aver dato loro il titolo Allievi. Ci sono persone, con Maurizio Perconti, che la società la vivono, e parlo di segretari, dirigenti, preparatori. Aspetti importanti anche per noi, che pensiamo di più agli aspetti tecnici e tattici. Ho sempre trovato una famiglia, disponibile su tutto, anche a livello personale. E qualora dovessi firmare con la Spal, sono certo di lasciare una parte di me, alla Vigor Perconti. Sono convinto che mi seguiranno, e verranno a vedere pure qualche partita. Perché il calcio è la forma, i rapporti umani contenuti. Per oggi la sconfitta è dura da digerire, quando perdi ai calci di rigore. Se devo fare un'analisi della stagione, è una grande soddisfazione, aver portato alle finali due squadre; nel caso degli allievi questo è successo con giocatori quasi tutti nuovi. La squadra oggi ha dimostrato carattere e personalità. Il calcio è questo, una vince, una perde: faccio i complimenti alla Nuova Tor Tre Teste".
E per la Spal, è un esame di laurea, per te?
"Diciamo che Guarracino è ufficiale, io ancora no. L'ho sentita, l'intervista di Di Bisceglia e ha utilizzato delle belle parole. So che il suo augurio
è positivo, e per me sarebbe prendere la laurea, a Ferrara, sì, lo credo pure io. Mi auguro al più presto che si chiuda, questa cosa. Lavorare col
direttore mi stimola parecchio. Sono altresì convinto che ci siano, nel Lazio, dirigente e tecnici bravi e preparati, rispetto a certe scelte che
vengono fatte, nel professionismo. Diamo più spazio ai nostri giocatori, ai nostri dirigenti, ai nostri allenatori. Che potrebbero dimostrare le loro qualità"
Tra poco dovrai ragionare in bianco-celeste: "E' un salto importante, e mi butterò in quest'avventura. In tanti mi seguiranno, magari portandomi fortuna.
E' altrettanto normale, che io seguirò la Vigor Perconti".
Perché otto anni, così intensi, non si possono, non si devono, dimenticare.

Max Cannalire

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