Il Fiano, in vista del play-out con la cugina Capena
articolo del 6/6/2013
Caos generale. Una parola che racchiude un periodo per raccontare l’inerzia di questi play out. Un’inerzia dovuta a tanti motivi che hanno gettato nel nervosismo più assoluto tutte le concorrenti che dovranno raggiungere i propri obiettivi attraverso la porta secondaria, quella che può salvare o viceversa condannare un’intera stagione. Il campionato è ormai finito da tempo ma nell’attesa della Commissione Disciplinare Nazionale che dovrà emettere una sentenza sul ricorso dell’Ischia di Castro , nelle zone play/out regna lo sconforto più assoluto, con notizie contrastanti che si alternano e con l’incertezza di quello che verrà in attesa del Comunicato Ufficiale che dovrebbe essere diramato nella giornata odierna . Mirko Cervelli
Fiano Romano è una delle tante piazze che nell’attesa di sapere quando disputare i play-out esprime il proprio malcontento (comune) di una situazione paradossale.
Andrea Alonzi, Direttore Sportivo, è un fiume in piena. "Fa riflettere questo immobilismo. Fiano Romano, ma come tutte le altre squadre impegnate nei play-out, sta facendo doppia fatica a mantenere la calma all’interno del gruppo, oltre ai numerosi sforzi economici. Di certo la nostra società non ha colpe dato che il problema è al vertice di chi, in questo momento, non ci sta dando le giuste informazioni. Siamo abbandonati a noi stessi e l’unica cosa che possiamo fare e allenarci regolarmente tutte le settimane. Dalla Federazione ho avuto notizie contrastanti: prima mi hanno riferito che Domenica 9 Giugno saremmo scesi regolarmente in campo, il giorno dopo invece il contrario. Addirittura mi hanno proposto di mettermi d’accordo con il Capena affinché trovassimo un accordo nel più breve tempo possibile. Una situazione paradossale, al limite del ridicolo. Eticamente non avrei fatto disputare nessun play-out e in un secondo momento avrei chiesto alla Federazione la categoria di appartenenza per la prossima stagione. Avremmo evitato un mese di nulla con tutti gli sprechi. Questo è un mondo dove se fai volontariato ci rimetti. Ci hanno accorpato con la zona viterbese che è a sé, le trasferte a Pianoscarano, Grotte di Castro, Acquapendente richiedono grandi sforzi economici, se poi ci mettiamo anche questo mese di nulla, la Federazione invece di fare gli interessi delle società le "spreme come un limone". Spero nel buonsenso di qualcuno nel valutare, oltre ai play-out, la situazione generale affinché si usi il buonsenso in termini di ripescaggi. Fiano in questi play-out ci ha guadagnato: con l’esclusione dell’Ischia di Castro abbiamo guadagnato una posizione e questo ci consente di giocare la sfida con il Capena in casa. Non è cosa da poco. Un campionato anomalo anche per i tempi della sentenza sul caso "Cappetti"; mi chiedo perché la Castrense non abbia fatto ricorso all’andata ma alla fine, a tutto, c’è un perché".
L’attenzione poi si sposta sulla gara contro il Comunale Capena, un derby atteso da entrambe:" Io sono di Fiano ma ho i migliori amici a Capena. E’ un derby sentito ma visti gli esiti extracalcistici mi dispiace che dobbiamo ancora attendere. Se perdiamo al 99% siamo ripescati e mi auguro che anche loro godano di questa fortuna qualora non dovessero superare questo play-out. Loro come noi sono penalizzati da questa anomala e buffa situazione. Mi auguro nel buonsenso di Zarelli nel ripescaggio. Abbiamo due indisponibili (Viola e Mosconi, n.d.c.) ma purtroppo non abbiamo la gara della domenica. Ci siamo allenati contro gli juniores ma il test è credibile in parte. Tante poi sono le domande da porsi, qualora dovesse giungere una vittoria o una sconfitta al quale dovrebbero rispondere solo chi ci gestisce. Diventa un play-out poco credibile, proprio per le motivazioni che vengono meno in un momento dove si deve anche pensare a progettare la futura stagione.