Coppa Lazio di Promozione: Diana Nemi-Nuova Itri 2-1
articolo del 14/11/2008
Dal nostro inviato al “Luciano Iorio”, Nemi. IL TABELLINO Diana Nemi: Roberti, Barbaliscia, Pace, Maferri, Aquilini, Madocci, Ognibene (88’ Bernardo), Fabiani (84’ Bernasconi), Pelliccioni, Colacchi (48’ Verdini), Dezi. A disp. Conti, Verdini, Graziani, Barzottini, Vuturo. All. Giancarlo Paloni. Nuova Itri: Camuso, Patriarca, Vellone, Pelliccia, Filosa, Soscia (70’ Palmaccio), Del Bove (60’ Meschino), Auricchio, Martucci, Mallozzi, Esposito (75’ Marciano). A disp. Fustolo, Fidaleo, Spirito, Strozza, Palmaccio. All. Mario Caneschi. Arbitro: Sig. Ercolino di Cassino (7).
Passa la Diana Nemi, nella sfida tra la prima della classe del girone C di Promozione, e una delle due battistrada del raggruppamento ciociaro-pontino. Ha vinto la squadra che ha più costruito sul piano del gioco, che ha dimostrato una buona solidità difensiva, e che dal punto di vista atletico ha presentato risicate incertezze rispetto a un Itri non così organizzato, e troppo votato individualmente sul piano della costruzione del gioco d’attacco. E’ stata una bella Diana Nemi, forte sul piano della concentrazione, priva di fronzoli e, quando partiva palla a terra, ha dimostrato un forte senso pratico. E’ un gran bel segnale, per gli appassionati della categoria. La formazione di Giacinto Bertucci lancia la sfida in una manifestazione che le ha dato, di recente, la possibilità di arrivare in Eccellenza, dopo una sfida infinita al Flaminio contro l’Acilia. Una via diversa dal campionato in cui già ha espresso parte delle sue chiare possibilità, agonistiche, tecniche, di gruppo, caratteriali. Ma non è stata un’impresa facile, e perché la squadra itrana dispone di buoni giocatori, e perché gli ospiti erano passati in vantaggio. Ma anche per il fatto che sul risultato di 1-1 è stata annullata una rete, segnata di testa, a Pelliccioni, autore di una prova di grande sostanza.
Moduli in campo speculari con una differenza locale nei confronti del 4-4-2 ospite; Dezi aveva il compito di girare intorno a Pelliccioni, punta centrale, con compiti di tessitura nell’attaccare. Al 4’ la Nuova Itri passa in vantaggio sull’asse Mallozzi-Martucci, con il numero nove che entra in area in una due sbavature difensive (l’altra sarà del secondo tempo, a opera di un mediano) della gara, per il resto perfetta, nelle retrovie castellane. Il diagonale della punta di Itri è veloce e preciso. Roberti non può nulla. Al 6’ replica immediata della Diana, con una bella iniziativa di Colacchi e Dezi, chiusa con un certo affanno in una rapida azione dei bleu di Paloni. Al 6’ Soscia e Vellone mandano al tiro Filosa che sbaglia un potente tiro. Al 7’ il pubblico di casa si spella le mani per una giusta punizione concessa dal signor Ercolino, un arbitro che ha grandi possibilità tecniche e buona personalità, a venticinque metri dalla porta avversaria. Viene appena toccata la palla per Barbaliscia, bravo nel colpire la sfera di interno collo destro; il portiere ci mette del suo provando ad arginare il terra-aria scagliato dall’ex cecchinese, ma non riesce a evitare che la palla, centralmente, sbatta sotto la traversa accomodandosi in rete. E’ il gol dell’1-1 e la via della qualificazione torna alla formazione di Bertucci e Bevilacqua, che può contare su due risultati, al termine. Al 10’ il capitano itrano, Soscia, sbaglia una signora azione corale; il tiro, in corsa. Il rasoterra vede la sfera terminare di due metri alla destra della porta della Diana. Che al 13’ ha una grande occasione: Ognibene lavora un bel pallone sulla sinistra, spedendo un signor traversone in area che Pelliccioni manca nell’impatto, e l’azione sfuma. Viene ammonito lo stesso Ognibene per proteste al 13’ ma aveva ragione il numero 7 della Diana, che aveva subito un precedente fallo. Poi Martucci non viene ammonito in quanto non risulta bravo a convincere l’arbitro di essere bravo nella disciplina dei tuffi…, una volta in area di rigore. Due tentativi vengono effettuati, uno per parte, dalla distanza: apprezzabili Martucci, mezza girata dal limite finita alta, e Dezi, palla fuori. Nel frattempo Colacchi e Ognibene erano stati invertiti qualche attimo prima da Paloni con l’ex tornante del Pisoniano che tornava alle origini, sulla destra, con migliori risultati dei minuti iniziali. Un bravo Barbaliscia prova un lungo cross dalla destra con Pelliccioni che manca il bersaglio mandando alto. La difesa della Nuova Itri chiude poi una trama in velocità con Filosa puntuale a liberare i sedici metri ospiti. La Diana Nemi punta su ritmo e intraprendenza e nella seconda parte del primo periodo cresce a vista d’occhio. Il gioco del team di Caneschi appare votato troppo all’individualismo.
A inizio del secondo tempo Colacchi ha il tempo di provare la via della rete, con la palla di poco fuori, prima di lasciare il posto a Verdini. Al 4’ grande stacco di testa di Pelliccioni, con la palla che entra in porta ma secondo l’arbitro lo avrebbe fatto appoggiandosi. Il resto dei minuti dirà che c’è una palese differenza tra l’elevazione dell’attaccante e quella di chi ne era deputato al controllo e alla marcatura. Qualsiasi squadra si sarebbe innervosita, dopo una rete forse buona, tolta da statistiche e incontro lasciando la qualificazione aperta. Ma Pelliccioni, oltreché talento puro, è giovanotto di buona esperienza (credo classe 1975), e non è da un giorno che gioca a pallone. Un suo secondo colpo di testa, figlio della grinta, finisce di molto alto al 5’. E un minuto dopo è da applausi una sua giocata dopo il lavoro del pallone svolto da Ognibene-Maferri con cross di Barbaliscia. La rovesciata volante non risulta potente ma è bella a vedersi. Para, senza problemi, Camuso. E ancora Barbaliscia e Fabiani lo spediscono al tiro, con una bella girata e la sfera che si alza rispetto all’incrocio dei pali di sinistra. Viene ammonito Madocci, con una pioggerellina fastidiosa e insidiosa che presenta il suo primo conto ma la gara è apprezzabile soprattutto quando la Diana gioca palla a terra, in velocità. Difficile, veder ciò, sovente, in quest’anno di Promozione.
All’undecimo Barbaliscia si erge a uomo del destino: calcio d’angolo dell’ambidestro Ognibene, con il piede mancino, la palla è battezzata male da Camuso e arriva sul secondo palo; inseguita con gli occhi dai presenti nell’area itrana, spedita da vicinissimo la linea bianca dal tempestivo numero 2 di Paloni. E’ la rete, pesante, del doppio divario. Successivamente, dopo un errore di Roberti su punizione, Martucci spedisce la palla in rete ma l’assistente numero due evidenzia la posizione irregolare di due giocatori di Caneschi. Come si dice a Roma, a chi tocca non s’ingrugni. Vero che l’assistente avrebbe potuto aspettare un momento perché Roberti la sua brava quaglia l’aveva presa; vero anche che davanti alla visuale del portiere erano sistemati due atttaccanti. Vero pure che la palla è entrata direttamente in porta. Il resto dei minuti parlerà di due situazioni d’attacco chiuse con ordine dalla Diana Nemi, il cui reparto difensivo è di buona caratura. E di due contropiede ben neutralizzati da Camuso. Finisce 2-1 con la festa per la qualificazione ottenuta dalla Diana Nemi. Non fa una grinza, per il gioco espresso, per la maggiore rapidità, per aver limato delle insane tentazioni di giocare “uno contro tutti” che qualche singolo ancora conserva. Ma si tratta di un signor collettivo e di una guida caparbia, che ne sa sfruttare le capacità. Avviso ai naviganti (ma chi scrive non torna indietro). Sono rimaste in dodici, in Coppa di Promozione, con cinque rappresentanti del girone B, una che ha pur sofferto del girone A (il Monterosi ha pareggiato al 93’). E tre rappresentanti ciascuno per i gironi C e D. Nel primo caso, con la Diana ci sono Cavese e Stella Polare. Forse le insidie maggiori, con tutta la considerazioni delle esponenti del girone romano-sabino, in cui spicca il Roviano, terza in campionato. La storia di un bel feeling, tra il club di Bertucci e la Coppa prosegue. Secondo segnale: con l’uomo che, secondo i noti esperti di ricorsi (La Lucca) avrebbe dovuto estrometterlo dalla Coppa: Barbaliscia. E anche questo è un bel segnale.
I giocatori hanno, a gran voce, intonato la parola premio. Legittimo. Ma intanto hanno brindato a vino rosso nel ritrovo “Monte Due Torri” di Genzano, tana delle serate importanti. Di una cosa siamo sicuri. Nuova Itri e Diana metteranno timori a parecchie avversarie, nei rispettivi gironi.
Massimiliano Cannalire
Reti: 4’ Martucci, 7’ e 56’ Barbaliscia.
Note: ammoniti Ognibene, Madocci, Soscia, Martucci