Promozione Girone A: Monterosi - Fregene 0-0
articolo del 18/1/2009
Monterosi: Mauro, Delesto, Colistri, Barcaioli, Randazzo, D’Amico, Bayslach, M’Kondia, Marchetti, Maestà, Giannantoni. Ciula, El Mouflih, Pisu, Borgognoni, Fantini, Capeccia, Morosi. All. Frasca Note: Espulso al 26’ Fuoco per proteste. Ammoniti: Delesto, Barcaioli ( M ), Ciocchetti, Pirillo ( F ). Spettatori circa 150. Termina con un nulla di fatto il big match tra Monterosi e Fregene. Un pareggio a reti bianche frutto non dell’incapacità dei giocatori nel siglare le reti ma da un terreno di gioco allentato dalle frequenti piogge dei giorni scorsi. Un pareggio a specchio perché se per la capolista uscire con un punto dal “Martoni” è utile, per la compagine di Marco Frasca l’odierno risultato ha il sapore amaro di un aggancio al secondo posto in graduatoria del Tolfa, quest’oggi vincente in quel di Vetralla contro la Foglianese. Il freddo incombe ed il gioco latita. Parte subito bene il Fregene che già al secondo minuto di gioco cerca di scardinare la difesa locale con un tiro ravvicinato ribattuto in angolo dall’esteremo difensore viterbese Mauro ( al rientro dopo il brutto infortunio patito nella disfatta di Casalotti ). Il gioco stenta a venire fuori ed un leggero nervosismo inizia ad uscire fuori. Al 26 momento topico della gara dopo che i due portieri sono stati inoperosi: Fuoco, difensore tirrenico, a palla lontana protesta con l’arbitro per un presunto fallo precedente, l’arbitro lo ammonisce ma dopo poco, a gioco quasi ripreso, cartellino rosso per il difensore reo di aver pronunciato una parola di troppo. A questo punto il Monterosi prende coraggio ma è una timida reazione visto che non porta i giusti benefici. Agli sgoccioli della prima frazione di gioco, sull’asse M’Kondia – Maestà, nasce il primo vero pericolo per la retroguardia ospite. La seconda frazione di gioco è un monologo che non trova spazio in qualche bella giocata dei singoli quest’oggi gli unici a risolvere una gara assai complessa nella sua interezza. Ci vogliono venti minuti prima che qualcuno calci in porta e Maestà, assistito da M’Kondia, per poco non trova il tapin vincente. Sempre Maestà in altre due circostanze si rende pericoloso ma la sua imprecisione non porta particolari pericoli per la compagine di Claudio Fazzini. Alla fine un pericolo scampato per la capolista che ha saputo reggere bene in inferiorità numerica per più di un tempo e delusione sulla faccie dei viterbesi che devono rimandare ancora, dopo tre pari consecutivi, la prima vittoria nell’anno solare. Mirko Cervelli