Intervista a Claudio e Massimiliano De Angelis dirigenti del Roviano Team Service
articolo del 27/1/2009
Roviano girovaga e prima... Ne parliamo con due tra i cugini di Roviano, Claudio e Massimiliano De Angelis, il primo dirigente accompagnatore e portavoce della società, l’altro conosciuto popolarmente come il grande “Ciccozzo”, apprezzato dirigente ma soprattutto infaticabile tuttofare e appassionato sportivo che è riuscito, dopo un lustro vissuto in I Categoria, a esportare l’immagine, il prodotto calcistico rovianese in giro per metà regione. Max: “Quanti abitanti fa Roviano?” Claudio De Angelis: “1.478, senza contare le frazioni semplicemente perché non ha frazioni. Max: Come valuta il paese la fama proveniente dal calcio di Serie A? Claudio: “Si vive bene perché ora che Angelo lavora alla Lazio rappresenta il paese sul piano sportivo, come è stato per lui e per noi anche il suo celebre passato amaranto-azzurro e nel rapporto con l’Inter. Ma anche un grande tecnico come Enrico Baiocco, che risulta assai sfortunato nonostante l’acclarato impegno e la evidente bravura sul piano tattico. Uno che si informa, si va a vedere delle partite. Qualche complicazione, però, con affetto, ti dico che se la va a cercare”. Max: “Quest’anno non siete in quattro o cinque, a combattere per il campionato. Ma tre con possibilità di rimanere a due, visti i guai e gli infortuni del Tor Sapienza, cui si è aggiunto il ko di un giocatore spesso quale Mariotti del Tor Lupara. Quali sono le convinzioni maturate nella prima parte del campionato?”. Max De Angelis: “Rispetto al recente passato c’è uno spogliatoio in cui non vola neanche una mosca; prima si discuteva e si parlava in troppi. E la differenza a paragone degli anni vissuti in Promozione, cinque, mi sembra evidente. E abbiamo indovinato la campagna arrivi/trasferimenti in particolare riferendomi al centravanti, Maurizio Porcu, giocatore dal grande rendimento” Max: “Alla vigilia dello scontro diretto pensi che sarà decisiva la partita contro il Tor Lupara?” Max De Angelis: “Potrebbe delineare qualcosa di importante in rapporto alla selezione per i primi due posti. Magari non decisiva. In questo il Tor Sapienza ha il calendario più impegnativo, e se va a sette punti diventa difficile. In sostanza la squadra romana non può più sbagliare una partita, perché la rincorsa si potrebbe fare complicata”. Max: “Rispetto alle altre società che fanno allenamento in casa loro, noi giriamo per paesi, e per fortuna ci ospitano, ad Agosta, Vivaro, Anticoli Corrado e Riofreddo. Ovviamente a secondo della superficie che incontriamo con la prima squadra la domenica dopo. Mentre la juniores è quasi sempre collocata ad Anticoli”. Max: “E’ prima la Promozione, è in testa la juniores. Come vivono i tifosi l’impegno dei ragazzi più giovani?” Max De Angelis: “Nonostante il primato, giochiamo sempre in alti siti e quindi non facciamo il pieno come se giocassimo a Roviano. Sarebbe nettamente cosa diversa. Nonostante ciò abbiamo pareggiato una sola volta e vinte dieci gare, con cinque punti di vantaggio sulla seconda in classifica”. Max: “A proposito dei lavori al campo?” Max De Angelis: “A giorni il Genio Civile dovrebbe sbloccare il progetto di lavori fatti sul muro chiamato ad arginare, in caso di pioggia, la collina che scende a strapiombo sul campo. Fin qui i lavori hanno dato buon esito. Il rettangolo di gioco è finito”. Gli scontri diretti - All’andata il Roviano vinse a via Gioberti, campo del Tor Lupara, per 2-0 con una grande prestazione collettiva, e la doppietta di Porcu. E anche con il Tor Sapienza è stata una vittoria, per una rete a zero, a Riofreddo (gol di Brancati, centrocampista, su punizione) nonostante l’importante assenza di Di Donato e Innocenzi, trequartista e punta. Da rilevare che Roviano ha scommesso talmente sul calcio che in venti soci si sono rimboccati le maniche prendendosi in carico il costo con un corposo mutuo. Per scrivere pagine di storia attuale con un occhio all’avvenire. Tanto di cappello, al di là dei risultati. POLISPORTIVA ROVIANO TEAM SERVICE – I QUADRI SOCIALI Presidente: Massimiliano De Angelis detto Ciccozzo Presidente onorario: Emilio Innocenzi Vice Presidente: Osvaldo Innocenzi detto Banchetta - Eusebio Innocenzi detto La Quaglia. Consiglieri: Rizziero Brancazi detto Bucia, Luigi Tacchia detto Er Ceccio, Fortunato Folgori Chicco, Emilio Piacentini Ercolino, Nardo Pompili Pompetta, Orlando Coticoni Orlandino, Mario Folgori Picchietto. Dirigente accompagnatore e portavoce: Claudio De Angelis. Segretario: Maurizio Innocenzi Tempesta. La parte tecnica Allenatore: Antonio Tonino Biondi detto Il banchiere (ma solo per motivi di lavoro). Allenatore della juniores: Giuseppe Roberti.
Cugina del Pisoniano e non lontano dalla via Empolitana. Favola moderna costruita sulla caparbia determinazione di un gruppo di 20 amici e soci.
Prima in classifica con la Promozione, prima con la juniores e giunta tra le dodici elette che sono giunte ai quarti di finale nella specifica Coppa di Promozione. Siamo saliti all’altezza del sessantesimo chilometro della via Tiburtina, in realtà giungendo attraverso il casello autostradale più vicino, quello di Vicovaro e Mandela. Si tratta di Roviano, che è salita agli onori del calcio dilettantistico nella seconda metà degli anni ’70, sia per la nascita del club nel 1976, sia per gli ottimi rapporti con le società professionistiche dell’epoca viste le frequenti partite amichevoli giocate con la Lazio ai tempi di Vincenzo D’Amico. Ma anche per due illustri concittadini giunti al calcio nazionale; il primo è stato Giovanni Rosati, ala destra che ha militato nella Lazio di quel periodo. E Angelo Crialesi, attaccante divenuto famoso nell’indimeticato Catania del presidente Massimino, passato anche nella Milano nero-azzurra prima di andare in Sicilia.
Massimiliano Cannalire