LE DICHIARAZIONI DI UN ESTERREFATTO SILVIO ARGENIO, ALLENATORE DELLA LUPA FRASCATI
articolo del 17/5/2009
ACCUSE DI AVER SUBITO INSULTI DA PARTE DELLA LUPA PRIMA DEL PARAPIGLIA FINALE In trenta anni di calcio un personaggio come quello che è entrato in campo non l’ho mai vista. E’ stato una cosa vergognosa, un arbitraggio sistematico, in cui ha fischiato tutto contro. Ha dato un rigore inesistente, e aveva già il fischietto in bocca. Non abbiamo mai passato la metà campo nel secondo tempo. Ha invertito le punizioni che erano nostre a loro. Camilli al 7’ ha subito una gomitata in faccia con rottura del naso, ed è uscito al 10’. Una cosa indecente. Questo signore ha apostrofato i miei giocatori tra i quali Tirelli, Nilson. La frase incriminata sarebbe stata: “Ritorna nella tua tana, merda!”. Un Argenio scosso, che parla di una squadra di ragazzi, a parte Gama. “Sai quelle sensazioni per cui dopo cinque minuti, cinque!, ti accorgi che ti fischia tutto contro. Poi è successo di tutto, cose brutte, Il commissario di campo ha visto quello che voleva vedere, il commissario degli arbitri è stato dentro un’ora, e poi sono andati via tutti accompagnati. Anche uno dei due assistenti si è comportato male, malissimo. Sull’arbitro voglio pensare che sia incapace perché non posso pensare diversamente. Ma oggi, ragionando a mente fredda, è lo stesso arbitro che ci aveva osteggiato contro l’Arzachena, con cui avevamo vinto al 96’. Sono rimasto veramente allibito. Il mio intento era solo quello, alla fine, di portare via giocatori e dirigenti dalla stanza di questi signori, i quali hanno indispettito tutto e tutti. Non parliamo del pubblico perché di solito non ce n’è. Ma quello oggi intervenuto all’8 settembre si è davvero INCAZZATO, perché altro termine non si può utilizzare. Con la gente esasperata dalla condotta tecnica e comportamentale”. M.C.