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ULTERIORI NOTIZIE SUI FATTI SUCCESSIVI A LUPA FRASCATI-MOROLO


articolo del 17/5/2009



ALTRI DETTAGLI SULL’AGGRESSIONE ALL’ARBITRO VERDENELLI

 

L’arbitro ha lasciato l’impianto alle 18.30. Alle 20.10 una fonte di ordine pubblico ha riferito che il direttore di gara, Manuele Verdenelli di Foligno, 27 anni, non ha sporto denuncia contro persone ma lo ha fatto per i danni subiti dalla sua autovettura. Che era posizionata all’interno dell’impianto di gioco, e quindi è da escludere la responsabilità dei sostenitori frascatani in quanto questi non hanno invaso il campo né tentato di farlo. Quindi la responsabilità oggettiva sarà la sanzione minima da applicare e, probabilmente, per due giocatori scatterà una lunga squalifica o addirittura la radiazione.

I fatti sono stati gravi, e si sono consumati con l’arbitro solo coi suoi assistenti a subire le violente rimostranze ben presto trasformate in violenza allo stato puro, con calci e pugni presi dal fischietto umbro, con qualche dirigente di Frascati incredulo nel tentare di arginare la furia di giocatori e compagni di società, con uno o due partiti probabilmente dalla tribuna. Le lesioni subite dall’arbitro sarebbero di lieve entità tanto che parrebbe smentito un suo arrivo al Gemelli di Roma, cosa in via di approfondimento.

QUALCHE DATO NATURALE

E’ normale che nell’ambiente del calcio laziale si stia materializzando intere schiere di benpensanti e normali appassionati volti al pollice verso nei confronti della società frascatana. Che, detto tra noi, rischia apertamente la radiazione, vista la violenza fisica che pure non ha riguardato, pare, il volto dell’arbitro ma la schiena, le gambe e le braccia. Anche fosse un solo capello il comportamento di parecchi, troppi tesserati è di certo erroneo cosiccome è sbagliato quella di una federazione che, sollecitata sovente negli anni passati da (rari) mezzi di informazione non asserviti, aveva evidenziato la mediocrità di una parte del settore arbitri ma anche la maleducazione di qualche esponente della stessa. In questo anche il Lazio internamente ha i suoi degni (?) rappresentanti.

Il fatto, raccontato nei precedenti “lanci” si è consumato sotto gli occhi di tutti: rigore forse dubbio per gli ospiti, con Macciocca che lo realizza dopo l’espulsione di Gonnella per reiterate proteste. Il raddoppio lo segna il macedone Hasa. Diversi elementi tra i giocatori e i dirigenti della Lupa perdono il lume della ragione immersi nella piena trance agonistica, senza pensare che non tutto era perduto, in quegli evitabili istanti. E se il Morolo si mette da una parte, nei pressi dei tifosi ciociari, contenuti dai dirigenti bianco-rossi, quello che si consuma prima in mezzo al campo e poi davanti agli spogliatoi, va ben oltre la normale immaginazione. L’arbitro viene colpito ripetutamente da due, forse tre giocatori della Lupa ma anche da gente in abiti civili (…). Trascorrono, lenti, buoni quindici minuti prima di tentare lo sgombero del campo con relativo ingresso negli spogliatoi. All’ingresso dei quali successe un nuovo putiferio perché una decina di persone escono da una sorta di tunnel degli orrori per farsi giustizia sommaria, pur alla presenza delle forze dell’ordine.

In diversi tra i presenti hanno rammentato bene due tipi di episodi. Uno lontano nel tempo, quando la Lupa Frascati, già retrocessa matematicamente (stagione 2003-2004), gestita da Andrea Scotini, giocatore di un altro periodo giallo-rosso, andò a vincere in Umbria impedendo al Foligno di salire in serie C2. E in questo la designazione non è stata di certo felice. Come dire: assumetevi anche voi, o esperti del mondo dei fischietti, le vostre di responsabilità. E’ lo stesso fischietto, e qui siamo al campionato appena archiviato (si fa per dire), che ha lasciato parecchi dubbi tecnici e anche di tipo gestionale nell’incontro Lupa Frascati-Arzachena (primo week-end di febbraio), terminato 3-2 ma che, probabilmente, è stato seguito da qualche erroneo suggerimento dato alla persona inidonea. La squadra sarda, in quel periodo del campionato, andava per la maggiore, pur con altre. La sconfitta degli isolani ha lasciato più di uno strascico ma anche in quell’occasione, la squadra laziale lamentò dei “maltrattamenti”.

Facciamo che l’ipotesi antipatia personale del direttore di gara vada scartata a priori. Non puntiamo il dito neanche sulla rivalità sorta la scorsa stagione con la retrocessione frascatana consumatasi a Morolo negli ultimi dopo la vittoria castellana dell’andata. Ma una domanda sorge spontanea: oggi era cosa indispensabile spedire all’8 settembre lo stesso elemento? La risposta è: NO.

                                 Massimiliano Cannalire 

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