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PROMOZIONE: L'U.S. LADISPOLI SI PRESENTA IN PIAZZA


articolo del 23/8/2009



Ladispoli, Roma – C’è grande entusiasmo, intorno al Ladispoli, come non capitava da qualche anno. Si è evinto chiaramente, in piazza, sabato sera, di fronte a una folta folla, che ha salutato i beniamini rappresentanti sul campo di calcio dei colori della città, alla presenza di tanti appassionati e quindi non solo degli appassionati della disciplina o dei parenti degli atleti. Il tutto con le autorità cittadine intervenute nella bella e illuminata piazza Marescotti, pronte a incoraggiare le vicende della prima squadra e del settore giovanile del club di Francesco e Massimiliano Marino.  Il gruppo della Promozione ha dimostrato di essere coeso, pronto al lavoro e al momento di svago, e sarà guidato da Marco Galli, che già ha fatto molto bene, durante la scorsa stagione. La compagine del Ladispoli è arrivata in piazza sul trenino, tra la curiosità dei molti presenti, e poi, dopo l’introduzione del team dirigenziale, uno a uno sono sfilati tutti i giocatori, esperti e facenti parte della linea verde, con la consegna ufficiale dei gradi a La Forgia, che ha ringraziato per cotanta investitura. Gran cerimoniere è stato Pierluigi Palmesi, forse il segreto più discreto ma organizzativamente più efficace, della società di Marino, mentre sullo schermo scorrevano immagini di alcuni momenti del calcio dell’U.S. Ladispoli, comprese quelle del magico 7 maggio 2003 quando vincendo la coppa Italia per realtà di Eccellenza tornò in serie D. Dolce fu la Toscana.

L’operazione di conquista di ulteriori sostenitori è passata dalle parole di Massimiliano Marino e Pierluigi Palmesi che hanno richiamato i ladispolani effettivi, quelli residenti, a un senso di appartenenza e all’orgoglio di essere rappresentati sul campo da una realtà ben disposta sul piano delle funzioni e dei ruoli societari. Cosa apprezzata dal sindaco e dall’assessore allo sport con il primo cittadino che ha spiegato che verso ottobre si comincia a materializzare il discorso dei lavori di ciò che sarà il nuovo campo sportivo, sogno non così più lontano. Ma il lavoro di simpatia lo hanno svolto anche i ragazzi che hanno lanciato dei bei cappellini verdi ai presenti, in omaggio a quanti hanno voluto con loro condividere il battesimo stagionale del pubblico, amichevoli a parte.

Quindi una bella cena a base di pesce innaffiata da buon vino nel ritrovo annuale da Rosati per provare a essere di nuovo una mina vagante. Perché il Ladispoli non può vivere il calcio in modo anonimo. Ci vuole qualcosa di più solido. Pur partendo senza clamore.

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