Gir. B: MONTEROTONDO SCALO - TOR SAPIENZA 0 - 0
articolo del 28/9/2009
Tra Monterotondo Scalo e Tor Sapienza vince un po’ di noia. Questo l’epilogo assistito, in una mattinata che ha regalato tanto sole ai numerosi spettatori ( circa 200 ), al campo “Ottavio Pierangeli”. Eretini in formazione altamente rimaneggiata con le squalifiche di Maraviglia ( 3 giornate ), il bomber Di Gennaro ( 2 ), e Merinos ( 1 ). Nonostante questo i ragazzi di Gratti hanno retto bene un a manovra ospite ispirata nel cercare, il più delle volte, il bomber Livio Rocconi. Proprio l’attaccante caro al club di Marco Ferretti, dopo un tocco mancato sottoporta per questione di centimetri ( 2’), si fa parare un calcio di rigore dall’ottimo Cristofalo ( 33’) dopo che Benda, difensore locale, aveva atterrato in area Calderoni lanciato a rete.
Nella seconda frazione di gioco la musica non cambia ed il Tor Sapienza si trova di fronte a delle barriere innalzate dalla giovane retroguardia di casa. Le incursioni sulla fascia non trovano le giuste coordinate nonostante l’ingresso di Manolo D’Ambrogi a ravvivare un attacco leggermente spuntato. Dall’altra parte i ragazzi di patron Di Ventura si rendono pericolosi solamente in avvio della seconda frazione di gioco con un ottimo colpo di testa di Boccia sul quale Di Giosia si supera salvando il risultato. Niente occasioni da raccontare se non il rammarico per un terreno di gioco che rende complicata ogni singola manovra. A detta di tutti, sostenitori locali e non , servono dei rimedi.
Alla conta finale un punto che premia il Monterotondo Scalo che si rialza dopo la sconfitta, netta, contro il Settebagni. Per il Tor Sapienza segnali confortanti in difesa. La squadra di Patron Santamaria risulta essere sia la migliore retroguardia del girone e sia dell’intera Promozione, in concomitanza con l’Anitrella ( D ), con nessuna rete subita . In una giornata dove le battistrada hanno allungato, l’occasione era ghiotta. Ma siamo solo alle battute iniziale e dopo il primo mese di verifiche, il risultato sembra incoraggiante. Ma se entrava quel rigore..
Mirko Cervelli