PROMO/A: LE RADIOINTERVISTE DEGLI 88,100 - PIERLUIGI PALMESI (LADISPOLI)
articolo del 5/2/2010
E' uno dei segreti della stima che ha saputo calamitare l'Unione Sportiva Ladispoli attorno a sé, consapevole che la conoscenza delle carte federale e dei comportamenti da tenere siano due tra i fattori capaci di distinguersi. E fa il punto sul momento positivo della prima squadra, allenata da Marco Galli, che di recente ha festeggiato i 50 anni. “Stiamo passando un buon periodo dopo averne trascorsi di brutti. Domenica ospitiamo il Tolfa, il che rappresenta una gara particolare, per la rivalità dei giocatori provenienti da Civitavecchia. Ne hanno loro, ne abbiamo noi”. Palmesi, la città è ancora fredda, con voi, clima a parte? Siete primi, in fondo, e mantenete gagliardamente il primo posto di fronte a una concorrenza mai come quest’anno folta. “Ladispoli ci ha seguito sempre nei momenti che contano. La finale di Coppa Italia, 2003, nei momenti che contano. Magari fuori casa possono scendere da venti ragazzi organizzati a tre, ma vengono in ogni posto”. Il girone d’andata, tuttavia, non vi aveva dato grande costanza di rendimento. “Siamo andati ad apportare quei correttivi dove ci serviva, e vediamo i risultati delle scelte dell’allenatore. Marco Galli è bravissimo, un buon motivatore e la squadra fisicamente sta benissimo. Il periodaccio l’abbiamo passato, sia fuori casa sia al Martini Marescotti, ove abbiamo perso tre partite, contro squadre alla nostra portata”. Delle concorrenti quale teme, il Ladispoli? “Lo pensavo prima e lo ribadisco ora: il Montefiascone. E’ quella più quadrata, più compatta”. Come è avvenuto in passato, avete ricominciato a spedire non tanto degli juniores quanto degli allievi, in prima squadra? Palmesi, con grande cautela, dice: “Tre allievi sono in procinto di andare di sopra anche se come è messo il campionato di Promozione non è che puoi scialare tanto”. Massimiliano Cannalire