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PROMO/A: MONTEFIASCONE-CORNETO TARQUINIA 0-2


articolo del 26/4/2010



MONTEFIASCONE - CORNETO TARQUINIA 0 - 2

 

Montefiascone: Castra 4,5 (51' Ceccarelli 6), Giannini 6,5 (55' Nobili 6,5), Di Mario 5, Marcoaldi 6, Cesarini 5,5, De Paolis 6, Di Giacinto 6, Venanzi 5,5, Bellacima 5, Medori 6-, Genovesi 5 (51' Vittori 5). All. Daniele Antolovic 6.

Corneto: Ercolani 6, Nicolini 6,5 (77' Pancianeschi s.v.), Giammusso 7, Morasca 7, Gaglione 7,5, Celestini 7,5, Spirito 7,5 (83' Granato s.v.), Bellucci 7, Giorgi 7, Perugini 7 (67' De Simone 6), Bisozzi 6,5. All. Ciro Granato 7,5.

Arbitro: Carta di Cagliari 7.

Note: espulso De Paolis al 64’ per condotta gravemente sleale (fallo da “ultimo”). Ammoniti Di Giacinto, Venanzi, Medori, Bellacima, Genovesi (M.), Giammusso, Ercolani, Granato (C.T.). Calci d’angolo 10-3, giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori 300 circa.

 

Montefiascone (VT) - La Corneto Tarquinia vince l’ennesimo scontro diretto e si appresta a giungere sul traguardo a braccia alzate, come il miglior Beppe Saronni, quello che il 5 settembre 1982 vinse a Goodwood, boschi del Sussex (Inghilterra) il campionato del mondo di ciclismo su strada per distacco davanti a Kelly e all’astro nascente USA Greg Lemond. Un crescendo rossiniano, quello dei ragazzi di Ciro Granato, che battono una delle favorite alla vittoria finale, il Montefiascone, realtà positiva del Viterbese, che ora rischia addirittura di non pescare nemmeno la seconda carta, quella dei play-off. Gioia, commozione, per l’esperto presidente Rinaldi Sartori, gavettoni d’acqua per Ciro Granato e per i suoi alfieri, degni rappresentanti di un calcio fisico ma anche tecnico, grintoso ma disciplinato sia sul piano tattico che del comportamento. Non ha fallato quasi mai, la Corneto, ottenendo una striscia di risultati degna del guinness dei primati. Oggi ha 4 punti di vantaggio sulla Foglianese che domenica sarà ospite a Santa Marinella, e se dal “Comunale” uscisse una X basterebbe lo stesso risultato alla creatura di Granato per brindare dinnanzi al pubblico amico, nella partita che vedrà i tarquiniesi di fronte ai giovanissimi giocatori del Tor di Quinto. I quali, all’andata, causarono uno dei rari scivoloni alla prima della classe, che all’epoca inseguiva.

Il Montefiascone ha dimostrato di essere pronto a giocarsela alla pari ma davanti non ha disposto di incisività, merito dell’avversario di turno, è ovvio: ha corso, imperniato il lavoro sulle fasce, ha cozzato contro la solidità tarquiniese in mezzo al campo.

Al 6’ De Paolis prova la soluzione dai diciotto metri con la palla che esce di poco. La prima, vera azione della Corneto frutta il gol: Giammusso in verticale per Spirito, Castra esce sbagliando il controllo della palla, che termina a pochi centimetri da Spirito, lesto a mettere in rete: 1-0 vantaggio esterno.

La Corneto attende, sorniona, con due risultati su tre possibili e con il migliore che si è materializzato sul suo cammino, di fronte al quotato Montefiascone. Giorgi davanti fa un grande lavoro, alla Toni, per intendersi, e la compattezza dei giocatori di Granato è tatticamente esemplare nel chiudere e lasciare le briciole ai centrocampisti di casa. Al 20’ calcio d’angolo di Bisozzi che per poco non segna: Castra manda la palla nuovamente sul fondo con una deviazione dell’ultimo momento. Al 21’ un episodio ingenuo che compromette l’esito dell’incontro, e accade nell’area ospite: Bellacima chiama la palla in modo irregolare, segna con una mezza girata ma l’arbitro annulla. Al 31’ la giornata da incubo di Castra prosegue e per poco Spirito non approfitta di tanta grazia, ma questa volta la punta tarquiniese non centra il bersaglio: palla alta. Capita pure in serie A. Al 32’ la Corneto va avanti con Bisozzi che da pochi passi dalla porta manda fuori di testa un signor pallone messo in mezzo da Giorgi. Resta il minimo vantaggio, e la partita aperta. Il Montefiascone prova a replicare ma di costrutto ce n’è davvero poco, e al 43’ Giorgi fa da torre a Spirito che calcia alto. Al 45’ Spirito prova una delle sue punizioni ma Castra si produce in un bel balzo, aiutato anche dal palo. Brividi ulteriori, per le coronarie dei sostenitori di casa, accorsi in massa.

Al 10’ del secondo tempo Cesarini costringe alla gran deviazione Ercolani su calcio piazzato; dal corner che ne deriva Venanzi manda di poco il pallone fuori. La pressione c’è per un buon quarto d’ora tra situazioni costruite su palle inattive e una maggiore convinzione della formazione di Antolovi, che però, al 19’, è costretta a fermare con le cattive Perugini. Il giocatore ospite è bravo a saltare uno, due, tre avversari e a portarsi verso la porta di casa, ma viene messo giù da De Paolis che fa fallo appena prima dell’ingresso in area: padroni di casa in dieci.

Così al 29’ la Corneto vola via, in contropiede, come ci insegnavano i maestri delle categorie allievi e juniores di un tempo: Spirito prende un pallone al limite della sua area di rigore, la gira di gran carriera a Giorgi che parte sulla destra; scatto di Celestini che riceve e batte imparabilmente Castra. E’ il gol del 2-0, del +4 sulla nuova seconda che giungerà nel pomeriggio dallo “Scoponi” di Tolfa, la Foglianese, rispetto ai 3 punti di vantaggio precedenti questo turno.

Di qui al fischio finale e al tripudio tarquiniese restano un paio di palloni provenienti dalle fasce su cui non giungono Bellacima e compagni. Bisozzi, poi, arriva con poca lucidità a giocarsi la carta del possibile 3-0. Ma può bastare. Al fischio finale grandi festeggiamenti, in campo ma soprattutto negli spogliatoi, per la Corneto. Che vede il traguardo. Applausi, tanti, per un gruppo che ha scelto di evitare le primedonne, o promesse di altre latitudini, estive come autunnali, e per una società che ha scelto prima dei bravi ragazzi, e immediatamente appresso dei bravi giocatori.

Sembra di sentirlo il messaggio che arriva dall’ideale aereo tarquiniese: “Qui torre di controllo: chiediamo il permesso per il decollo”. Accordato. Appuntamento tra sette giorni nella splendida città di Tarquinia perché si torni a parlare di un linguaggio eccellente.

A.E.

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