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Promozione B: Poggio Nativo - Centro Italia 2 - 1


articolo del 27/9/2010



POGGIO NATIVO: Gentili, Ghilardi, Carboni, Calorio, Mancini, Bianchi, De Giorgi, Cianetti, Ciogli (18’st Di Casimirro), Principessa (18’st Mastroiaco), Vagni. A disp.: Di Loreto, Innocenzi, mercuri, Tocci, Pezzotti S. All.: Pezzotti D.
CENTRO ITALIA: Piccarozzi, Riccini, Rossi, Simotti, Panitti (31’st Ciavattieri), Piccirillo, Valeri, D’Angeli, Tarquini (21’st Buzzi), Di Benedetto, Angelucci (14’st Ometto). A disp.: Sechi, Guidi, Scuteri, Dolari. All.: Fabiani.
ARBITRO: Bertoldi di Roma Due (Sinopoli e Intorre di Roma Uno).
MARCATORI: 16’pt D’Angeli (CI), 24’pt, 38’pt Mancini (PN).
NOTE: Cielo sereno. Terreno in buone condizioni. Al 13’st espulso Carboni (PN) per doppia ammonizione. Ammoniti Bianchi (PN), Piccirillo, D’Angeli, Buzzi (CI). Spettatori 250 ca. Recupero 2’pt, 4’st.
POGGIO NATIVO – “Boom boom” Mancini. L’appellativo coniato addosso al celebre pugile italo-americano Ray Mancini, e ancora prima a suo padre, Lenny, si addice alla perfezione al riassunto della vittoria del Poggio Nativo, che supera in rimonta il Centro Italia nel primo derby di stagione ospitato dal Comunale. Grazie, per l’appunto, al “boom boom” di Mancini, il difensore ex La Sabina che con la sua doppietta regala tre punti preziosi alla squadra di Dino Pezzotti, ora terza in classifica. “Boom boom”, e in appena un quarto d’ora il centrale gialloverde ribalta il risultato parziale, dopo un grande avvio del Centro Italia. La compagine allenata da Costantino Fabiani, partita alla grande, è progressivamente scomparsa dal match, facendo andare su tutte le furie il proprio allenatore, che a fine gara sarà davvero poco soddisfatto della prestazione dei suoi. E dire che era Pezzotti, alla vigilia, ad avere le maggiori preoccupazioni, il forfait improvviso del giocatore di riferimento, Francesco Di Casimirro, che non si è allenato per tutta la settimana, costringendo il tecnico a cambiare modulo, passando dal rodato 4-2-3-1 a un più classico 4-4-2, con Ghilardi arretrato sulla destra e Vagni a formare la coppia d’attacco con il rientrante Ciogli. Dall’altra parte gli arancionero non intendono certo stare a guardare: Fabiani manda in campo una formazione aggressiva, con Di Benedetto a spaziare tra il centrocampo e la coppia Tarquini-Angelucci, grande ex (anche se non l’unico) di giornata. Uno schieramento che paga gli ospiti, padroni del campo nel primo quarto d’ora. E protagonisti delle azioni più significative: al 12’ una bella combinazione sulla destra tra Valeri e Di Bendetto porta il numero dieci reatino a calciare al limite dell’area, conclusione che finisce fuori di un soffio. Il Nativo soffre la pressione degli avversari, che mordono su ogni pallone, chiudendo ogni varco. Il gol del Centro Italia è il giusto premio ad un grande inizio di partita: è il 16’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo D’Angeli recupera il pallone sul vertice destro dell’area, e lascia partire un cross che diventa un tiro, e che inganna l’intera retroguardia sabina, Gentili compreso. Sullo 0-1 il Nativo reagisce, e dopo 8 minuti pareggia i conti con Mancini, proiettato in avanti per sfruttare il calcio di punizione scodellato in area da Cianetti e rimesso al centro di testa da Principessa, che invita il compagno di squadra ad un facile tap-in. L’inerzia della gara passa in mano ai padroni di casa, che al 38’ raddoppiano, ancora con Mancini: stavolta la punizione – calciata ancora da Cianetti – è più tesa, e il numero 5 del Nativo stacca alla perfezione, incornando una traiettoria sulla quale Piccarozzi non può nulla. “Boom boom”, è la rimonta del Nativo, e la fine della gara del Centro Italia. Nella ripresa la partita si fa più frammentata: al 9’ è il giovane Vagni a cercare la porta, con un tracciante da fuori area che si stampa sulla traversa. Qualche minuto dopo Carboni si fa ammonire per la seconda volta, lasciando la squadra di Pezzotti in dieci. Dovrebbe essere la sveglia per i reatini, che invece non approfittano della superiorità numerica. Nemmeno quando Fabiani toglie un difensore (Panitti) per una punta (Ciavattieri), per tentare il tutto per tutto. La retroguardia dei sabini tiene l’onda d’urto arancionero, un po’ troppo sterile in realtà, e confeziona una vittoria meritata e importante, che porta la firma di “boom boom” Mancini.

Paolo Giomi

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