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Promozione A: Presentazione 7° turno


articolo del 15/10/2010



Per chi suona,

la settima sinfonia?

 

Il campionato ha preso una brutta piega per diverse formazioni impelagate nei bassifondi della classifica, ma presenta una buona anzi un’ottima partenza per Anguillara e Focene. I giocatori di Oliviero Mazzoni sono usciti battuti dal “Somaini”, contro una delle mine vaganti del torneo, il Real Monteverde, squadra da prendere sempre con le molle, e che può dar fastidio a parecchie, tra quelle che vogliono frequentare la parte borghese della graduatoria. Fatto è che dopo cinque vittorie consecutive i lacuali hanno il dovere di ricominciare, con la Fortitudo Nepi una positiva marcia di un girone che, in realtà, aspettava ben altre leader, vedi il Montefiascone, eterna incompiuta, o il Ladispoli. Gli alto-viterbesi ricordano un po’ quel detto appioppato, tanti anni, oramai, a Eriksson, di eterni secondi. Ma il concetto è persino più ruvido, da mandare giù: al dunque questa compagine perde la bussola con un’incredibile puntualità, e ha perso nel momento-chiave del Ladispoli, pagando a caro prezzo la coincidenza dei bisogni altrui che si sposava con il calendario.

Domenica grande attenzione, radiofonica e in generale, per la partita Focene (15) contro Vigor Acquapendente (12), perché potrà dirci parecchio sia sui viterbesi che sulla formazione di Bellei, reduce dal successo ottenuto di misura al “Mercante Nuovo”. E’ una squadra molto compatta, la matricola dell’ex tecnico dell’Acilia, e va seguita con dovizia di particolari perché non ha nemmeno le responsabilità di doversi piazzare lassù. Un vantaggio in più, che dite?

Il turno più agevole di certo, come specificato, ce l’ha  l’Anguillara, che al “Capparella” aspetta la Fortitudo di Nepi per farle la festa. Nelle immediate vicinanze il Tanas Casalotti ascolterà le partite con la radiolina, o qualcuna se l’andrà anche a vedere attraverso i suoi esperti esponenti, Firotto e Iannicelli, per cercare di capire qualche imminente avversaria, visto che nel pomeriggio la loro formazione giocherà al “Somaini” contro il La Storta, squadra da non sottovalutare: i 10 punti ottenuti fin qui, dopo sei giornate, sono la stessa dote di Montefiascone e Caninese. In quanti avrebbero scommesso su un rendimento del genere? E sicché la pattuglia di Amedeo Verdiglione di punti ne ha sciupati più d’uno, per un motivo o per l’altro. Un altro incontro pomeridiano da tenere d’occhio è certamente quello che si disputerà allo stadio “Aristide Paglialunga” di Fregene tra il Cerveteri (6) e il Real Monteverde (10). Parecchio dipenderà dalla concentrazione dei giocatori del presidente Ulisse, reduci dall’illustre vittoria sull’Anguillara; gli stessi, in assenza di umiltà, rischiano un bel capitombolo, con i verde-azzurri avvelenati per aver rimontato il Settebagni ed essere usciti dalla coppa grazie ai rigori, persino a oltranza.

Nel programma c’è il Ladispoli che ha vinto a Montefiascone chiamato a un eguale esito sul campo del Corchiano Gallese (privo di Fapperdue e Maccio, squalificati), sennò le altre scappano, c’è la difficile partita che vede opposto il Santa Marinella, senza l’esperto Civero, una giornata di stop, proprio ai ragazzi di Daniele Antolovic, e c’è l’Atletico Vescovio, privo di Gorgerino, appiedato per un turno, che riceve il Trevignano, con l’obbligo di vincere per dare linfa alla sua classifica (attualmente a 8 punti).

La buona Caninese d’avvio è ospite alle 15.30 a Viterbo del Pianoscarano, e con gli attuali 10 punti la squadra di Franco Mirto può insidiare le ambizioni di qualche realtà vogliosa di arrivare fino in fondo. Ne ha facoltà. Ai padroni di casa mancherà Marco Isidori, squalificato per una giornata.

Dopo sei giornate la Virtus Cimini non ha fatto un punto che è uno, con palesi errori nella messa in piedi di questa squadra, palesemente superficiale nel reperire i giovani, e con partite in cui il livello di gioco è risultato scarso. Le cifre sono impietose, e parlano non tanto dei 15 gol al passivo, quanto dei soli 2 segnati. Una miseria e il rischio che la squadra si butti giù prima del previsto. La trasferta di Tolfa, classifica alla mano (i bianco-rossi del presidente Marrocchi sono a quota 4), racconta già di una partita che vale doppio. Ma che tristezza, vedere la Virtus Cimini in fondo in fondo. Una domanda: ma era proprio così difficile, alla conta dei fatti, tenersi Giancarlo Carloni? Con la sua esperienza sarebbe proseguito quel cammino di maturazione di un collettivo che, a oggi, presenta numeri imbarazzanti.

Andrea Formiconi

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