Promozione A: il punto
articolo del 28/11/2010
Una domenica incredibile, per i colori del Ladispoli Vince il derby, la squadra di Galli, riesce a farsi seguire a Casalotti da una marea di sostenitori, va in testa, perché scivolano le due prime della classe. Due i rinvii, al “Comunale” e al “Felice Scoponi” Il Ladispoli vince il derby in una domenica in cui ottiene altre due cose, affatto da valutare: già battere il Cerveteri è motivo di sfottò da bar, anzi nei bar, e questo reputiamo sia il succo vero, di questo nostro calcio regionale. In segundis la società di Umberto Paris è riuscita a spostare una notevole mole di sostenitori, più coriacei di uno spostamento che va dai trenta ai quaranta chilometri. E, dato statistico, questo successo, ottenuto con le reti di Abis nel primo tempo (35’) e Provinciali (64’), permette ai rosso-blu di Marco Galli di andare in vetta, perché, diciamocelo, in quanti si sarebbero attesi lo scivolone, duplice, di Anguillara e Montefiascone. Nel primo caso la storia ha dell’incredibile, con Pino Porcelli che – udite, udite! – si va a prendere la rivincita in una piazza con cui, con molta franchezza, non si è lasciato bene. Così si spiega l’esultanza alla Mazzone del dopopartita. Una gara che il suo Corchiano ha giocato per metà in dieci contro undici, per una palese ingenuità del difensore centrale Fapperdue, che si è scordato, per qualche momento, di far parte di una squadra. Questo al 45’ mentre la rete del vantaggio corchianese era cronometrato al 17’, quando Tonetti ha estratto dal suo repertorio una soluzione balistico battezzata bene dal palo con tanto di carambola al rete. Al 70’ Ziroli si fa ammonire per la seconda volta e, a causa di un’assistente tutt’altro che pronto, viene annullata una rete in modo incauto che avrebbe fruttato il pareggio all’Anguillara. Che, invece, per merito di Michelini, subisce il raddoppio proprio in chiusura. In tutto questo il tredicesimo turno presenta un conto salato, di certo inatteso, al Montefiascone, battuto al “Mercante Nuovo” da una Fortitudo Nepi non preventivata, per i miglioramenti mostrati. Così, dopo averlo battuto un anno fa quando allenava il Fabrica Carbognano, Giancarlo Carloni diventa la bestia nera, per la squadra di Daniele Antolovic. Al termine era visibile la delusione, sul volto del presidente Minciotti, che ha evitato di commentare. Comprensibile. I 26 punti del trio in vetta sono soltanto avvicinati dal minimo raccolto domenicale del Tanas Casalotti che, su un terreno pieno di inside, ma è periodo, non va oltre il 2-2 sul campo del Focene, bravo a rimontare, dopo essere passato per primo in vantaggio; segna, infatti, Orlandi al 3’, di testa, su angolo di Valente. C’è, quindi, Pacchiarotti che coglie un palo da distanza ravvicinatissima, per poi segnare al 28’. Avanti la formazione di Riccardo Firotto, al 10’ del secondo tempo, ma, nel finale, beffardo per il minutaggio, forse non per i contenuti della gara, giunge il pareggio, segnato da Bugiani. Finisce 2-2 e il Tanas si ferma a 24, con il Focene a quota 22. La Caninese patisce, dopo quello con il Tolfa, il secondo rinvio consecutivo, e dovrà fare gli straordinari, magari con la chance di essere vista dagli altri allenatori, se astuti. La Vigor Acquapendente sale a 20 punti con il successo ottenuto di misura al “Somaini”, che batte il Monteverde per 1-0, gol di Hugo Francis, ex folletto civitonico, e buona punta, sia da secondo attaccante che da primo centrattacco. Il Trevignano raggiunge 15 punti, gli stessi del Tolfa, fermo anch’esso per la seconda volta di fila, grazie al gol di Di Carlo, che permette ai ragazzi di Sperduti di batte la Virtus Cimini, alla dodicesima sconfitta in dodici partite. Con l’imprevisto successo del Corchiano assume un doppio valore l’1-0 dell’Atletico Vescovio, che supera il Pianoscarano. Infine un rinvio di mattina, Santa Marinella-Caninese, e uno di pomeriggio, Tolfa-Virtus Cimini. In realtà nel caso del match del “Felice Scoponi” le squadre hanno disputato 25’ ma la nebbia ha avuto la meglio. Capita. Vivremo qualche gara in più di mercoledì. Meglio per gli appassionati, no? Massimiliano Cannalire