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Un accorato appello in favore del Cerveteri firmato da....


articolo del 24/2/2011



In queste ultime gare serve un campo più vicino alla città La salvezza del Cerveteri sono i suoi tifosi di Fabio M. Nori Il delicato momento del Cerveteri spinge a fare delle considerazioni: quello di giocare il più vicino ai tifosi, puntuali sostenitori nel bisogno. Il campo di Fregene, ahinoi, non è del tutto adatto per affrontare le ultime gare di campionato, in cui servono il calore, il sostegno dei tifosi, l’atmosfera casalinga, altrimenti è come se si giocasse in trasferta. Era più logico che si trovasse dall’inizio torneo un campo più amico, dal momento che in queste categorie l’apporto dei tifosi è significativo, se non importante. Il Cerveteri nei periodi più difficili della sua storia calcistica, grazie ai tifosi, è riuscita a venire fuori da delle situazioni di classifica più disperate. Era l’anno 91/ 92, quando per la permanenza in serie C2, i tifosi verde azzurri per guadagnare la salvezza si spostarono, tre volte, in dieci giorni, a Terni (nella foto) per affrontare Valdagno e Teramo. E nella seconda finale contro gli abruzzesi, vinta dopo i novanta minuti, erano oltre 2mila: un esodo storico. Una città che si è abbracciata intorno ai colori, che ha intasato l’E45, che ha tirato fuori il suo orgoglio. Ci sono trasferte ancora più storiche, come quella di Mentana, Bracciano, anni '80. Indimenticabili, per chi le ha potute fare. Non meno di un anno fa, uno stadio Galli travolgente, accolse il derby con il Ladispoli (nella foto) con un tifo incessante, un pubblico che in queste categorie è un lusso. Quel derby che si attendeva da 18 anni, una sfida che ci si augura non abbia una medesima cadenza, anche perché l’ultima in casa è come se non si fosse giocata. Tornando ad oggi, l’obiettivo è salvare una categoria che ci appartiene, premiare gli sforzi di un presidente quale Mazzarini che non si può rimproverare, ma elogiare per l’impegno che ci mette, per la dedizione, la passione, la serietà che in questa città in pochi hanno dimostrato. Questa squadra è della città, dei tifosi, di chi ama questi colori. E dovranno essere i tifosi a spingere la compagine di Paolo Negro verso la salvezza, regalare ai giocatori quella carica di cui hanno bisogno, e che è mancata sino ad ora, per motivi logistici e di distanza. Fabio Nori

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