Il derby del "Martini Marescotti" visto da...Cerveteri
articolo del 4/4/2011

Il Cerveteri mostra un piglio da grande Pareggio con il vantaggio dell’ex Zimmaro. Il pareggio è...di rigore: lo segna Loiseaux Ha messo la mano nel cuore, è corso sotto i tifosi, e ha guardato in cielo, dedicando il pareggio a sua madre Gina, scomparsa quattro giorni fa. Fabrizio Carbone non stava nella pelle, alla sua prima volta da allenatore contro il Ladispoli ha conquistato un pareggio prezioso, molto importante. "Un grazie anche ai tifosi e alla società del Ladispoli: hanno dimostrato vicinanza, sono gesti che fanno piacere". La sua squadra ha lottato, ha giocato con la grinta giusta, con il piglio da leader, sopperendo alle assenze pesanti, e soprattutto alla forza del Ladispoli. Quella rosso-blù, rispetto agli etruschi, è apparsa meno motivata, come se davanti non avesse la rivale storica, ma una squadra qualunque. I verde-azzurri hanno sentito di più la gara, e soprattutto l’hanno sentita i non cervetrani, perché sono scesi in campo come se il sangue fosse verde-azzurro. " Si è vero, ho visto una squadra compatta, determinata, che ha mostrato gli artigli – ha detto Carbone - sono rimasto meravigliato dall’atteggiamento propositivo, dirompente come è il mio carattere. E in particolare ho ricevuto conferme dai giovani cervetrani, hanno messo in campo la testa e tanto cuore". Il vantaggio, nei primi minuti, è stato siglato dall’ex di turno, Marco Zimmaro. Ha sorpreso Mazzarini, sfoderando una diagonale fulminante. Boato grande, tifosi etruschi in delirio. L’imperatrice del campionato, in effetti, ha sfoderato una buona prova, ma contro ha trovato un Cerveteri aggressivo, che non si è lasciato intimorire. Manovra fluidità, meccanismi azzeccati, anche se gli etruschi in alcune occasioni devono ringraziare il portiere Amoddio, urlante a fine gara. "E' da poco che sono qui, mi sono gasato, ho visto dei tifosi eccezionali. Partite che ti emozionano così non è facile vederle" . Il pareggio dei rossoblù matura dopo un fallo di Salvatore su Loiseaux, col rigore trasformato dagli undici metri dallo stesso attaccante. La ripresa vede il Ladispoli aumentare la manovra, con un Cerveteri apparso stanco, che riesce a contenere il pressing locale. Sino alla fine, però, i cervi hanno birra in corpo, spinti dall’incitamento costante dei propri tifosi. E quando i pericoli arrivano in zona-gol ci pensa un grande Amoddio, efficace come fosse un veterano. Il resto lo fa l’orgoglio, grazie al quale riescono ad ottenere un pareggio significativo per il morale, che seppure li vede ancora in zona play-out, lascia presagire che la salvezza non sia un miraggio. Al fischio finale la corsa sotto i tifosi. Si leva in cielo un coro: "Resteremo in Promozione". Fabio M. Nori Tifosi in deliro. Carbone si sbraccia: "Che bello, mi sono commosso" Una cornice di pubblico calorosa, di numero. Quasi 800 persone hanno assistito al derby della via Aurelia, trecento dei quali provenienti da Cerveteri. Tifo incessante, quello rosso-blù, cori e battimani, tifoseria di rango, alla quale è stato permesso di accendere torce, fumogeni, di esplodere petardi. Al contrario dei loro cugini, a cui sono stati sequestrati fumogeni prima dell’ingresso. Ma la legge non dovrebbe essere uguali per tutti? Meglio non polemizzare, perché è stata una domenica di sole, di bel tifo, di sportività. Gli ultras rosso-blù sono in gran numero, salutano Fabrizio Carbone, un applauso di cordoglio per il lutto familiare in settimana. "Ho provato dei brividi, sono stati eccezionali – ha detto il tecnico – come lo sono stati i nostri sostenitori. Davvero un incitamento straordinario, belli a vedersi. Avrei tante persone da ringraziare, ma Andrea Gabrieli in questo momento si sta impegnando tantissimo. Per me è stata una settimana difficile. Vorrei dedicare questo pareggio, alla vigilia un'impresa, a mia madre. Diciamo che con questo pareggio non facciamo grandi passi in classifica, ma ci salveremo: ne sono sicuro. La squadra ha dimostrato di avere il piglio da grande, ha ritrovato serenità, che non dobbiamo perdere. Siamo attesi da quattro gare importantissime, domenica dobbiamo battere il Corchiano, essere numerosi allo stadio. F.M.N.