Promo A: Vigor Acquapendente ancora in vetta
articolo del 24/10/2011

E' gran Caninese, sulla strada che porta alla vetta Vigor Acquapendente, quando un pareggio significa egualmente primato di Max Cannalire* E' inevitabile, per una squadra capace di esprimere un buon calcio quale è la Vigor Acquapendente, che arrivasse un momento di calo: era accaduto in Coppa, mercoledì scorso, quando i ragazzi di Quintarelli avevano ceduto il passo, in modo fragoroso, 4-1 interno, al Montecelio, al bel Montecelio visto, a parte le due ultime uscite in campionato, nel girone B. E' risuccesso ieri, al "Comunale" di via delle Colonie, dove lo 0-0 finale può essere considerato un esito equo, anche se a convincere di più, anziché la capolista, è stato il Santa Marinella. E tante volte basta un punticino, a far veder il bicchiere anzi il boccale del fine settimana, mezzo pieno, al posto di vederne la metà mancante. Soprattutto perché la Caninese legittima quanto di buono dicevamo di lei in estate e, anche se non ancora a pieni giri nel primo mese di torneo, quanto di buono ha fatto strada facendo. Conosce la realtà del girone romano-viterbese-tirrenico, il tecnico Riccardo Sperduti, e conosce bene, cosa di assoluto rilievo, i margini di miglioramento dei giocatori messi a disposizione da Morosini, Luzzi e soci. Non si perde d'animo, quando va sotto, la squadra di Canino, perché le partite durano 90' e talvolta anche di più. Infatti l'infortunio di Ferro, per buona sorte concluso senza ulteriori patemi d'animo, farà durare la seconda frazione oltre 60'. Una gara che conferma la bontà del lavoro svolto da Claudio Franci ma anche la durezza della preparazione effettuata, perché in tre occasioni, forse quattro, sulle otto gare giocate, la sua squadra soffre di evidenti cali atletici, nella seconda parte. Così il gol di Montepaone viene pareggiato da Andrea Marcoaldi prima del riposo, e nel finale di partita, arriva la rete di Paoloni, stoico, coraggioso, paziente, e concreto, nel firmare il 2-1, immagine di una squadra che non molla, mai! Con questo esito hanno entrambe 16 punti, le formazioni di Franci e Sperduti, uno in meno della Vigor, uno in più del Pianoscarano 1949, che passa a Vetralla, sulla solita, inconsistente Foglianese, superata al 10' del secondo periodo di gioco dalla rete di Polidori, e un'altra volta nel finale, e il derby va al club di Viterbo, finalmente protagonista dei pressi del vertice (15). Un terzetto alberga a 13 punti, composto da chi vince a Canepina, il Bracciano, 5-0 (25' Manuel Vittorini di rigore, 30' Pelliccioni, 43' Manuel Vittorini, 53' e 85' Pelliccioni), causando le dimissioni di Paolo Proietti, tecnico di casa; una che pareggia, l'Ischia di Castro, sul rettilineo, al Futbol Club Campus di via del Baiardo, 1-1, Mennuni al 41', Bozzini al 91'!. E il Fregene, battuto dall'Olimpia, implacabile al "Vittorio Bachelet", irritante quando impegnata fuori casa. Intanto segna una rete al Fregene, rallentandone la rincorsa alla vetta. I rosso-verdi romani, pur finendo in 9 contro 11, ottengono l'intera posta in palio. 12 punti per l'Olimpia, toh!, 12 quelli del Cerveteri versione forestiera - Una notizia alternativa proviene dal Sant'Eugenio di Roma, che non è l'ospedale della zona Eur bensì il campo di casa del La Storta: una realtà che sta andando discretamente, con gli allievi d'élite (1-1 a Rieti), ma che perde in casa perché, clamoroso!, il Cerveteri, dopo aver perso al "Galli" dalla Caninese, ha imparato a vincere fuori, notizia che il buon Mauro Mazzarini, caparbio e rispettato presidente cerite, attendeva in sostanza dallo scorso campionato. Segnano due che hanno un destino, con i gol: Virtuoso, nel cognome, Bentivoglio, nella gioia di farli, ma non da ieri. Così il Cerveteri, che non ha mai pareggiato, scrive un record, per dirla con la pallacanestro americana o con la boxe, di 4-4, mai vivendo l'ics. A proposito: la squadra è stata appena affidata a Giuliano Pierobon, giocatore dei tempi in cui i verde-azzurri militavano in serie C2. Anguillara e Tolfa fanno rumore ma non mordono, e finisce 0-0, per un esito più utile alla squadra del Comprensorio che non alla modesta espressione lacustre. (hanno collaborato Andrea Listanti, Andrea Formiconi, Carlo Mari) * = Conduttore e redattore di Radioincontro 105.8 Caninese-Monteverde 2-1 Caninese : Castra, Lemme, Trombetta (25’st Scatena), Pesci, Terzini, Alfiero Marcoaldi (35’st Corda), Andrea Marcoaldi, Boriello, Macaluso, Paoloni , Perugini (55’st Galli). A disp.: Marini, Di Carlo, Santulli, Cerica. All. Sperduti. Bracciano : Vallati, Ronzani, Lelli, Tersigni, Di Carlo, Salvati, Barresi, Torroni, Montepaone, Ferro (14’st Anello), Moresco (21’st Midulla). A disp. Impagliazzo, Pascaromarian, Gherardi, Machelli, Tomassini. All. Franci. Arbitro : Leo di Roma 2 (5). Reti : 15’ Montepaone, 42’ Marcoaldi And., 57’ st Paoloni.. Note: ammoniti Marcoladi, Perugini, Boriello, Ronzani, Anello, Salvati. La partita è stata interrotta per circa dieci minuti al 3’ s.t. causa infortunio di Ferro, soccorso con l'ambulanza. Canino – Gran bella partita, quella vista al "Piermattei" di Canino, che poneva di fronte la capolista Grifone Monteverde al cospetto dei maremmani di mister Sperduti, inseguitori a sole tre lunghezze. Con questa vittoria la compagine locale ha agganciato i romani di via Portuense, sistemandosi a una lunghezza dalla vetta, rappresentata dalla Vigor Acquapendente. Squadra ospite veramente ottima e ben messa in campo, capace di una prima frazione di gara autoritaria e piena di individualità efficaci e mai fumose, con Ferro e Montepaone in grado di far vedere le streghe alla retroguardia caninese. I padroni di casa, da par loro, stringono i denti nei momenti magri del primo tempo, sono bravi a non lasciar scappare l’undici di Franci, e, soprattutto trovano il pareggio con ostinata caparbietà. Nella ripresa riescono in più occasioni addirittura nell’impresa di mettere alle corde la capolista, e nell’economia finale dell'incontro possono anche recriminare per due sciagurate decisioni poste in essere dell’irritante conduzione di gara del signor Leo. Unica nota stonata della gara l’infortunio capitato a Ferro, al 3’ del secondo tempo, dopo uno scontro fortuito di gioco. Il giocatore ospite, dopo circa dieci minuti di interruzione e tanto spavento, deve lasciare il campo tra gli applausi del pubblico presente e un sospiro di sollievo per la leggera entità dei danni riportati. La cronaca - Al 15’ il vantaggio ospite, con Ferro che scodella alla perfezione per la testa di Montepaone; la punta ospite, colpevolmente lasciata sola a pochi passi da Castra, non ha difficoltà nel trafiggere l’estremo difensore di casa. La reazione della Caninese è volitiva ma poco consistente dalle parti di Vallati, così gli ospiti chiudono senza troppi affanni per tutto il primo tempo e si rendono molto pungenti con veloci contropiede del bravissimo Montepaone. Il colpo di coda biancoceleste arriva prima dell’intervallo. Corre il minuto 42’ quando la punizione di Perugini pesca l’inzuccata di Andrea Marcoladi in versione offensiva, la palla gela Vallati e si spegne sotto l’incrocio dei pali della porta romana. 1-1. Come detto la ripresa è tutt’altra musica. Dopo un gol fallito clamorosamente da Montepaone solo soletto davanti a Castra, la Caninese incomincia a prendere quota e impone sempre più la propria pressione; le geometrie ospiti sembrano appesantirsi e il gioco, apparso spesso brillante, fatica a decollare. L'infortunio a Ferro (3') prolungherà la gara, ovviamente, di tanti minuti, rispetto al canonico 45' e spiccioli. 14’: prima scellerata decisione del signor Leo. Paoloni, lanciato a rete, viene falciato dalla disperata uscita di Vallati. Sembra inevitabile l’espulsione del portiere per fallo da ultimo uomo. Il fischietto romano non sanziona nemmeno la punizione, tra le veementi proteste dei tifosi locali. 16’: Montepaone, mal controllato da Alfiero Marcoaldi, si invola verso Castra ma lo grazia sprecando la più facile delle occasioni. 18’: risposta caninese, con lo scatto in profondità del solito Paoloni la cui saetta sfiora il palo e termina sul fondo. 43’: Perugini recupera palla sulla trequarti e serve Scatena di fronte a Vallati, il neo-entrato controlla una volta di troppo e spreca la clamorosa palla del vantaggio locale. 48’: angolo di Perugini per la testa di Boriello, la palla termina a lato di pochi centimetri con Vallati completamente fuori causa. 51’: arriva la seconda discutibilissima decisione dell’arbitro ai danni della Caninese. Paoloni controlla in area avversaria e al momento del tiro viene letteralmente "spogliato" da una vistosissima trattenuta. Ancora tutto regolare per il fischietto capitolino, poco avvezzo alle giuste valutazioni interne ai sedici metri. 57’: la Caninese fa sua la gara. Mischia in area ospite scaturita dopo un cross di Pesci, la palla schizza sui piedi di Paoloni che, da due metri, non può sbagliare la facile conclusione. E' il 2-1 che fa esplodere il "Piermattei", che castiga un Grifone Monteverde, buono per metà partita e qualche minuto del secondo tempo, ma palesemente calato, alla distanza. Da una parte la squadra di Franci ha questo limite, dall'altra i meriti della Caninese vanno letti nel non mollare la presa, il contatto con una partita in equilibrio. Ne escono tre punti di morale, di piccole, grandi certezze, con la consapevolezza di continuare a lavorare sui particolari. Carlo Mari