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PISONIANO-SAN CESAREO 6-5 D.T.R. (1-1)


articolo del 14/12/2011

PISONIANO-SAN CESAREO 6-5 (d.t.r., 1-1)
Pisoniano: Bravetti 9, Cesareo 7, Anzini 8,5, Scotto 9, Calabrese 7, Alessandro Deodati 8, D'Andrea 5,5, Ranieri 5 (57' Alain Fazi 7), Valdastri 5,5 (65' Di Tomassi 6,5), N'Dyaie Saliou 6,5 (65' Roversi 7), Yuri Fazi 6,5. A disp. Criscuolo, Lumicisi, De Angelo, Scorpio. All. Manrico Berti.
San Cesareo: Vezzani 8, Rufini 7, Bernardi 8, Calabresi 7, Mancini 7, Razzini 8, Brasiello s.v. (14' De Paolis 6,5), Gay 7, Tajarol 8 (75' Turazza 6,5), Ciogli 6,5 (80' Cancellieri 5), Gamboni . A disp. Sidqi, Tartaglia, Hrustic, Pacetti. All. Fabrizio Ferazzoli.
Arbitro: Cattaneo di Civitavecchia (8,5). Assistenti: De Meo di Formia (9) e Antonaglia di Roma 1 (8).
Reti: 23' Tajarol, 87' Scotto.
Note: allontanato il tecnico ospite Ferazzoli all'89'. Ammoniti: Calabrese, Rufini, Scotto, De Paolis, Alain Fazi.

Dal nostro inviato al Don Antonio Aureli di Pisoniano (Roma)
Il Pisoniano ribalta, all'ultimo tiro di rigore, il destino di una finale che sembrava, a lungo, disgraziata: per il grande valore del San Cesareo, per la grande determinazione della compagine di Fabrizio Ferazzoli. E pensare che la lotteria dei rigori, come la definisce il buon Bruno Pizzul, era cominciata male, con Yuri Fazi che lo tira come ha fatto Totti alla Juve; e, come ha fatto Buffon, Vezzani lo respinge tuffandosi alla sua destra. Ma in pochi avrebbero ipotizzato che, al quinto tiro di rigore, Gay sbagliasse calciando alto. Un boato, un primo boato di gioia, per il pubblico del paese degli 800 abitanti, perché quando segna il 4-4 parziale (5-5 totale) Peppe Ansini, poi Cancellieri manda sopra la traversa la sua possibilità, e quella del San Cesareo: secondo boato. Il terzo è dopo il gol di Roversi. Qui la gente di Pisoniano sembra incredula, il sindaco et filosofo nonché compositore di filastrocche Enzo Aureli sembrano tutti provati, da una doppia semifinale che sembrava non finire mai.
Ma andiamo con ordine. La cronaca del primo tempo è folta di rovesciamenti di fronte. Un'iniziativa di Fazi, che manda al tiro l'attaccante di Genazzano con il destro, una volta entrato in area dalla sinistra, con la palla che termina sull'esterno della rete. Al 15' e al 18' il Pisoniano va vicino alla rete, prima con Fazi poi Ranieri, e in entrambi i casi le respinte a mani unite di Vezzani costituiscono un'abbondante diga alle scorribande dei padroni di casa. Qualcosa non va, nel frangente, nel pacchetto mediano sancesarese: poche le chiusure fatte come si deve. La replica, tuttavia, viene affidata a chi il gioco d'attacco lo sa organizzare, rappresentare: al 20' Bravetti respinge un'immediata conclusione di sinistro provata da Gamboni. Al 23' lancio in profondità per Tajarol, che si porta a spasso, orizzontalmente, una difesa intera, prima di lasciar partire un tiro di interno collo sinistro, che bacia la traversa prima di vedere adagiato il pallone sul fondo. E' l'1-0 che cancella gli effetti del pareggio con gol (1-1) della gara d'andata. E' il punto che sposta gli equilibri, che rimette tanto in discussione. Del resto eccezion fatta per il Rieti, tre delle quattro semifinaliste sono in vetta ai due raggruppamenti del più importante campionato laziale. Al 32' Saliou prova una punizione dal limite con la palla che va alta di mezzo metro, dopo il destro a girare del capitano empolitano. Il San Cesareo torna sotto pericolosamente, e al 35' Anzini è un gigante a chiudere dopo un'azione sviluppata da Tajarol sulla sinistra, a difesa sbilanciata; la chiusura in scivolata sul tiro di Gamboni è da applausi, ed evita il tracollo alla sua squadra. L'ultima azione degna di nota è la conclusione che prova dal limite Saliou, su una corta respinta della difesa su angolo battuto dalla destra da Fazi; il tiro di Saliou finisce oltre la traversa di un metro.
Il secondo tempo racconta di poche conclusioni ma di tanto agonismo, di molte energie profuse, su un campo difficile per la pioggia dell'ora di pranzo. Al 10' Tajarol produce un tiro da distanza ravvicinata che esalta i riflessi di Bravetti. Ma la giornata del numero 1 non è finita qui, perché sul corner che ne deriva, il portierone del Pisoniano è superlativo, col piede sinistro, a ribattere nei pressi della linea bianca un colpo di testa di Tajarol! Al 17' la parata strappa-applausi è da consegnare ai posteri, agli esperti del calcio professionistico; calcio d'angolo di Gamboni a uscre, zuccata di Mancini che sembra entrare in rete, e strepitoso riflesso con parata d'istinto di Bravetti, con la palla che batte sotto la traversa e torna in campo, spazzata dai compagni di squadra di questo "giovane Albertosi". Al 20' Alain Fazi su calcio di punizione dalla destra cerca la giocata del fratello, Yuri, che, solo soletto, non crede in tanta grazia e manda la palla, da buona posizione, sul fondo. Il rammarico in tribuna come in campo per la parte verde-blu è tanto. E' l'occasione per il pareggio che sfuma. Che il pubblico di casa vorrebbe attraverso un rigore che di fatto viene anticipato dal fallo di D'Andrea su Calabresi che poi manda a terra l'avversario: ha ragione l'arbitro perché il primo fallo è del 7 del Pisoniano.
Ma dàgli e dàgli il Pisoniano insiste e, da una punizione battuta da Yuri Fazi (42'), dalla sinistra, Cesareo prova la rovesciata in area di rigore, la sfera rimbalza su un difensore che prova a rinviare; rimpallo addosso a Scotto con il prezioso cuoio che prende la via dell'angolino alla sinistra del portiere. E' l'1-1 che produce l'esplosione del pubblico di parte empolitana, per come è arrivato, per la grinta messa in campo da un gruppo di rara compattezza. E, lo dicevamo in apertura, per il grande valore del San Cesareo. Si va, dopo i tre minuti residui e i quattro di recupero, ai tiri di rigore.
I rigori, cinque, non bastano - Segna Razzini e Yuri Fazi, come Totti, se lo fa parare. Segnano Turazza, Calabrese, Mancini, Alain Fazi (quasi intercettato), Gamboni, Scotto. Siamo sul 4-3 e quando va sul dischetto l'esperto Gai la sensazione che Bravetti possa compiere il miracolo accompagna le speranze dei tifosi di casa. Ma la cosa si materializza quando la palla si alza di mezzo metro, forse di uno, sopra il montante orizzontale. E siamo al primo boato, come dicevamo in apertura. Il secondo è, dopo che Ansini ha firmato il 4-4, con un sinistro rasoterra a incrociare. Il secondo boato arriva sulla conclusione di Cancellieri, il difensore subentrato in corso d'opera, che manda la palla alle stelle. E il terzo premia il rigore trasformato da Roversi, che significa ingresso in finale, che vuol dire aver compiuto un'impresa. Aver battuto un San Cesareo capace di costruire oltre undici palle-gol nitide, tra gara-1 e gara-2; una formazione che ha messo a dura prova il reparto arretrato e il portiere Bravetti, tra i grandi fattori di un Pisoniano da applausi.
La finale si giocherà il giorno dell'Epifania probabilmente al Salaria Sport Village, grande cornice, per gli ultimi atti regionali. Sarà Pisoniano-Rieti, la meno pronosticabile.
Massimiliano Cannalire

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