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LE PAGELLE DEL RIETI


articolo del 6/1/2012

Ecco le pagelle della finale regionale di Coppa Italia d'Eccellenza, giocata al Salaria Sport Village, e vinta dal Rieti per 2-1. Sono a cura di uno dei nostri inviati, Alessandro Natali.

RIETI
Mennini 6,5 Incolpevole in occasione della rete del Pisoniano. Non è molto impegnato, nel corso della gara, e quando è chiamato in causa risponde presente, a inizio ripresa, evitando il 2-0 sul tiro forte di Fazi, scoccato in corsa. Affidabile pur autore di qualche smanacciata insidiosa (I tempo), per le coronarie dei tifosi amaranto-celesti più attempati.
Pucino 7 Buona prestazione da parte del numero 2 sabino. Sempre al suo posto, elemento di costante affidabilità (ma è cosa nota). Dei due esterni difensivi è quello deputato a scendere con una certa frequenza, per dare man forte e spinta sulla corsia di competenza. Non getta palloni al vento.
Bonifazi 6,5 Una prova importante, da parte sua: dai suoi piedi poteva nascere la rete dell’ 1-0 nel primo tempo se Marcheggiani in piena area di rigore avesse creduto alla ghiotta occasione. E' giovane, con interessanti prospettive. Ha fatto vedere tenacia e non indietreggiava di un metro. Il  
Beccarini 7 E’ davvero un bel giocatore, il numero 4 reatino; è vivace, sempre presente, dà grande sicurezza e mette anche lo zampino sulla rete del 2-1 che vale la Coppa.
Salvi 6,5 Partita disputata con grande sicurezza, dopo un inizio che ha visto due sue incertezze. Sul contrattacco della rete è sorpreso. Ma poi il secondo tempo lo notiamo per la puntualità, la grinta.
Panitti 7,5 Grande prova, da parte sua; nella ripresa s’immola per evitare la rete del raddoppio avversario, che avrebbe probabilmente messo fine alle speranze del Rieti. Nella seconda occasone d'apertura di secondo tempo, dopo quella parata da Mennini su Fazi. Chiude praticamente tutto, mentre sulla rete è troppo avanzato, nel frangente. Ma uno di questo livello occorre tenerselo di conto. Di grande efficacia.
Cavallari 6,5 Prestazione positiva anche da parte sua. Dove non ci arriva nel dialogo coi compagni, ci mette carattere e caparbietà.
De Simone 7,5 Nonostante parta da posizione arretrata, rispetto, per esempio, a signore partite come quella contro la Lupa Frascati, sempre in coppa (ottavi), offre una crescente partita. Inizia da metronomo, rapido nei fraseggi, prosegue nel compito di tenere uniti i compagni quando la situazione si complica, e gioca un secondo tempo interessante. Serve a Ippoliti la palla dell’importante momentaneo 1-1 ed è uno dei pilastri del centrocampo reatino. Giocatore che merita delle opportunità importanti.
Marcheggiani 7,5 Segna la rete che regala la Coppa alla sua squadra. Ma prima della segnatura personale, non molla praticamente mai, e questo lo rende un atleta di grande costrutto, nell'intendimento del gioco corale. Questo giovane attaccante ha dimostrato ancora una volta tutto il suo valore, sul piano del carattere, cercando sempre di buttarsi nella mischia.
Ippoliti 8 Il migliore in campo, ben al di là del punto del pareggio. In tribuna è stato un plebiscito, nel dopogara, sentir parlare della sua determinazione, del gioco che ha provato a costruire in parecchie situazioni. Corre, torna a dare una mano, riparte, perde dei palloni e ne recupera di più. Sigla una rete bellissima, quella del momentaneo 1-1 e non solo. Mette spesso in allarme una difesa avversaria non proprio irreprensibile.
Tagliabue 6,5 Prestazione importante anche da parte del numero 11 sabino, dopo un primo tempo in cui è protagonista di una bella azione personale. Partecipa al gioco quando il Rieti offre un generoso primo periodo.

Allenatore Paris 8 Ha preparato la gara curando i minimi particolari, sul piano della concentrazione, dei meccanismi di centrocampo e attacco, anche se sulla difesa dovrà sistemare qualcosa, in vista del campionato. Ma soprattutto ha avuto il merito di puntare sul gioco collettivo e sulla voglia di riscatto dei suoi. Un grande motivatore, esaltato dal tenere corta la squadra per tutta la prima ora di gioco, quando si spreme, il Rieti, per costruire, e invece subisce. Dà la dimensione della pazienza che ci vuole, nell'inseguire il Pisoniano, altra grande cosa, a suo favore. Degno di provare a ripercorrere le orme del suo amico e precedessore Sergio Pirozzi, di cui è stato il secondo.

Alessandro Natali

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