PAOLO TESTA E' PARTITO PER LA GERUSALEMME CELESTE: ADDIO, AMICO LEALE
articolo del 16/1/2012
CIAO PAOLO, UOMO ESEMPLARE,
PRIMA DI TUTTO
Paolo Testa è morto. La notizia più triste da quando faccio questo mestiere. Non ce l'ha fatta, a sopportare i tanti, troppi dolori degli ultimi giorni. Un ragazzo con l'eterno sorriso di bambino, un uomo di rara correttezza e profonda applicazione dell'educazione ricevuta, e una persona tanto umile che, a poche ore dall'aver vinto lo scudetto, si è messo a lavorare al campo sportivo. Paolo dolce compagno di Fabiana, che è diventata sua moglie, figlio e fratello modello che tutti avrebbero voluto dentro la famiglia, per quanto esemplare il suo percorso, nei comportamenti, è stato, Paolo meraviglioso amico, leale e pulito negli atteggiamenti, a cui non ricordo, in 25 anni di frequentazioni, di aver sentito dire parolacce. E queste e altre doti vengono ben prima del tecnico, dell'istruttore di scuola calcio, dell'allenatore che ha vinto tre scudetti juniores in cinque anni. Non penso, francamente, al calcio, ma al dolore, forte, che ho, abbiamo tutti, nel cuore, perché il giovanotto, come lo chiama il Papà, Massimo, è sempre venuto prima di ogni altra cosa, nelle relazioni umane e personali prima che professionali. Penso, dobbiamo pensare necessariamente, in modo ossequioso, silente, assoluto, a PAOLO. Perché da domani parlarne all'imperfetto sarà tremendo, ogni volta che ti pensiamo, e questo capiterà sovente, nelle ventiquattrore che compongono ogni giorno.
Tutto il resto, la notizia, la più brutta da quando scrivo, la più brutta dal 1946 a oggi, viene appresso. Sarebbe troppo superficiale, privo di tatto, adesso, dopo le ore 11 di questo soleggiato, ferale, triste lunedì, ripercorrere rapidamente il cammino di un allenatore che è nella storia del calcio. Vieni prima te, perno come persona, come ragazzo, eterno bambino, che va da Mamma Franca, adesso, e che resti, saldo, scolpito nella parte centrale del nostro cuore. Ti ho voluto bene, come di rado è capitato. E pur essendo la mia una professione fatta di parole, non posso che apprezzare l'ultimo gesto di discrezione, da te mostrato: andartene il primo giorno della settimana, a palloni fermi, nell'assenza di rumori, al campo intitolato a Nonno Vittorio. Oggi me lo perdonerai, il mio ricorrente silenzio. Buon viaggio, fratello di tanti giorni e ore passate a ridere e a scherzare. Del tuo curriculum parlerà altro, lo farà la storia del calcio. Ci vediamo nella Gerusalemme Celeste. Lo confesso. Sei stato d'esempio, per tutte quelle piccole, medie e grandi cose che costruiscono, fanno, modellano un UOMO.
Tuo,
La redazione, i suoi singoli componenti, la Pianeta Urano a r.l.
in questo momento di profondo e assoluto dolore, vogliono stringersi
intorno alla famiglia Testa, alla Signora Fabiana e a tutti quelli che
vogliono bene a PAOLO.