Giovanissimi Elite: Romulea-Lodigiani 2-1
articolo del 17/1/2012
ROMULEA-LODIGIANI 2-1 Romulea
Lodigiani Arbitro Reti
Note : ammoniti.- Di Murro (R)
Vi PIACE IL CALCIO ? BENVENUTI AL CAMPO ROMA... L'undici di mister Grimaldi batte la Lodigiani per 2-1, conquista i tre punti e il primo posto in classifica. Il Campo Roma resta imbattuto . " L'essenziale è invisibile agli occhi":
Una sfida nella sfida. Due squadre che si sono confrontate, in una sola partita, su vari livelli. Non è possibile, infatti, leggere Romulea - Lodigiani, terminata 2-1 per gli amaranto del Campo Roma, solamente dal punto di vista di un appassionato ed esteta del calcio, ne tanto meno si può essere così riduttivamente cinici da leggere la partita in funzione del risultato. E' stata una bella, anzi bellissima partita giocata bene da entrambe le parti. Tutte e due le squadre infatti, hanno dato spettacolo e non sono l'unico a pensarla così, visti gli applausi che dalla tribuna del ROMA sono fioccati a fine partita. La Lodigiani ha giocato il calcio che sa fare meglio, palla a terra fraseggi veloci, uno due nei pressi dell'area di rigore, buona tecnica complessiva e individuale. Notevoli, se non proprio pregevoli gli spunti sulla fascia destra nel primo tempo di Iovine e D'Orsi che danzando sulla sfera e fanno girare la testa al mal capitato Ciampini. Rispondono le belle "veroniche " di Sciarappi che, sulla fascia sinistra, è in grado di saltare due giocatori in un colpo solo e le incursioni di Schiappa che complica la vita a Tagliaboschi. Per non parlare del tacco di Abbruzzetti che lascia stupiti un po' tutti, anche il compagno di squadra Schiappa che solo davanti al portiere fallisce di testa un occasione d'oro per sbloccare il risultato. La Romulea non gioca il suo solito calcio, Cannillo, per esempio, si muove bene come tutto il centrocampo amaranto nei primi dieci quindici minuti di gioco ma non svolge il suo solito compito di giocatore dai piedi buoni. Pressa e si stanca molto, o meglio si stanca perchè pressa molto. Il Bomber Abbruzzetti, dopo il tacco fa le prove del gioco aereo girando di testa un pallone che non impensierisce più di tanto, sembra isolato lì davanti, ma anche lui cerca di andare in pressing e consuma molte energie. Il Campo Roma è molto grande, pressare a tutto campo costa fatica e la squadra di Grimaldi deve giocare per settanta minuti e di fronte a se non ha un manipolo di pellegrini, ha una squadra che il pallone lo fa girare bene. Cosi è, gli amaranto sembrano in difficoltà d'ossigeno allentano un poco le maglie e i biancorossi di Bartoli cominciano a fare il "tichi-tachi". Ed è divertente vederli all'opera. Salvitti, Iovine e D'Orsi sembrano ispirati, guadagno metri, forse troppi, perchè la loro difesa è altissima. Va bene però, perchè al 29' del primo tempo, Salviti tra un passo di samba e l'altro serve dalla bandierina un cross, sul quale Pollini esce in modo coraggioso ma la parata non è eccezionale, dopo una prima deviazione del portiere la palla carambola nell'arietta, D'orsi non ci pensa due volte ci si fionda addosso e l'appoggia in rete. A dire il vero, la Lodigiani fino al 29' sembrava costruire senza mai riuscire a mettere l'ultima tegola. Ecco, dopo la rete subita, che i padroni di casa escono fuori, sembra che questi ragazzi debbano subire un goal per svegliarsi in queste partite così importanti, basti pensare a quanto accaduto contro il C. Bettini. Che si tratti di eccessiva sportività ? Mah, non credo. Credo piuttosto che quella volpe di Grimaldi l'abbia pensata fina un'altra volta e che hai suoi giocatori la sua astuzia piace, gli danno retta. Credo, non vorrei sbagliarmi, che il mister Arancio-amaranto abbia deciso di impostare la gara in due fasi, una prima di pressing finchè si può ed una seconda di contenimento, solo che ciò sopratutto nella seconda fase comporta dei rischi. Poichè, con di fronte dei palleggiatori come i biancorossi, come si dice "prima o poi il golletto ci scappa ". E così è stato, la filosofia del palleggio a tutto spiano e della difesa alta sembra aver stregato il Campo Roma. Attenzione però, nel calcio contano molti fattori e uno dei più importanti è il carattere, e la Romulea di Grimaldi di carattere ne ha da vendere. Ecco Di Murro, che cavalca la fascia, senza un risultato concreto apparente, in realtà fa salire la squadra e guadagna metri. I padroni di casa si riorganizzano, Schiappa , lo è solo di nome, perchè in realtà stargli appreso non è facile e sulla sua zona di competenza gli arancio-amaranto conquistano un calcio piazzato. Ora, i calci piazzati, sono importanti. Saperli battere, e saperli sfruttare fa di una squadra buona, una squadra pericolosa. E quando una squadra pericolosa, riesce ad essere concentrata nelle partite importanti, da pericolosa diventa "forte". Faletra va sul pallone, scodella nel mezzo la sfera supera il portiere Di Murro la colpisce di testa e mentre i giocatori biancorossi guardano la palla che sbatte sulla traversa, Federici cerca di capire dove va il pallone, intuisce, si tuffa e palla in rete. 1-1. La Romulea è "forte". Si va sul riposo, spettatori contenti, un bel primo tempo. Nella ripresa, le due squadre hanno voglia di vincere, ma entrambe con idee diverse di calcio. La Lodigiani continua caparbia a fare il suo gioco, prima Iovine e poi Baroni calciano dalla distanza impegnando Pollini che si fa aiutare dalla traversa. La squadra di Bartoli continua a tenere la difesa alta permettendo alla Romulea di risparmiare energie per i contropiedi. Così è, gli arancio-amaranto salgono guadano metri e un calcio d'angolo. Ancora un calcio piazzato. Faletra va sul pallone, la sfera di nuovo a palombella nell'area di rigore, Coppotelli va per farfalle e Abbruzzetti, diciamo marcato male, svetta di testa e marca il goal partita. 2-1. Il Campo Roma esplode di gioia, i ragazzi si abbracciano ed esultano sotto la "tribunetta". Secondo goal subito su calcio piazzato. Una squadra che gioca bene palla a terra in fase offensiva ma rischia dei contropiedi non necessariamente non cura la fase difensiva, una squadra che in una stessa partita prende due o più goal su calcio piazzato, in difesa ha qualche problema. Il gioco difensivo neanche a me fa impazzire, ma alcune giocate difensive sono piacevoli quanto dei dribling o delle azioni da rete, Di Murro in più di un'occasione ruba il pallone e lo difende bene, Nuovo salva il tre a uno interrompendo un lancio d'attacco degli arancio-amaranto con gesto acrobatico alla "Parola"( storico difensore italiano, per i più giovani : si dice sia, addirittura, l'inventore della rovesciata ..). Per i quindici minuti successivi alla rete di Abbruzzetti, non si assiste solo al Forcing della Lodigliani che attacca e conquista, più o meno veri, numerosi falli nella metà-campo avversaria e recrimina un penalty. Non abbiamo solo visto la Romulea catenacciara che gioca in contropiede e recrimina un fuorigioco inesistente in fase d'attacco.Tutto sommato, il direttore di gara non ha fatto troppi danni e la partita non è stata cattiva, un solo ammonito e nessuna reazione fuori dalla sportività tra i giocatori. Abbiamo assistito ad una sfida tra chi vuole giocare solo in un certo modo, e lo sa fare bene e chi, invece, sa adattarsi alle partite, e lo sa fare bene. Restano ancora tre emozionanti azioni da rete, la prima di Picarazzi che in area sugli sviluppi di un cross e colpisce male il pallone in area a portiere, quasi battuto, spendendolo fuori, la seconda è un tiro di Salvitti che colpisce la traversa, la terza è una Punizione di Galvanio che Pollini blocca. Detta così sembra senso unico, invece la Romulea se si esclude l'occasione di Picarazzi non è stata impensierita più di tanto, e nei minuti finali ha smorzato il gioco e di esperienza ha controllato il risultato conquistando e battendo falli laterali. La partita termina 2-1, la Romulea è prima in classifica con il Tor di Quinto, ed imbattuta in casa. Un primo posto meritato, la Lodigiani non è poi così distante. Chi ha vinto la sfida tra un calcio palla a terra e spumeggiante e un calcio di carattere, più duttile e astuto ? Per il campo il secondo, per il pubblico in tribuna in piedi ad applaudire: entrambi. Conta più il campo o contano di più gli applausi del pubblico ? a voi lettori l'ardua sentenza...
Nicola Mastrangelo