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Giovanissimi. Romulea-Tor di Quinto 0-3


articolo del 12/3/2012

La tribù del rombo di tuono passa al campo Roma.

Il Tor di Quinto, sempre più primo, prova l'allungo

L'undici di Franzellitti vince 3-0 a via Farsalo e scappa da sola

"...e al dio degli inglesi non credere mai..." Faber


ROMULEA-TOR DI QUINTO 0-3

Romulea: Pollini, Ciampini, Di Murro ( 23' st Leonetti), Piernoli ( 1st Ginobbi), Giacomozzi, Federici ( 4'st Barella), Nigro ( 1'st Pacielli), Faletra ( 23'st Colamedici), Abbruzzetti, Cannillo, Sciarappi ( 1'st Schiappa) A disp.: Cecucci All. Sergio Grimaldi.

Tor di Quinto: Armenia, Pelliccioni, Boccacci, Golam, Gamberoni, Sordini, Cupelli ( 32'st Fratini), Serratore, Salvatori ( 8st Tricerri), D'amelio, Perozzi ( 35'st Bucci) A disp.: Iannone, Maragliulo, Desideri, Perchic All.Salvatore Franzellitti

Arbitro: Barbuzza di Frosinone.
Reti : 3' e 35' p.t. Perozzi, 22' s.t. D'Amelio.

Note: ammoniti- Perozzi e Cannillo. Numerosi gli sportivi ad assistere la partita al Roma; bella la sportività a fine partita tra dirigenti e ragazzi a fine gara.

 

Giocavamo agli indiani ed eravamo liberi così diventammo grandi. Romulea-Tor di Quinto è una partita dal sapore particolare; non si sono affrontate due società qualsiasi domenica mattina a via Farsalo al Campo Roma. Si sono affrontate due società che il calcio, quello vero, lo portano nel DNA. Già il calcio, quello vero, appunto. C'è qualcosa di più. C'è una storia diversa, una storia più semplice fatta di gente che ama il calcio e che lo vive, lo fa e lo insegna con passione, dal primo all'ultimo. Al Roma si gioca al calcio più o meno dal 1921. All'epoca si giocava fino a che c'èra il sole. Ed oggi quel campo così bello e grande sotto mura, con un po' di immaginazione ricorda quel tempo in cui il pallone e la voglia di giocare e divertirsi bastava. Sotto quello stesso sole che domenica mattina ha illuminato le tre reti del Tor di Quinto. Anche lì si giocava al calcio in modo semplice, al Roma e a via del Baiardo, alla "Rinascita", prima di arrivare in riva al fiume, per divertirsi e per dare un calcio alle malinconie, sorridendo dietro a un pallone. Ed è così che la storia di queste realtà si organizza e comincia a giocare un calcio di qualità. Da una parte, la storia popolare di Roma al Roma, dall'altra quella talmente popolare del Tor di Quinto da fondare le sue radici nelle sezioni del PCI di zona, un campo che era una discarica su cui arrivò la lungimiranza di Enrico Berlinguer. Crescono e vincono tanto, trofei e scudetti, ma allo stesso tempo riescono a conservare quell'allegria e quella semplicità nel fare calcio che è sintetizzabile con quello stornello che recita così "...semo signori senza quattrini.."

Ed è così. E' così perchè oggi nonostante il Tor di Quinto abbia vinto per tre a zero, con una vittoria netta, il Campo Roma è rimasto "imbattuto". Perchè a fine partita dagli spalti, sono partiti gli applausi del pubblico casalingo, perchè dopo la partita genitori, presidenti, dirigenti e allenatori di tutte e due le squadre scherzavano e sorridevano bevendosi un caffè, come se nulla fosse. La Volpe Grimaldi, ormai romano quanto Roma, e mister Franzellitti, la "Vecchia Volpe", a scherzare insieme. Perchè? Semplice, in modo diverso con età diverse e schemi diversi, e il tre a zero lo conferma, tanto da vivere nello stesso modo il calcio. Quello raccontato fino adesso. Lo spettacolo, poi, è quello visto in campo. Tra i ragazzi c'è stata una sportività incredibile, pur giocando una "partita vera".

D'Amelio, il capitano del Tor di Quinto, corre a riprendere un suo compagno di squadra che accenna una reazione verbale ed alla fine come oramai consuetudine al Roma i ragazzi si stringono le mani e sorridono. Questo è calcio, quello vero. La partita è stata bella, combattuta ed intensa, da un punto di vista agonistico meno da quello spettacolare. Gli ospiti vanno subito in vantaggio, quasi una beffa per gli arancio-amaranto, perchè di solito è l'undici di via Farsalo a beffare gli avversari su calcio piazzato ma al 2' il corner battuto da D'Amelio carambola sui piedi di Perozzi che con Pollini per "farfalle" deve solo appoggiare in rete.0-1. La Romulea è presa alla sprovvista non ha avuto neanche il tempo di cominciare la gara che si è trovata già sotto di un gol, il pubblico ed i suoi sostenitori non si preoccupano è già successo altre volte. Si inizieranno a preoccupare intorno al 15', quando vedono la loro squadra non riuscire a reagire. Sembra che a Sansone abbiano tagliato i capelli quando Di Murro affronta le discese di Cuppelli. Il numero 7 rosso-blu fa un po’ come vuole sia nel primo che nel secondo tempo. Ciampini è l'unico della linea difensiva della Romulea ad essere reattivo sui palloni e gioca un’ottima partita. Il problema del centrocampo e dell,a difesa arancio-amaranto si chiama D'Amelio: questi gioca un'ottima partita e, oltre a sigillare la prestazione con il gol che è ciliegina sulla torta, danza in dribbling tra le maglie amaranto. E ancora nell'occasione del raddoppio allo scadere del primo tempo, quando devia in rete il passaggio perfetto di Perozzi. I tre gol, sono state tre perle.

La prima d'astuzia e di approccio alla gara, gli ospiti non erano venuti a fare una passeggiata, ma anzi volevano vincere e si è visto subito. Pressing, calcio d'angolo e goal. La seconda allo scadere del primo tempo: un colpo di cinismo e pazienza. L'undici di Franzellitti ha saputo controllare la partita, non ha mai dato l'impressione di soffrire, nel primo tempo. La Romulea ha provato qualche volta con delle incursioni di Cannillo e poco altro. La seconda rete di Perozzi è una doccia fredda: andare al riposo sullo 0-2 è un brutto colpo.

Nella ripresa Grimaldi cambia tre giocatori, rinuncia a qualcosa nella fase difensiva e si butta all'attacco. La Romulea ci deve provare, può farcela, ma i rosso-blu hanno esperienza e rientrano in campo nel secondo tempo più agguerriti di prima. Bene per i primi dieci minuti, coi padroni di casa inermi. Coppelli inizia a far girare la testa alla difesa amaranto. Perozzi gli dà una mano e sul finire del secondo tempo, i due scambiano in area con un uno-due molto grazioso, ed ecco lì che all'undici rosso-blu non resta che appoggiare la palla a D'Amelio che con facilità realizza. 0-3. Bello. Alla fine è il Tor di Quinto ad aver avuto la forza di alzarsi sui pedali e andare in fuga: ora è a +3. La tribù del rombo di tuono le ha suonate alla tribù del Roma. Come piccoli indiani i rosso-blu tornano lungo il fiume ancora da primi in classifica, ma questa volta hanno battuto la squadra che era arrivata con loro in cima ripercorrendo e dando vita ad un match d'altri tempi. Per gli arancio-amaranto nessuno spavento, qualche errore di troppo ma hanno perso contro una grande squadra, servirà d'esperienza. Quel che conta è che anche questa mattina si sono divertiti. Tutti.

 

Nicola Mastrangelo

(ha collaborato Max Cannalire)

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