VIGOR CISTERNA-SAN CESAREO 0-5
articolo del 26/4/2012
San Cesareo: Vezzani, Rufini, Bernardi, Calabresi, Mancini (22'pt Gamboni), Galluzzo, Ciotti, De Paolis, Gay, Pacetti (11'st Tajarol), Hrustic (29'st Ciogli), Ciotti. A disp.: Izzo, Cancellieri, Razzini, Brasiello,Ciogli, Gamboni, Tajarol. All.: Ferazzoli
Arbitro: Pedretti di Brescia, assistenti Antonaglia e Spadi di Roma1
Marcatori: 13'st Calabresi, 16'st rig., 42'st, 48'st Tajarol, 22'st Ciotti.
Note - Espulsi: al 15'st Latini, al 15'st Greco (all.), al 22'st Rossetti (dir. acc.). Ammoniti Chiaraviglio, Spinetti, Assogna, Di Mauro, Mancini, Paglia, Garat
DIFFICILE commentare una gara che ha visto ben poco di calcio giocato a dispetto delle decisioni, che hanno reso protagonista indiscusso della gara, il signor Pedretti di Brescia. A fine incontro il tecnico del San Cesareo ha commentato con l'amaro in bocca l'esito di questa vittoria, a dimostrazione dell'aria che si respirava a fine gara dalle parti del Bartolani. Vedere tra le note del match, tre espulsi e sei ammoniti solo nella squadra di casa a dispetto di un solo giallo per gli ospiti, la dice lunga sull'atteggiamento arrogante e stucchevole del direttore di gara bresciano, concittadino, tra l'altro, per assurda coincidenza, proprio del fischietto della gara di andata in casa dei romani quando allora anche il signor Monterenzi, direttamente da Brescia si prese il lusso di fare scelte alquanto discutibili nella gara di andata, vinta dalla Vigor. "Casualità" a parte, ciò che è successo oggi al Bartolani, ribadiamo che ha ben poco a che fare con lo sport, nessun dirigente e appartenente allo staff tecnico della Vigor ha voluto commentare una disfatta che poteva avere una storia totalmente diversa, se ci fosse stata una terna arbitrale lucida nei momenti critici della gara. L'unico a voler spendere due parole è stato il patron dei biancocelesti Domenico Capitani, incredulo a quanto successo questa mattina a Cisterna: <Il San Cesareo ha dimostrato di essere più forte di noi, ma non sul terreno di gioco, bensì in federazione. Qua nto è successo oggi rasenta la follia, è la chiara dimostrazione che ad inizio anno c'erano delle favorite prestabilite>. Parole forti, figlie di quanto successo, che lascerà una ferita aperta a lungo dalle parti di via Lombardia. Abbiamo voluto iniziare dalla fine, per far capire al meglio l'andamento di una gara maledetta.
La cronaca della gara vedeva la prima azione degna di nota al 6' con il giovane di casa Salvini che, con un break a centrocampo, prendeva di sopresa la difesa e imbastiva un "tre contro due" che lui stesso andava a concludere clamorosamente fuori una volta giunto davanti al portiere. Al 10' la risposta ospite con il palo colpito da Pacetti di testa, su azione da corner. Al quarto d'ora ancora San Cesareo pericoloso con De Paolis sulla sinistra che vedeva in mezzo Ciotti e lo serviva a rimorchio con il numero undici ospite che sparava fuori da buona posizione. Al 26' arrivava il primo episodio contestato dalla formazione di casa: Spinetti lanciato a rete, a tu per tu con Vezzani saltava secco l'estremo difensore ospite e veniva steso a cinque metri dalla porta con il direttore di gara che, incredibilmente, ammoniva per simulazione l'attaccante biancoceleste anziché concedere la massima punizione ed il rosso al portiere romano. Episodio su cui sono rimasti a pensare gli sportivi sostenitori ospiti, per la verità.
Il pericolo scampato svegliava i ragazzi di Ferrazzoli che si rendevano pericolosi con Hrustic, ma Assogna era attento e respingeva centralmente. Prima del riposo ancora Salvini per la Vigor aveva sulla testa la palla dell'1-0 ma la spediva malamente fuori.
Nella ripresa dopo le prove generali sull'episodio in area targato Spinetti entrava in scena prepotentemente il direttore di gara, che non ravvisava sul gol del vantaggio ospite di Calabresi l'assist di mano di Galluzzo e il possibile offside del marcatore ospite. Al 15' esplodeva la rabbia del Bartolani quando sulla stessa area di rigore della prima frazione, il fischietto di Brescia concedeva una massima punizione al San Cesareo per un tocco di mano contestato a Latini, con il capitano espulso, che si disperava alla sanzione poichè il numero sei biancoceleste era di spalle all'azione e colpiva la palla nettamente con la schiena. Dal dischetto Tajarol con freddezza siglava il 2-0. La protesta che si scatenava, costava l'uscita anzitempo del tecnico di casa Greco, a cui faceva seguito il l'espulsione del dirigente accompagnatore Rossetti per proteste contro il primo assistente Antonaglia, reo di non aver aiutato nell'episodio del rigore il direttore di gara.
La Vigor, in inferiorità numerica, sbandava e subiva la terza rete su un bel calcio piazzato di Ciotti, seconda rete di fila, che faceva scorrere i titoli di coda alla gara. Nei minuti successivi ancora un rigore negato alla squadra di casa sulla conclusione di Garat da fuori area deviata con il braccio largo da Galluzzo in area, che smorzava la sfera, finita tra le braccia di Vezzani. Un palo in contropiede di Ciotti e il tocco sotto di Salvini troppo debole intervallavano la quarta rete di Tajarol, che ringraziava De Paolis, e da pochi metri siglava il 4-0. Che in pieno recupero diventava 5-0 grazie al terzo gol di Tajarol che andava a concludere in rete una fuga partita offside.
Il San Cesareo è la più forte, e lo sta dimostrando, ma sono in parecchi a essere usciti perplessi, dall'incontro di Cisterna.
Teniamoci gli arbitri della nostra regione, se questi sono i risultati, prima di criticare in modo ingeneroso i fischietti laziali.