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JUNIORES D'ELITE: TOR DI QUINTO-FUTBOL CLUB 3-1


articolo del 2/5/2012

FUTBOL CLUB-TOR DI QUINTO 1-3 (1-1)
Al Tor di Quinto basta un tempo,
da squadra vera, per avere ragione
del Futbol Club, e andare alla nona finale
consecutiva. La decima negli ultimi 13 campionati


Futbol Club: Bolaffi 4,5, Palomeque 6,5, D'Avino 5, Pintucci 6,5, Dalla Palma 4, Masi 4,5, Bergamini 6,5 (58' Privitera 5), De Vita 6 (77' Todini 4,5), Cascione 5 (75' Cutrupi 6), Amici 6, Barra 6 (69' Tomassini 5). A disp. Croppi, Tersigni, Barbarella. All. Montella 6,5.
Tor di Quinto: De Simone 6,5, Macchi 8, Proietti 6, Pellegrini 6,5, Floris 7,5, Lunetta 7,5, Berillo 6,5 (77' Alaimo 6,5), Ulisse 5,5, Attili 5,5 (75' Giovannetti 6,5), Marioni 5 (86' Basili s.v.), Bongoura 5. A disp. Placidi, Carlucci, Riccucci, Ramella. All. Quadrelli 7.
Arbitro: D'Ambrogio di Frosinone (9). Assistenti Arbitrali: Sigg. Marini di Ciampino (8,5) e Dell'Università di Aprilia (8,5).
Reti: 25' Floris (T.d.Q.), 32' rig. Barra (F.C.), 75' Lunetta, 92' Alaimo
Note: espulsi Dalla Palma al 75' e Amici all'85', entrambi per somma di ammonizioni; Todini al 92' per condotta gravemente scorretta (rosso diretto: frase irriguardosa al direttore di gara). Ammoniti Palomeque e Ulisse per condotta scorretta (gioco falloso), Marioni e Todini (proteste).

Dai nostri inviati
Il Tor di Quinto vince 3-1 sul Futbol Club, una gara equilibrata per sessanta minuti, e acce3de alla finalissima per il titolo regionale juniores. Sarà la nona finale consecutiva, nell'anno, doloroso, in cui il blasonato sodalizio di Massimo Testa ha abbracciato il 16 gennaio la salita in Cielo, nella Gerusalemme Celeste, di Paolo, uomo capace di calamitare un immenso rispetto e tecnico capace di condurre la juniores otto volte in finale, con 6 vittorie e due beffe tra il quarto di recupero  già andato (Tor Tre Teste-Tor di Quinto 2-1) e la fine dei supplementari (2005, san Lorenzo-Tor di Quinto 1-0, rete di Simoncini al 121'). Già, perché oggi era umano, semplicemente umano, pensare, ripensare, una volta di più, a Paoletto, anzi a mister Paolo Testa, per le sue sei perle, dal 2004, la prima con il Savio, battuto ai supplementari con un colpo di testa al Flaminio, rete del "piccoletto" Arce. La seconda nel 2006, con l'Alatri di Mirko Carlini, 3-1, per poi andare a vincere lo scudetto in una fortunatissima finale con la Civitanovese (2-0). La terza nel Lazio con la Nuova Tor Tre Teste (2-1) e lo scudetto perso ai supplementari dal Pianura; la quarta e la quinta, nel 2009 e nel 2010, con la Vigor Perconti, in entrambi i casi battuta 2-0 con la seconda finale ripetuta, per l'infortunio a Paolo Delle Fontane, arbitro della sezione di Ciampino, e vinta a Ostia. E infine la gemma di cambiare, nella mentalità, con la tattica, la partita di un anno fa con il Futbol Club, mettendo come un granatiere di Sardegna al Quirinale Renato Ulisse a uomo su Amici dopo che il numero 10 aveva segnato il punto dell'1-0.
In una riservatissima riunione, ieri, il presidente Testa ha elencato alla squadra i motivi, almeno tre o quattro, per cui oggi fosse fondamentale vincere e battere il Futbol Club. Tra questi, ipotizziamo, almeno un paio di pensieri: chiudere bene 20 anni stupendi, in questa categoria, bagnata dai primi due scudetti nel 1991 e nel 1993 - Materazzi capitano e rigorista, nel successo con la Virescit Boccaleone rappresentante dei professionisti - e dalle enormi soddisfazioni costruite,  con la sapiente, ineccepibile trasformazione delle idee di Massimo Testa, Giampiero Guarracino e Paolo Testa. E la seconda idea riguarda il segnale, quel segnale, che di certo andava dato a un movimento intero: il Tor di Quinto, nonostante il profondo dolore, l'inguaribile cicatrice, c'è, ed è pronto, con le sue legioni a ritentare di conquistare il Lazio.
La cronaca - A rompere il ghiaccio per primo è il Futbol Club che tenta una soluzione da lontano, con Amici, e la palla esce di poco. Un'altra soluzione da fuori è quella di Barra, che riscontra lo stesso coraggio nel tentativo, ma anche la stessa sorte, nella mira. Il Tor di Quinto ci mette un po', a quadrare il cerchio e spesso a centrocampo viene anticipato, vuoi per il buon lavoro svolto da Pintucci, inesauribile, fino alla fine, vuoi per la qualità data da Bergamini, vuoi per la costante azione di De Vita. Amici ingaggia un duello con Macchi spedito sulle sue tracce rispetto alla mossa di un anno fa di piantargli dinnanzi Ulisse, che nel secondo tempo del Salaria Sport Village lo annullò, facendolo sparire col trascorrere dei minuti. Questa volta, in un paio di situazioni, il numero 10 dei blues di Montella riesce ad andare via, al tiro, ma in altre quattro occasioni il numero 2 del Tor di Quinto non lascia spazio, giocando sempre d'anticipo e costringendo il fantasista a rivedere i suoi piani.
Al quarto d'ora la prima occasione di una certa sostanza è per la squadra di Daniele Quadrelli, che manda in verticale, centralmente, Attili, a difesa del Futbol Club imbarazzata e sbilanciata; palla sulla sinistra per l'accorrente Bongoura, che angola troppo il destro cercando un improbabile giro di a s
Il Futbol Club continua in modo plausibile a combattere, in mezzo, e a chiudere sulle corsie lasciando solo un paio di scatti, a Marioni e compagni. La partita è combattuta e fisica e sono numerosi i contrasti a centrocampo. Al 25' il Tor di Quinto passa: una gran pennellata di Berillo, su calcio di punizione dalla destra, spedisce in rete, di testa, Floris. E' l'1-0 che fa esplodere le ampie porzioni di pubblico della squadra di casa. Un altro tentativo del Tor di Quinto (28') si denota nella "sgroppata" sulla fascia destra di Berillo che, al momento del cross, non trova i compagni di squadra pronti all'appuntamento con la sfera. Un secondo episodio capace di rendere più intrigante la partita è la evidente, plateale sciocchezza commessa da Ulisse, che entra, non si sa bene per quale pensiero, in scivolata all'interno dei suoi sedici metri; la rapidità e l'astuzia di Amici portano il numero 10 ospite ad allungare il piede anticipando, sul pallone, il mediano avversario: rigore!, che viene trasformato da Barra. E' l'1-1 che riapre i giochi, e il Futbol si sbriga a recuperare la palla perché al 120', un'eventuale perdurante parità porterebbe i ragazzi di Luca Bergamini e mister Montella all'eliminazione. Il merito della squadra sfidante va letto nel continuare a macinare gioco: al 34' discesa di Pintucci, palla in verticale per Barra che, giunto in area di rigore, impegna De Simone in una respinta immediata: il Futbol Club si rende e si conferma pericoloso. Al 43' applausi a scena aperta per chi tira e chi toglie il pallone da sotto la traversa: Francesco Bergamini prova da quasi trenta metri, il balzo di De Simone è da applausi, e, con la mano aperta, devia il cuoio in angolo. Il primo tempo termina sull'1-1 con le reti di Floris di testa e Barra dal dischetto, e con le ammonizioni di Ulisse e Dalla Palma.
Il secondo tempo si apre con Lunetta che, da dentro l'area di rigore, spara alto sopra la traversa, una chiara occasione da gol. All'11' calcio d'angolo battuto dal Tor di Quinto, pallone che carrambola in area ma nessuno ne approfitta. Tor di Quinto padrone del campo, in questo inizio di ripresa.
Al 14' esce Bergamini ed entra Privitera per il Futbol Club: un peccato, la rinuncia al numero 7, per Montella, vista la vivacità espressa nella prima frazione, e il senso della profondità che è stato in grado di dare il giocatore che lascia il campo. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo per il Tor di Quinto Bolaffi, nel traffico, protende le mani verticalmente, a scansare il pericolo. Montella toglie Barra (21'), testimone del buon lavoro svolto per un'ora ma anche della benzina che inizia a scarseggiare, e che più avanti presenterà un conto inclemente, a diversi blues ospiti; dentro Tomassini. Poco dopo Cascione non ce la farà, a proseguire, in campo il centrocampista Cutrupi. A questo punto Quadrelli si gioca le sue carte, e toglie un Attili volenteroso ma deludente, che lascia lo spazio a Giovannetti. Alla mezz'ora l'episodio anzi i due episodi che decidono l'incontro: il primo riguarda le eccessive proteste di Dalla Palma su un calcio di punizione fischiato ai diciotto metri contro la sua squadra, e il difensore centrale rimedia la seconda ammonizione lasciando i suoi in 10. Il secondo fatto è il tiro di Berillo, deviato dalla barriera, su cui Bolaffi prova un improbabile volo plastico non evitando che la palla superi la linea di fondo. Dal calcio d'angolo di Berillo spunta la testa di Lunetta, che segna imperiosamente il punto del 2-1.
Quadrelli dà spazio ad Alaimo per allargare gli spazi, togliendo un applaudito Berillo, Todini sul versante opposto prende il posto di De Vita. Il calo fisico del Futbol Club è vistoso e l'inserimento di Basili serve complessivamente a creare solidità in mezzo. La resa arriva al 40' quando Amici entra in ritardo su un avversario lasciando i suoi in 9 per la somma di ammonizioni che cade sul 10 del team di Montella. Nonostante questo la sua squadra ci prova anche da lontano ma senza esito, con De Simone che sorveglia.
Todini, però, ne dice una che non dovrebbe all'arbitro che lo manda in anticipo negli spogliatoi. Futbol Club in 8 col Tor di Quinto che al 50' segna in contropiede, con Bongoura che suggerisce, Alaimo che segna sul primo palo, di piatto destro. E' la nona finale di fila. La storia si ripete, con tanto di dedica. Umana, grata, dovuta, profonda, inevitabile. Il Tor di Quinto c'è e martedì vivrà l'ennesima sfida di una storia che nemmeno un dolore così enorme può arginare.

Massimiliano Cannalire
(ha collaborato Nicola Mastrangelo)

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