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TdQ-Vigor Perconti: le pagelle dei ragazzi di Francesco Bellinati


articolo del 9/5/2012

Vigor Perconti

Nasti 9       Para una gran palla su Bongura in uno dei tre tentativi veri del Tor di Quinto stoppandolo sulla riga di porta. Stesso discorso per De Simone, sulle pochissime conclusioni verso la porta. Ma durante i rigori, sui tre parati, tutti decisivi, fa due balzi da grande campione, neutralizzando altrettanti match-point. E’ l’uomo della Provvidenza, nel momento in cui la Vigor Perconti può scrivere la sua pagina di storia, in questa competizione. Era dai tempi di Tor di Quinto-Ottavia (8-7) che non finiva dal dischetto, il campionato juniores. Un portiere che ha diverse doti, ed è rimasto concentrato. Magari sarà pure fortunato, ma di certo è bravo.

Nicolini      8,5 In parecchi sono passati dalle parti di Maurizio Perconti con il titolo di accademici, nella costruzione delle squadre: e qualcuno ha fatto pagare un conto salato, al club percontiano. Ma ditemi, con un ’95 come questo, come si possa dire che non siano capaci a scegliere i giocatori, dalle parti della Collatina. Fatto è che nel primo tempo non è lui a dover marcare Proietti, cosa che avverrà nel secondo tempo regolamentare; è il terzino sinistro del Tor di Quinto a doversi preoccupare delle sue scorribande.

Santori     8 Fa parte del blocco “storico” del periodo di Papotto, e l’esperienza lo aiuta, oltre ai tanti duelli aerei, quasi tutti, vinti, con Bongura e compagni. Ha giocato una partita di grande determinazione, dimostrandosi un ottimo argine. Complimenti. Perché ha imparato a non strafare.

Pomposelli 8 Prova difensiva di qualità, non passa nessuno dalle sue parti. Sicuro, fa un buon lavoro insieme a Santori, come contraerea. Va su tutti i palloni possibili. In due hanno concesso qualche punizione ma nulla di rumoroso, di penalizzante. Una gran partita, che si è notata di più nella seconda parte, vista la bontà del primo tempo regolamentare espresso dalla squadra di Bellinati.

De Luca     6,5 Esce esausto, al 114’, dopo aver lavorato e parecchio, dalla sua parte, mettendoci un po’ a prendere le misure quando scappavano via i due subentrati del versante avanzato, Attili e Alaimo. Si è guadagnato la pagnotta con un discreto rendimento (114’ Carotenuto s.v.).

Borgia        7 Lavora bene, in mezzo, con Castellano, e giocando di squadra. Attivo nella prima parte, fa lavorare bene pure i compagni esterni. La diga costituita da lui e Castellano crea i presupposti per tenere la squadra corta e senza grandi sofferenze per i primi 45’. Entra nel vivo del gioco anche con un sensibile “lavoro oscuro”.

Campanella        7,5 Rapido, nella distribuzione dei palloni, prova in diverse occasioni a innescare i due Di Bari, che non lo seguono sempre. Lui, Francesco Di Bari e Palmieri sono i tre dietro a Piccone, poi in assistente a Giancarlo Di Bari, e nel primo tempo provano a sorprendere in velocità la mediana, riuscendoci, cercando la linea di fondo e qualche timida soluzione dalla media distanza. Ma nell’arco di tutta la partita lavora bene anche quando si contrae, la squadra di Colli Aniene. Buona gara (92’ Cardella 6: sbaglia sciaguratamente due contrattacchi, con uno assurdo in cui si porta la palla oltre la linea su cui finisce il campo, dopo aver corso quaranta metri con la palla al piede seminando il panico. Merita la sufficienza piena per quanto si è mosso, per la volontà, per aver provato a riportare avanti la squadra).

Castellano  7,5 Giocatore di sostanza e qualità finché la benzina regge, ovvero per un’ora. Poi, intelligentemente, lavora di fino, con la squadra, quando c’è da indietreggiare. Giocatore di buon senso tattico che lavoro molto bene.

Piccone       5,5    A parte la botta che lo estromette dalla contesa dopo soli 30’, in mezz’ora combina pochino. Perde, quasi sempre, i duelli per via aerea, con Macchi e Floris (30’ Giancarlo Di Bari 5: premesso che ha il merito, incancellabile, con una sua rete, di aver portato all’ultimo atto la Vigor Perconti, e quindi per la stagione merita un 7 pieno, litiga con il mondo intero. Dall’arbitro al pallone, ma combina poco, in tutti i tentativi cercati. E non trovati: Bellinati lo toglie all’89’ ma avrebbe dovuto smuovere prima, il reparto avanzato. Dall’89’ Piccolo 6: ha mezz’ora e si fa vedere per una discreta dose di volontà, e per una palla-gol uscita di dieci centimetri, forse venti. Per il resto prova a cercare il dialogo con i compagni davanti ma lo fa senza altri acuti).

Francesco Di Bari        7 In una partita priva di grandi spunti ci mette la tenacia, i tanti palloni giocati per la squadra, le cose semplici e un senso di gioco corale. Tenta dalla media distanza, senza impensierire De Simone, prova con qualche geometria, riuscendoci in parte. Ma si dimostra costante nell’arco dei tempi regolamentari. Una prova positiva (112’ Narcisi s.v.).

Palmieri     6,5 Pur non accompagnato da grande precisione al tiro, dà un profondo contributo a tenere unita la squadra nella ricerca di un’azione durevole, sul piano della costruzione del gioco. Anche se, come il Tor di Quinto, non è che là davanti si riescano a combinare grandi soluzioni al tiro.

All. Bellinati        Merita 8 per come ha preparato la partita, lavorando su un 4-2-3-1 capace di tenere alta la squadra e corti i reparti, merito dei due mediani, Castellano e Borgia, che hanno eseguito lo spartito con grande, grande efficacia, e dei loro compagni. Ha dato personalità alla squadra, e si è visto per tutto il primo tempo regolamentare. Ha puntato su un cambio solo praticamente fino ai tempi supplementari, segno di un’invidiabile condizione fisica dei suoi alfieri, altrimenti dovremmo pensare cose tipo poche alternative in panchina, e non ci sembra proprio, alla conta dei fatti. Ha mostrato umiltà nel porsi all’attenzione di questa finale, visto che in diversi provano a evidenziarne la presunzione. Cancellata da uno stupendo gesto finale, che merita un 10 sul piano umano, nella speranza che la sua squadra lo sappia ottenere, poi, a livello nazionale. Quando, dopo la partita, va dal collega Quadrelli e dal presidente Testa per dare la propria medaglia da posizionare e collocare in via del Baiardo 25. Giù il cappello, di fronte a Francesco, l’uomo, prima che al Bellinati tecnico. Un solo aggettivo, anzi due: profondo, meraviglioso. Lui che, tra i rari, è accorso, in una serata gelida, al capezzale dell’avversario meno fortunato. Umano, in un mondo di appariscenza. Semplicemente umano.

Massimiliano Cannalire

SEGUONO ALTRI SERVIZI IN GIORNATA. Grazie dell’attenzione.

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