Girone A: FRE-GE-NE! BENTORNATO IN ECCELLENZA
articolo del 14/5/2012
Il punto sulla 33°/girone A Il Fregene vince il confronto diretto, batte 4-2 il Grifone Monteverde e torna, meritatamente, in Eccellenza. La formazione del presidente Dario Barnabei e di mister Luigi Bernabei si toglie una grande soddisfazione, da dedicare a Davide Ciaccia e a tutto l'entourage bianco-rosso: il campo ha dato loro ragione, nel giorno più importante, capace di riassumere due tra le diverse sfidanti che questo campionato lo hanno reso importante. Da tre stagioni ai giorni nostri l'incertezza regna sovrana, con la possibilità di mettere in vetrina giocatori di buon livello, come il Fregene e il Grifone hanno fatto durante la stagione che si chiuderà, per la stagione regolare, domenica prossima. Non vanno sottovalutate diverse cose, di questa impresa, costruita con grande consapevolezza nei propri mezzi: intanto cominciamo col dire che non è detto che chi guida una Ferrari arrivi sempre al traguardo, e questo il giovane allenatore l'ha saputo fare. E per lui vale doppio, l'aver conquistato il ritorno in Eccellenza per il sodalizio di via Fertilia perché veniva da qualche anno ballerino in cui, per pura passione, d'accordo, ma anche per quell'insano masochismo fattore non piccolo nel settore tecnico, uno va, ogni tanto, a prendersi qualche "causa persa" in partenza, vedi Rignano o Tivoli e via dicendo. E, con la dovuta determinazione, oggi il girone A si accorge che a guidare il Fregene non è stato uno dei soliti noti degli anni passati ma un giovanotto volenteroso. Detto questo, dai giovani a quelli più esperti, questa squadra ha messo il turbo quando c'era bisogno, nel momento in cui si sono guardati tutti, all'interno dello spogliatoio, e si sono detti che non avrebbero dovuto lasciare la porta del primo posto chiusa pensando ai play-off, pur in presenza di Grifone e Caninese, della bella Vigor Acquapendente vista quest'anno, e con l'Ischia quale variabile; e che variabile, capace, con una "drittata", di togliere un punto conquistato sul campo, ai giocatori di Bernabei. E per loro fortuna quel punticino preso dalla Disciplinare non ha influito sull'esito finale, visto che ora sono quattro, quelli che separano la vincitrice dell'anno dal collettivo di Claudio Franci. Collettivo che si è sbriciolato, come di rado era successo, sia per la potenza organica del Fregene, sia per il gioco mostrato nell'incontro più importante degli ultimi nove mesi, e sia per una difesa che, in alcune partite, col centrocampo incapace di reggere l'urto, di tenere botta, ha imbarcato acqua e reti da tutte le parti. Sul 4-0, ma a un quarto d'ora dal termina, Montepaone segna il gol dell'onore, e ne metterà a frutto un secondo, entrambi non all'altezza del bellissimo Fregene di giornata. Applausi a scena aperta. Massimiliano Cannalire FREGENE-GRIFONE MONTEVERDE 4-2 Fregene: Di Martino 10, Acreman 10, Battistelli 10, Brancati 10, Cioffi 10, Rocchi 10, Laurato 10 (dal 93’ Favazza 10), Sebastiani 10, Romagnoli 10 (dal 26’ Cianfanelli 10), Neroni 10, Ricci 10. A disp Minelli 10, Martone 10, Maramao 10, Mancini 10, Galderisi 10. All. Luigi Bernabei 10.
Fre-ge-ne!
toccherà una tra Caninese (la più accreditata nel caso
di un arrivo a 3), Ischia di Castro e Vigor Acquapendente
Intanto domenica prossima si dovrà sciogliere il rebus della terza della classe, che toccherà proprio alla formazione di Claudio Franci, nei play-off, prima di incrociare il duello con Morandi, terza del girone C, e la quotata Cava dei Selci, seconda a quattro punti dalla vincitrice Santa Maria delle Mole. Infatti il Santa Marinella si traveste da bel cigno e batte 3-0 la Caninese in una partita di non ritorno, per i rosso-blu di Livio Valle, altrimenti spacciati, dinnanzi all'ultimo turno della stagione regolare. Questo risultato consente sia alla Vigor Acquapendente, 3-1 al Cerveteri, sia all'Ischia di Castro, 2-0 al Casalotti firmato Bellacima e Loiseaux, di agganciare la squadra di Riccardo Sperduti, costretta a vincere tra sei giorni e sperare che arrivino tutte e tre insieme, disponendo di una migliore classifica avulsa. Diversamente, arrivasse a pari punti con la sola Ischia di Castro, per esempio per una possibile sconfitta della Vigor sul campo del Grifone Monteverde, avrebbe un confronto diretto negativo. Cosiccome lo soffre la squadra ischiana, che gioca a Viterbo col Pianoscarano, con la Vigor Acquapendente. Terza possibilità: se l'Ischia pareggia o perde a Viterbo e la Vigor passasse al "Villa de' Massimi" con la Caninese vittoriosa sull'Olimpia, sarebbero i giocatori di Canino a fruire di un miglior paragone con la formazione acquiesana. Domenica prossima, insomma, da Archimede Pitagorico.
Nella parte medio-bassa della classifica, così, per evitare ulteriori rischi, il Futbol Club dopo pochi minuti già vince 2-0 con la Foglianese, poi segnerà anche il terzo gol, e si sistema a 49 punti, buona sesta, ora, in un girone dal ritmo forsennato, ai piani di sopra; e un punto sotto il Pianoscarano, che vince 4-3 a Canepina, aggancia il Casalotti, come, a 47, il Tolfa riprende, grazie allo scontro diretto, il Bracciano, superato da un calcio di rigore di Braccini.
Gran balzo, dalle retrovie, del Focene, in questo momento, salvo, grazie al blitz, 3-1, sul campo dell'Olimpia, 2 reti di Parisi, con la possibilità di chiudere bene, dinnazi al pubblico amico, al "Nanni", dove arriveranno gli orange del Futbol Club, per l'ultima di campionato. Due risultati su tre per la squadra di Franco Mirto con il presidente Carlo Turco felicissmo, dopo la vittoria di ieri, a Monteverde. Diverso il discorso per la stessa Olimpia, 44 punti, che sembra vittima sacrificale in quel di Canino, mentre i 43 dell'Anguillara, 1-0 al La Storta (42) cercano speranze nel derby col Bracciano, 47, già salvo, ma vista la rivalità del derby dei laghi, i giocatori di Crucianelli si dovranno sudare la stozza, come si dice. Diventa rilevante il delicatissimo incontro prossimo tra il La Storta e il Santa Marinella, anche se i tirrenici sono già certi del play-out. Occorrerà vedere con quale squadra farlo, visto che il Cerveteri, che riceverà un Tolfa già fuori dalla mischia, potrebbe superare, se sconfitte, sia l'Olimpia che l'Anguillara. Domenica prossima vietata ai deboli di cuore e nel rapporto con la matematica.
(hanno collaborato Fulvio Ventura
e Alessio Fratini di www.calciodellatuscia.it)
Grifone: Vallati 5, Cann 5, Luddi 5 (dal 46’ La Ruffa 6), Tersigni 5,5, Consorti 5,5, Salvati 5,5, Barresi 6, Torroni 6, Tomassini 6, Montepaone 7, Lelli 5. A disp. Blundo, Di Carlo, Bornino, Mechelli, Malinconico, Londi. All Claudio Franci 5.
Arbitro: Di Gioia di Nola (6,5).
Reti: 10’, 14’ Romagnoli, 34’ Neroni, 42’ Ricci (F.), 75’, 86’ Montepaone (GM).
Note: allontanato durante l’intervallo l’allenatore del Grifone Monteverde Claudio Franci per condotta non regolamentare. Espulso Lelli (G.M.) all’81’ per doppia ammonizione. Ammoniti Acreman, Battistelli, Cann, Salvati.
Grazie ad una prima frazione sontuosa, chiusa sul 4-0, il Fregene di Luigi Bernabei sconfigge il Grifone Monteverde, diretta concorrente, e torna in Eccellenza dopo una sola stagione di purgatorio in Promozione.
Nei primissimi minuti di gara sono gli ospiti a giostrare nella metà campo avversaria, guadagnando due volte un calcio d’angolo, senza che in realtà la porta di Di Martino corra pericoli. Al primo affondo la capolista passa in vantaggio: Sebastiani è protagonista di una signora progressione sulla destra e, una volta sul fondo, mette in mezzo per Neroni; quest'ultim offre palla a un liberissimo Romagnoli che, appostato davanti all’area piccola, supera Vallati.
Al 14’ arriva la rete del 2-0: Neroni dalla destra, con un cross perfetto, mette la palla sulla testa di Romagnoli che non può far altro che insaccare alle spalle di un Vallati non del tutto immune, insieme ai compagni di reparto, da responsabilità. Il portiere del Grifone ha più volte dimostrato la sua bravura, nell'arco di tutta la stagione, ma capitola in modo imabrazzante, al 34’, quando si fa sorprendere fuori dai pali da una splendida conclusione di Neroni, che chiude quasi definitivamente i giochi in favore del Fregene. Un gol che ricorda, per le fattezze, quello di Savicevic nella finale di Atene (1994) contro il Barcellona, per il fatto di superare il portiere ben lontano dai pali e poi autore di un goffo tentativo inutile, ai fini di evitare la marcatura avversaria. Ma i locali non sono ancora paghi e al 42’ Neroni, dalla sinistra, mette in mezzo un pallone che Ricci non può far altro che depositare in rete per il 4-0, esito con il quale si chiude la prima frazione di gioco. Al rientro negli spogliatoi qualche battuta di troppo tra Franci e Cioffi con il tecnico che ne fa le spese. Tutto molto evitabile.
Nella ripresa gli ospiti, pronti, via!, cercano la rete della bandiera, con una conclusione dalla distanza con la sfera che termina di poco fuori. Al 10’ il Fregene vicino al 5-0 con Neroni che, in tuffo di testa, manda sull’esterno della rete un pallone proveniente dalla sinistra. Un minuto dopo ancora capolista pericolosa con Cianfanelli che di testa manda fuori un corner calciato da Neroni. Il Grifone si riaffaccia in avanti al 15’ con La Ruffa che dalla distanza manda fuori, poi al 16', sugli sviluppi di una punizione calciata da Torroni, Cann va a staccare di testa trovando la comoda parata di Di Martino.
Al 30' Montepaone da pochi passi segna la rete della bandiera per l’undici di "patron" Stefano Ulisse, poi al 41’ sarà ancora il capocannoniere del girone A di Promozione a segnare, questa volta con un preciso rasoterra, imparabile per Di Martino. Finisce 4-2, e alla fine grandi festeggiamenti per una squadra che ritorna con merito in Eccellenza. Per il Grifone Monteverde resta la consapevolezza di essere stato protagonista di una stagione splendida che potrà esserlo ancora di più dopo i play off.