ADDIO RICCARDO, LEALE AMICO,
SEMPRE DISCRETO
Riccardo è stato esemplare nell'educazione, uomo della "vecchia scuola" capace di difendere con orgoglio le cose in cui ha creduto, dal rapporto col prossimo alla sua sfera di competenza, dal lavoro di perno organizzativo, chiamato a conoscere i regolamenti e i loro molteplici aspetti, a quella sensibilità e a quel tatto capaci di evitare di entrare nelle competenze dei dirigenti di altri settori.
Sempre garbato, e rispettoso dei ruoli altrui, sia internamente alle società rappresentate che nei confronti di quelli che entravano in segreteria chiedendo le liste delle singole partite o qualche altro tipo di cortesia. Serio, con sguardo che, per chi non lo ha conosciuto bene, poteva incutere timore, di sicuro ha ottenuto il rispetto di amici, tanti, e validi, e avversari, moltissimi, che ne hanno sempre certificato la grande conoscenza sia delle norme che del saperci stare con grande dignità, in questo mondo particolare del calcio, fatto di calciatori, direttori sportivi, manager, direttori generali, presidenti. Ma anche di segretari di spessore come lui è stato.
Si chiude un'epoca di quei grandi uomini che hanno saputo, seppero, fare di una normale società di persone di buona volontà, una grande realtà, e per chi ha qualche capello bianco, rammentare il modus operandi, il comportamento di quella Spes che anche in questo scuola è stata, è un dovere. Prima di lui se ne sono andati La Rocca, con cui Riccardo è stato legato da inestimabile AMICIZIA, quasi 20 anni insieme, Gipo Guarracino e Franco Cocco, altro grande legame umano e professionale.
Professionale, discreto, squisito, umano, Riccardo Naselli. Una volta di più meriti il mio grazie e quelli di chi hanno apprezzato tutto ciò che sei, e che hai dimostrato di saper fare. Giù il cappello, di fronte al "SEGRETARIO NASELLI"!
Max Cannalire