MARINO E' CAMPIONE D'ITALIA JUNIORES NAZIONALI!
articolo del 2/6/2012
Marino Campione d'Italia juniores CITTA’ DI MARINO - FOLGORE-CARATESE 3-0 Città di Marino (4-3-3): De Lucia, Corsini, Spasiano, Terracciano, Esposito, Di Finizio (33’ st Seck), Ciaramelletti (16’ st Balde), Congiu (39’ st Rei), La Ghigna, Loreti, Magnasco. A disp.: De Brasi, Leone, Guarrasi, Raparelli. All. Mancini. Folgore/Caratese (4-2-3-1): Longoni, Cuozzo, Merico, Hoxhaj (35’ pt Furlanetto), Corbetta, Gasparoli (26’ st Galbiati), Sferragatta (1’ st Fumagalli), Zorloni, Bance, Pisani, Corti. A disp.: Gottardi, Serani, Ceppi, Grotto. All. Sala. Arbitro: Sig. Volpi (Arezzo). Assistenti Arbitrali: Sigg. Potenza di San Giovanni Valdarno e Scatragli di Arezzo. IV uomo: Sig. Cipriani di Arezzo. Reti: 7’Magnasco, 42’Ciaramelletti, 37’st Laghigna. Note: ammoniti Terracciano, Di Finizio, Magnasco. Calci d'angolo: 6-3 per il Marino. Recupero: 1’ nel I tempo, 3’ nel II tempo. Osservato prima della partita un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime del terremoto in Emilia Romagna. “E’ una grande gioia, ringrazio tutti, il presidente Esposito e il direttore Morganti con i quali è iniziata questa straordinaria avventura tre anni fa. Siamo campioni d’Italia, vogliamo goderci questo trionfo, i miei complimenti all’allenatore Mancini, al suo staff e a tutti i ragazzi, che sono stati straordinari non solo oggi ma per tutta la durata della stagione”. Queste le parole a caldo del direttore sportivo Damiano Mastellone al termine della finale di Gualdo che ha consegnato lo scudetto Juniores al Città di Marino a distanza di 21 anni esatti. Era infatti il 1991 quando la squadra allora allenata da Marco Ippoliti si aggiudicò il tricolore battendo 1-0 il Potenza. Il secondo titolo nazionale è arrivato al termine di 90 minuti stradominati dai ragazzi di mister Mancini, l’allenatore che in tre anni ha vinto tutto quello che c’era da vincere con la categoria Juniores. Lo scudetto resta nel Lazio: dopo il Fidene l’anno scorso, è toccato al Città di Marino salire sul tetto più alto d’Italia: demoliti i lombardi della Folgore/Caratese, sconfitti con un secco 3-0 che non ammette repliche. Troppo superiore la formazione laziale che ha dimostrato grande solidità, compattezza nei reparti e, soprattutto, una spietata voglia di vincere. La partita si è messa subito bene per i biancoazzurri: al 7’ Laghigna vince un duello a centrocampo e parte come un razzo verso l’aera avversaria, passaggio largo per Congiu che calcia, Longoni respinge, sulla ribattuta del portiere lombardo Magnasco insacca a porta sguarnita. La Caratese tenta una reazione con l’attaccante di colore Bance: sua la conclusione al 14’ che esce di poco alla destra di De Lucia. Il Marino fa girare bene il pallone, in avanti i due cecchini Laghigna e Magnasco sempre pronti a sfruttare le imbeccate di Di Finizio e Ciaramelletti. Congiu gioca bene, in difesa Esposito e Terracciano non rischiano quasi mai, per De Lucia giornata tutto sommato tranquilla. Alla mezz’ora brividi per il Marino: Spasiano non si accorge dell’arrivo di Sferragatta che per poco non trova la porta, il pallone colpisce Terracciano che salva. Bisogna chiudere i giochi e il Marino ci prova in tutti i modi. Gli ultimi 10 minuti sono un continuo assedio alla porta del bravo Longoni. Congiu colpisce un palo di testa, Laghigna, due volte, e Magnasco, a porta vuota, falliscono il 2-0. Il raddoppio non tarda comunque ad arrivare: al 42’ Congiu parte sul filo del fuorigioco, calcia su Longoni in uscita, sulla respinta del portiere arriva Ciaramelletti che non fallisce. In pieno recupero Magnasco al volo per poco non centra il tris. Finisce il primo tempo: s’intuisce già la festa. Ma c’è ancora tutto un tempo da giocare. Nel secondo tempo il Marino vuole gestire il doppio vantaggio: la Caratese ci prova, lo fa con coraggio, si riversa in avanti, ma poco può di fronte a un avversario più forte di lei. I lombardi in gol riescono ad andarci, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Poi un colpo di testa di Gasparoli fa correre qualche brivido di troppo a De Lucia, salvato dall’intervento di Loreti. Marino un po’ in affanno, anche se la Caratese non punge più di tempo. C’è gloria anche per Balde e Seck, al posto di Ciaramelletti e Di Finizio. Al 37’ si chiudono i giochi: Laghigna show: fa tutto da solo, supera anche Longoni, serve Balde che colpisce la traversa, sulla respinta ancora Laghigna insacca il 3-0. Termina in gloria, tutti in campo a festeggiare, ci sono tutti, c’è anche lo storico custode Umberto D’Avino, un pezzo di storia del Marino, le sue lacrime di gioia la dicono lunga. La coppa al cielo alzata dal capitano, Livio Di Finizio, preludio a quella che sarà una serata indimenticabile. Il patron Esposito brinda al suo ennesimo successo, mister Mancini commosso a fine gara, non riesce a trattenere l’emozione tra un gavettone e qualche spintone. “Non ho parole – dice – voglio abbracciare tutti, nessuno escluso, e vivere questo momento con loro. È fantastico, bellissimo, stupendo, un trionfo mai messo in discussione che testimonia, se mai ce ne fosse stato bisogno, lo strapotere di questo gruppo e le straordinarie potenzialità della società”. Alessandro Battaglia