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LA FESTA DEI CALENDARI: L'INTRODUZIONE DI ZARELLI


articolo del 20/8/2012

LA FESTA DEI CALENDARI

Dai nostri inviati

Fulvio Ventura e Max Cannalire


Ore 18, Hotel Duca d'Este di Bagni di Tivoli (Roma) - Il presidente Zarelli ha iniziato puntuale puntando il dito proprio sull'arrivo all'orario giusto per il rispetto che si deve alle società che partono da lontano e i cui rappresentanti si sono fatti tanti chilometri per prendere parte alla Festa dei Calendari.
Il rappresentante del calcio laziale ha cominciato col ringraziare Nazzareno Ceccarelli, Sergio Coppetelli e la loro squadra di dirigenti del settore arbitrale, per l'opera svolta sul piano dell'impegno e del rendimento degli arbitri, e per la conferma al ruolo rappresentato dai due dirigenti di un mondo così delicato e così rilevante, sul piano della passione.

Le nomine dei tecnici delle rappresentative
Giuliano Giannichedda, nuovo tecnico della rappresentativa juniores: questa è una delle prime novità, dopo la vittoria ottenuta, dopo tanti anni, con la squadra del Comitato Regionale Lazio al Torneo delle Regioni. E la squadra sarà costruita con i giocatori nati dal gennaio del 1995, quindi sotto età, con una scelta ben precisa, come ha detto il massimo dirigente di via Tiburtina. Il tutto a completamento di un progetto che troverà così il suo compimento. La stessa compagine, in attesa di aprile, data del Torneo delle Regioni, giocherà il Woytjla e il Roma Caput Mundi. A proposito del rapporto tra i giocatori in età di lega e il campionato di Eccellenza, Zarelli ha annunciato: "L'idea di far giocare i classe ' 95 nell’Eccellenza si sposa con il nuovo progetto della rappresentativa juniores, e non è una scelta casuale".

Maurizio Rossi dirigerà gli Allievi, e Roberto Dagianti sarà il nuovo responsabile dei Giovanissimi; Antonio Macidonio è il nuovo c.t. regionale del calcio femminile.
Il presidente ha evidenziato che in un momento di crisi non si può trasformare il diritto di un atleta al rimborso in uno stipendio mascherato; ed è andato giù diretto anche sul discorso di non scendere a fare i cinque allenamenti a settimana per di più in un orario di primo pomeriggio, il che cozza con le esigenze di lavoro dei singoli giocatori, dirigenti e allenatori.

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