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COPPA: AUTOGOL DEL GAETA. CALABRESE ERA IN POSIZIONE DI SQUALIFICA


articolo del 13/9/2012


AUTOGOL DEL GAETA. CALABRESE

ERA SQUALIFICATO. IL FORMIA

RINGRAZIA E APPRODA AGLI

OTTAVI SENZA IL RITORNO!


Sul campo è finita 1-1, la partita di andata, tra Gaeta e Formia, che nel Golfo non è una gara qualsiasi, ma “LA PARTITA”! Un rigore di Leccese, il pareggio del Formia, segnato, sempre dagli undici metri, da Mariniello. Con un risultato del genere e il consueto, grande spettacolo di pubblico, ci sarebbe stata la voglia di fare una capatina al “Nicola Perrone”, per gli sportivi della zona sud-tirrenica e pontina. Ma l'errore della società Polisportiva Gaeta 1931 sull'impiego di Calabrese ha cancellato la possibilità che ci sia una partita di ritorno. Ergo: il Formia va avanti nella competizione, ed è la prima squadra qualificata agli ottavi di finale, di una manifestazione peraltro cara ad Aldo Zangrillo, che l'ha vinta, in regione, il 3 gennaio del 2007 (1-0 al Civitacastellana al Flaminio di Roma, rete di Volante, n.d.r.); e il Gaeta torna a casa, mestamente, come si evince dal comunicato che, rapidamente, la società ha diffuso e di cui vi diamo conto di seguito.

La vicenda è semplice. Calabrese viene ammonito da diffidato nella partita di ritorno di semifinale di Coppa Italia della passata stagione, quando militata nel Pisoniano. La squadra ospite era il San Cesareo, che aveva appena rilevato Gay. La sua squadra rimonta all'87' con un gol del compagno di reparto Scotto Di Clemente e passerà ai rigori dopo aver sbagliato il primo. In finale non ci arriverà mai, Calabrese, il Pisoniano sì. Come, direte voi? Già. Quella del “Don Antonio Aureli” sarebbe stata l'ultima gara in casacca verde-blu perché altrimenti non avrebbe fatto a tempo, giocando la finale di Coppa nel Lazio, a passare, come aveva ipotizzato alla “vecchia” Cavese denominata Città della Cava. Quella somma di ammonizioni in due gare, quella squalifica di un turno, non l'ha scontato né col Pisoniano né con la squadra campana, eliminata in precedenza dalla Coppa regionale in precedenza, da quelle parti. Di qui il reclamo che ha fatto il Formia 1905 che dunque andrà avanti senza patemi d'animo, d'ufficio. Questa la semplice cronaca di uno dei diversi errori che, purtroppo, vengono commessi in questa regione, nel 2012, tra la distrazione dell'ufficio di segreteria della società e l'ingenua quanto evitabile disattenzione e memoria corta di un pur valido giocatore. Diciamocelo: una fesseria bella e buona, che forse, in dialetto, in quella splendida zona, avranno definito, ipotizziamo, in modo più colorito. Il Formia ringrazia.

Massimiliano Cannalire



IL COMUNICATO DELLA POLISPORTIVA GAETA 1931

CLAMOROSO!!!!


IL GAETA PERDE A TAVOLINO 0-3

ED E' ESTROMESSO DALLA COPPA ITALIA


A volte, quello che non ti saresti mai aspettato accade. Un fax giunto in mattinata alla Polisportiva Gaeta ha comunicato la certificazione di avvenuta irregolarità riferita alla gara di Coppa Italia di ieri mercoledì 12 settembre al riciniello tra Gaeta e Formia, con limpiego tra le fila dei biancorossi, del centrale difensivo Giuseppe Calabrese. Il calciatore, arrivato quest'anno,è risultato essere squalificato e quindi da non schierare. Conseguenza immediata di tale disattenzione è lo 0-3 a favore del Formia e l'estromissione del Gaeta dalla Coppa Italia, senza che venga disputata la gara di ritorno. "Sono molto dispiaciuto di tale fatto,-ha commentato a caldo Belalba- che di botto cancella la soddisfazione e la serenità per la bella giornata di festa al Riciniello, coincisa con il ritrovato entusiasmo dei nostri tanti supporters. Quanto accaduto è da addebitarsi ad una disattenzione, ad una verifica poco attenta da parte dei nostri funzionari addetti agli adempimenti ed ai rapporti con la Federazione. E' chiaro che ciò in futuro non dovrà mai più accadere. Peccato, perchè ci tenevamo a far bene in Coppa Italia.Mi scuso con i nostri tifosi, che sono davvero encomiabili e ci sono vicini sempre.Un pò sono rammaricato per il comportamento deoi dirigenti del Formia, per il fatto che con loro intercorrevano degli  ottimi rapporti, di stima e di amicizia. Magari prima di inviare il ricorso avrebbero potuto parlare, farci una telefonata. Deluso? Credo che le mie parole rispecchino lo stato d'animo mio e di tutta la Società".

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