U.S.Ladispoli - N.Tor Tre Teste: Un'analisi dei fatti
articolo del 18/10/2012
Non ho avuto tempo, sinceramente, oltre quanto fatto per radio, di occuparmi del caso della zuffa successiva la gara Allievi Tor Tre Teste-Ladispoli, terminata con la vittoria dei padroni di casa all'ultimo minuto. Me ne scuso coi lettori ma non volevo fare una cosa di fretta e fatta tanto per pubblicarla. Un'idea me la sono fatta, personalmente, e domenica ho solo, via radio, fatto ciò che dovrebbe fare di norma un giornalista: ascoltare prima chi mi ha segnalato la cosa, spiegandomi di un'aggressione ricevuta da un giocatore del Ladispoli da parte di un tizio grandicello d'età; chiamare in privato Antonio Di Bisceglia, presidente della squadra romana, invitandolo a intervenire per radio. E mi ha fornito delle spiegazioni idonee a essere valutate e messe di fianco a quelle di parte avversa. E poi fare la stessa cosa con Claudio Dolente, dirigente storico delle giovanili della società tirrenica, e allenatore proprio degli allievi d'élite. Il presidente della Nuova Tor Tre Teste ha inteso non entrare in diretta ma c'è stato un prezioso scambio di informazioni. Di Bisceglia senior ha detto: "Che interesse avevamo, noi, vincendo, a incavolarmi? Ho vinto all'ultimo secondo, e sta bene, ma ci saremmo innervositi perdendo, non credi? O se si pareggiava, anche. Sull'episodio da loro reclamato è stato aggredito il nostro giocatore, e loro erano in 2 contro 1, e il dopo è successo tutto senza che sia volato uno schiaffo. Non avevamo nessun pretesto, per discutere, forse chi perde, in questi casi, ne ha". Poi ha concluso: "Pago e pagherò perché è successo sul piazzale del mio campo? E va bene, pagheremo la responsabilità oggettiva. Ma non mi è piaciuto Claudio Dolente, che all'espulsione del nostro giocatore ha applaudito l'operato del direttore di gara". Claudio Dolente, intervenuto per radio, ha detto: "Preso dalla trance agonistica, neanche me ne sono accorto, può anche darsi che ci sia stato, questo episodio, ma non era per dare merito all'arbitro. Parliamo dei fatti dall'inizio: c'era un personaggio che da subito ha cominciato a inveire verso di me e io non ho risposto. Ho chiesto, una volta finito il primo tempo, di allontanare quel personaggio e invece è rimasto lì, continuando a inveire anche nel secondo tempo. Sentivo che urlava ma era lontano, nella ripresa. Dopo la gara il nostro dirigente ha incontrato questo tizio, e preso un cazzotto da lui, e anche un nostro giocatore che si è messo in mezzo ha preso la sua parte. Il ragazzo è ora in ospedale e il dirigente tumefatto". Di Bisceglia ha poi precisato, in una seconda telefonata, che il personaggio accusato dei fatti, non è un dirigente della società, e che si fosse chiuso al bar quando ha visto la gente tifosa del Ladispoli andare a cercarlo e dire delle frasi contro. Annunciando che, d'ora in poi, nessuno andrà mai più dietro la recinzione sistemata dietro la porta vicina agli spogliatoi così si eviteranno problemi di questo tipo. "Non era un dirigente, forse il fratello di un nostro giocatore". Questo il racconto avvenuto via radio. Ora ci saranno gli sviluppi degli investigatori dal momento che ci sono delle lesioni, e questa è una cosa del tutto evitabile, come episodio e come contorno. Ho avvertito dalle parole pronunciate in modo lucido e appassionato, che Antonio Di Bisceglia fosse scosso dall'accaduto. Credo che lui e Paris non abbiano bisogno dei miei suggerimenti. Tuttavia se il personaggio la società di casa lo conosce, è doveroso e giusto che ne faccia il nome. Non mi sembra, l'impianto di via Giuseppe Candiani, alla pari di altri centri sportivi rinomati, a Roma e in Provincia, il posto in cui, come avviene a teatro, uno si siede o si piazza dietro alla recinzione dalla quale si accede passando nei pressi degli spogliatoi, uno entra senza essere notato e si comporta in modo diverso dalle tante, tantissime volte, per esempio, in cui, proprio lì, non è mai accaduto nulla. Questo tanto per non passar da fessi. Poi stabilirà chi di dovere l'accaduto con le sue responsabilità. Tor Tre Teste e Ladispoli hanno saputo costruire una buona tradizione, nelle giovanili e ai piani di sopra. Se questo personaggio è stato così coraggioso da rompere le scatole al tecnico ospite, adesso deve comportarsi da uomo. E la stessa cosa vale per gli altri due, se ci sono stati eccessi da parte ospite. E' così difficile? Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa emesso dall'U.S. Ladispoli a seguito dei fatti avvenuti nel match allievi contro la N.T.T.Teste L'.U.S. Ladispoli srl facendo seguito alla vicende legate alla partita Allievi elitè fra Nuova Tor Tre Teste e Ladispoli avvenute domenica 14 Ottobre 2012 presso l'impianto sportivo della società N.T.T.Teste,
Max Cannalire
nella persona del Presidente Umberto Paris, dichiara di essere vicina ai propri tesserati vittime di una vile aggressione da parte di un losco personaggio nell’area adiacente il terreno di gioco del Campo Sportivo
“Ielasi” e con fermezza punta il dito contro questa persona, su cui stanno indagando i Carabinieri a seguito della denuncia fatta alle autorità dal proprio dirigente Giovanni Vargiu e dal calciatore S.B.
di anni sedici che hanno riportato delle contusioni facciali tali da dover richiedere l'intervento dei sanitari nel vicino Ospedale Sandro Pertini. Al di là del gesto violento e meschino di questo personaggio
a trasparire da questa insana vicenda sono, la presunzione e l’arroganza di certi personaggi che prima hanno coperto l’aggressore di fronte alle Autorità e successivamente si sono scagliati contro la
nostra società con dichiarazioni che ledono la nostra immagine ed i sani valori dello sport che da sempre ci impegniamo ad insegnare a dirigenti e calciatori. Inoltre in questa vicenda, è evidente che di
tutto si può parlare, (cosi come a fatto qualcuno) meno che di etica sportiva e di cifre spese annualmente, che ognuno di noi può sparare senza paura di smentita. Il Sig. Di Bisceglie può stare tranquillo per
sabato prossimo, al di là della richiesta alquanto bizzarra del commissario di campo, a Ladispoli troverà come sempre un clima cordiale e sereno, e proprio per questo invitiamo a seguire la partita
tutti i tifosi del club avversario e tutti gli appassionati, che potranno passare un pomeriggio di massima tranquillità, vista la sportività del pubblico Ladispolano e considerando che al Martini
Marescotti (al contrario di altri campi) non è mai accaduto nulla. I valori di questo bellissimo sport non hanno prezzo mentre certi episodi devono essere condannati a prescindere da chi e dove vengono commessi. Una bruttissima giornata per il nostro calcio, che sia di riflessione per tutti.
Ovviamente aspettiamo le controdeduzioni del Gruppo Sportivo Dilettantistico Nuova Tor Tre Teste, oltre a quelle che stiamo per pubblicare circa gli interventi di domenica in radio