CITTA' di CERVETERI: ARRIVA IL FREDDO? I LUPI CI SONO ABITUATI
articolo del 1/12/2012
Intervista a Marco Ferretti, allenatore del Città di Cerveteri. Che quando giocava era chiamato "Lupo"
Che campionato hai visto, in tredici giornate, con il tuo Cerveteri?
"Ho visto un campionato abbastanza equilibrato nelle zone alte, tra noi, Nettuno, Compagnia Portuale e Lido dei Pini, diciamo: poi sotto la sto seguendo ma vedremo con il passare delle giornate, strada facendo".
Dicono tutti che non hanno possibilità di rinforzarsi però in diverse lo stanno facendo: anche a Fiumicino sono arrivati i giocatori. Voi, invece, avete un gruppo compatto, fatto di giovani bravi ma anche di gente esperta, che si adatta a un'idea di gioco collettivo. Dove può migliorare la tua squadra, che nelle partite più importanti ha dimostrato personalità, muscoli ma anche testa?
Ferretti: "E' dall'inizio d'agosto che stiamo svolgendo un bel lavoro: ho visto che i ragazzi sono cresciuti specialmente sul piano mentale, cosa che forse a qualcuno mancava. Adesso stiamo proseguendo su questa scia molto positiva e cercheremo di continuare".
E' un calcio strano, in Eccellenza. Tanta gente che ha vinto Paolo D'Este, Claudio Fazzini, e altri, sono fermi. Che sta succedendo, nel calcio laziale?
"Max, io ti voglio bene ma non mi far dire cose che non voglio dire. Lo sanno tutti che tanti allenano perché vanno in giro con la valigia pronta".
Fanno gli agenti di turismo...
"Ah, io non mi vergogno a dirlo, io non ho nessun problema: dico la verità perché lo sanno tutti".
Tu, invece, hai vissuto da giocatore tanti anni in Serie C, in Interregionale e qualche scampolo di Eccellenza...
"Sì, ho giocato tanti anni, nei professionisti. Ma questo non significa che io sia un buon allenatore. Cerco di fare sempre il mio meglio e di metterlo a disposizione della squadra".
Che ti dice la gente per strada, qui a Cerveteri, e a Roma? Che suggerimenti, quali indicazioni ti chiede?
"Qui a Cerveteri in questo momento sono contenti perché vengono da due stagioni non positive. Il cammino è molto lungo e speriamo di continuare in questa maniera e di toglierci altre soddisfazioni".
Cerveteri e Nettuno, per gli addetti ai lavori, sono le due favorite, ma ci sono due novità assolute che sono la Compagnia Portuale di Civitavecchia e il Cedial Lido dei Pini. Fanno paura, queste due matricole?
"Sì, soprattutto la squadra di Civitavecchia, che ha giocatori di esperienza, che hanno fatto le categorie. Il Lido dei Pini è l'unica squadra che mi ha veramente impressionato, e credo che fino alla fine si giocheranno entrambe le loro opportunità di vittoria e di partecipazione ai play-off".
Lontani da riflettori, i dirigenti del Cerveteri, Mauro Mazzarini, Franco Mezzatesta, Rino Lanovara, hanno costruito intorno alla tua squadra una campana di vetro, quasi per tenervi lontano da pressioni esterni. Eppure via radio abbiamo sentito un pubblico caldo, che si accende quando giocate bene.
"Ci sta vicino e la squadra sta andando bene".
Per uno scherzo beffardo della sorte Nettuno e Cerveteri sono tutte e due verde-blu...
"Speriamo che arrivano i verde-blu di Cerveteri, dài, speriamo che arriviamo noi, alla fine, perché ci stiamo impegnando per provarci":