Girone A: FREGENE-CANINESE 1-0
articolo del 7/1/2013
FREGENE-CANINESE 1-0 Fregene: Assogna, Perelli, Battistelli, Sebastiani, Leccese, Cardinali, Maramao (49’ Zino), Bensaja (71’ Germoni), Garat, Gay, Laurato (88’ Farrugia). A disposizione: Izzo, Acremann, Russo, Martone. Allenatore: Pierluigi Vigna. Caninese: Castra, Brunori (64’ Parmigiani), Soave, Parla, Sacco (77’ Renzani), Boriello, Elisei, Faina, Goretti, Marconi, Finocchi (57’ Peveri). A disposizione: Boriello, D’Orazio, Di Marco, Maccioni. Allenatore: Massimo Castagnari. Arbitro: Di Viglio di Roma 1 (8). Assistenti: Delle Fontane di Ciampino (8) e Catallo di Frosinone (8) Reti: 19’ Garat (rigore). Note: ammoniti 18’ Parla (C), 35’ Gay (F), 93’ Boriello (C). Angoli 7 a 1 per il Fregene. Fregene – Massimo risultato con il minimo sforzo. Un Fregene non bellissimo ma sicuramente pratico ed efficace vince di misura grazie a un calcio di rigore, ottiene tre punti e mantiene intatto lo svantaggio verso Santa Maria delle Mole e Rieti, rispettivamente prima e seconda in classifica. Di contro una Caninese ordinata, in panchina il debutto di mister Castagnari subentrato il 24 dicembre al posto dell’esonerato Riccardo Sperduti; fatale, per lui, la sconfitta nell’ultima gara di andata in quel di Cecchina prima della sosta natalizia. La "matricola" ha avuto un paio occasioni, la prima per passare addirittura in vantaggio, la seconda per giungere al pari, ma non le ha adeguatamente sfruttate. Nella seconda frazione di gioco, dopo un colpo di testa a lato di Elisei al 4’ su punizione di Marconi dalla tre-quarti, mister Vigna toglieva (8') uno spento e dava spazio a Zino. Tra il 10' e il 32' Castagnari ricorreva a tutti e tre i cambi a sua disposiizione per tentare di mutare l'inerzia della partita. Nell'ordine fuori Finocchi, Brunori e infine Sacco, dentro al loro posto Peveri, Parmigiani e Renzani. Il Fregene a questo punto teneva sotto controllo la gara e lo faceva anche agevolmente senza correre troppi rischi e sfiorando anche il raddoppio al 34’, con una gran conclusione dal limite di Zino, molto attivo sulla sua fascia di competenza; dal vertice dell’area di rigore destra ha lasciato partire un gran tiro con il sinistro che si è stampato sulla traversa, sulla ribattuta del legno Garat calcia incredibilmente fuori. Al 36' Zino faceva tutto bene ma alla fine strozzava la conclusione, provata sempre di sinistro. Al 38' ottima ripartenza dei padroni di casa che portavano alla conclusione Laurato, ma anche questa volta Castra riusciva a salvarsi di piede in angolo. Al 40’, su cross di Germoni, entrato bene in area sulla destra, nessuno si faceva trovare all’appuntamento con il pallone per la conclusione e la retroguardia biancazzurra riusciva a respingere. Poi più nulla e, dopo quattro minuti di recupero, l’arbitro fischiava la fine delle ostilità di una gara molto corretta e ben diretta.
Biancorossi di casa in campo con il classico 4-3-3, in porta Assogna, linea difensiva a quattro da destra a sinistra con Perelli, Leccese, capitan Cardinali e Battistelli, in cabina di regia a dettare tempi e ritmi di gioco Gay, vicini a lui i due intermedi Bensaja e Sebastiani; davanti punto di riferimento centrale Garat e sui lati Maramao e, oggi copia sbiadita dell'apprezzato giocatore degli ultimi mesi, Laurato. Biancazzurri ospiti con un modulo inizialmente più prudente: tra i pali il capitano ed esperto Castra, linea a 4 con Brunori e Soave laterali, Parla e Boriello centrali difensivi; vertice basso Sacco, sul centro sinistra Faina, Elisei centro destra chiamato a dare manforte davanti all’attaccante centrale Goretti. Infine esterni alti Marconi e Finocchi.
Primo quarto d’ora di studio a ritmi non elevati con il Fregene a fare la gara e la Caninese a difendersi senza correre grandissimi pericoli: tre le conclusioni in pochi minuti dei padroni di casa facilmente controllate dal portiere ospite, di Gay su punizione al 2’, la prima, e un paio colpi di testa di Garat al 6’ e all’11’, le altre due. A suonare la sveglia per il Fregene al 17’ era Elisei il quale, presentatosi a tu per tu davanti ad Assogna, tirava incredibilmente addosso al numero 1 di casa, che riusciva a salvarsi a terra con i piedi. Così al 19' arrivava il calcio di rigore in favore del Fregene. Respinta corta della difesa, palla al limite per Gay che da fuori calciava di prima verso la porta caninese, mani di Parla, anche ammonito, nell’occasione, e nessun dubbio, nonostante la contestazione degli ospiti, per l’arbitro Di Viglio ad indicare il dischetto del rigore. Sulla palla si presentava l’argentino Garat che spiazzava con freddezza, di piatto destro alla sua sinistra, Castra. Prima del riposo un’altra opportunità importante giungeva per la Caninese sui piedi del suo centravanti Goretti, anche lui arrivato, seppur defilato sulla sinistra, davanti ad Assogna, ma questa volta il numero 9 biancazzurro provava un debole pallonetto che finiva sulle braccia dell’estremo difensore di casa.