stampa | chiudi

LA FINALE DI COPPA INTERROTTA: LE SANZIONI DELL'ATLETICO BOVILLE ERNICA


articolo del 10/1/2013

COPPA INDIGESTA. SPERIAMO

SIA DAVVERO FINITA.

MA LE COSE SINGOLARI CONTINUANO...

 

Purtroppo o per fortuna, il regolamento è quello. E dice che una squadra non deve e non può abbandonare l'impianto prima della chiusura ufficiale decretata dal direttore di gara. Sono appena usciti i provvedimenti relativi all'infausta finale di Cisterna, unica nel suo genere dopo 22 anni di ultimi atti regionali. Ermanno Fraioli, l'allenatore, è stato sanzionato fino all'8 febbraio, quindi di fatto è una squalifica a tempo ovvero un mese effettivo o se preferite 4 gare senza poter guidare l'Atletico Boville dal posto naturale in cui siede un tecnico e da cui indica le cose da correggere o incita i suoi giocatori. La società di Daniele Santopadre è stata sanzionata con 2.000 € di multa e l'obbligo di risarcire i danni alla struttura, se richiesti e documentati da parte del club ospitante, la Pro Cisterna 1926. La partita verrà archiviata come 3-0 per il Colleferro e quindi nelle statistiche, teoricamente, i gol di Salvagni e Pedrocchi non verranno più menzionati o comunque necessiteranno di una doverosa specifica, perché una cosa così non era mai accaduta. Anche l'esperto segretario ernico, Alberto Testa, è stato appiedato fino al 25 gennaio nella qualità e ruolo di dirigente accompagnatore.

La cosa assurda è che Testa, espulso per frasi non proprio da bibliotecario, in posizione di capitano, abbia ricevuto soltanto una giornata? Come è possibile che l'impreparato Cattaneo abbia estratto, DIRETTAMENTE, il "rosso" ritardando, la sanzione sommaria a Iozzi, e oggi leggiamo di una sola giornata al capitano amaranto-blu? Infatti due giornate sono state comminate al solo Pagnani, mentre Alessandro Santopadre e Alessandro Salvagni, autori di reciproche scorrettezze e quindi condotta violenta, hanno preso soltanto una giornata. Come Iozzi, doppia ammonizione. Dopo lo scempio compiuto sul piano tecnico e della (non) gestione della importantissima contesa, siamo di fronte a una compilazione singolare pure del referto? Purtroppo il Giudice Sportivo non può, di sponte sua, fare cose diverse da quelle che legge, trascritte dal primo ufficiale di gara. Ecco come si spiega l'assurda discrepanza, evidente, palese, tra le diverse sanzioni argomentate, ovvero legate ai cognomi di Testa, Santopadre e Salvagni.

Una domanda, in tutto questo, sorge spontanea: che fine ha fatto, nel referto, e nella relazione del Giudice Sportivo, il doppio, mancato provvedimento mai preso dal modesto Cattaneo nei confronti di Fraioli sulla rete annullata al Boville? Stesso discorso anche per la mancata ammonizione di Cerroni, autore di un gol che verrà ricordato solo dai filmati e dai commenti ma che non comparirà mai nei tabellini.

Si chiude, oggi, in assenza di ricorsi dell'Atletico Boville Ernica, un capitolo di rara tristezza nella storia di 22 anni di Eccellenza laziale, e dell'arbitraggio in senso assoluto. Con la tentazione in cui scivoliamo anche noi, per un attimo. Domenica faremo il tifo per Andrea Cattaneo di Civitavecchia, per un suo pronto riscatto sul piano umano e tecnico, speranza anche connessa alla sua giovane età (22): è stato designato da Neno Ceccarelli per arbitrare Futbol Club-Cre.Cas., nella speranza, non demagogica, che faccia bene. Però se qualcuno dice che gli arbitri non vengono sanzionati, visto che è stato tenuto a riposo lui e il "teleassistente" Civitenga di Roma 2 solo per una domenica, dice il vero. C'è troppa distanza, tra quanto paga una società, per i suoi errori, e quanto scansi i giusti provvedimenti un settore arbitrale che, in questa storia, assume la veste di "casta protetta". E anche da questa assurda vicenda, l'immagine che ne esce di chi dovrebbe gestire arbitri, assistenti, osservatori, è tutto tranne che bella: è curiosa, è singolare, è particolare, malgestita prima, la stessa cosa dopo. Ma non bella. 

Chiudiamo con un sorriso. La prossima volta l'aspirante diplomatico (che poi non ci riesce, spesso, per sua vocazione...) Giuseppe "Pino" Pagnani da Campoli Appennino, di mestiere mediano, all'occorrenza difensore centrale, crediamo si faccia gli affari suoi.

Massimiliano Cannalire

stampa | chiudi